Ho appena rifiutato un contratto da oltre 110k Euro. Il motivo? Il Marketing non è un pronto soccorso in cui andare quando l’azienda è in fin di vita. ⚰️ C’è un momento preciso in cui fare marketing smette di essere una leva di crescita e diventa un tentativo disperato di sopravvivenza. Quel momento si chiama: “TROPPO TARDI”. Ti spiego cosa intendo. Ogni mese mi contattano imprenditori e manager che chiedono come posso aiutarli con il marketing. Alcuni mi cercano al momento giusto: ✅ quando stanno lanciando un nuovo brand o un nuovo prodotto. ✅ quando vogliono scalare le performance o internazionalizzare. ✅ quando vogliono capire se ci sono lacune e opportunità. Fin qui tutto normale. La parte drammatica che si verifica spesso, è che una buona fetta di queste richieste arriva troppo tardi. Spesso da manager alla guida di aziende in crisi, alla ricerca di un “intervento d’emergenza”. E in molti casi, purtroppo, non c’è più nulla da salvare. È finito il loro tempo ⏳ Lavorare per questi manager e imprenditori, comporta il dover subire la loro frustrazione e tossicità, che riversano puntualmente nei confronti di dipendenti, fornitori, partner e clienti. Preferisco farne a meno sinceramente, a costo di perdere incarichi di alto valore. In questi casi limite, non serve una strategia di Marketing. Serve un defibrillatore, perché il paziente è già in coma irreversibile. Quando è “troppo tardi” per fare Marketing? ❌ Quando c’è poca liquidità e risorse adeguate da reinvestire sul Marketing. Se gli altri investono mediamente X10 rispetto a te, c'è poco da fare. ❌ Quando per anni non si è investito in marketing e si ha fretta. Brand debole, zero traffico inbound, zero community social, zero iscritti alla newsletter, zero storico dati, ecc.. Costruire questi asset richiede tempo. Non basta avere budget. ❌ Quando il GAP rispetto ai competitors è incolmabile. Quando ci sono competitors forti, con una quota di mercato solida, che hanno Budget più grandi e che sono avanti anni luce sotto vari punti di vista... Ormai è inutile provare a rincorrere. Puoi provarci, ma solo se la tua azienda ha VERI vantaggi competitivi ed elementi differenzianti rispetto ai competitors. Solo allora puoi ancora sperare di rubare Market Share. Insomma. Il marketing non è un cerotto da mettere quando l’azienda sanguina copiosamente. Il Marketing è la colonna portante su cui costruire e far crescere un business. Chi lo capisce presto, cresce e domina. Chi lo capisce tardi, spesso fallisce o raccoglie le briciole. 👉 Secret Key Marketing Agency #marketing #business #imprenditoria
Più che una scelta etica la vedo una scelta strategica. Inutile investire tempo e risorse in un cliente che non ha liquidità e al 90% ti farà buttare il sangue per un recupero crediti. Sia chiaro, lo condivido, chi può scegliere i clienti giusti è bene che lo faccia, ma diciamo le cose come stanno. 😉
Il marketing non è per tutti, se non c’è più nulla da fare meglio lasciare stare (ovviamente perché qui non stiamo salvando vite). In ogni caso però penso che una consulenza per spiegare quali sono le grandi problematiche può aiutare le aziende ad aprire gli occhi. Oppure anche solo per dire se io intervengo ti posso portare da qui a qui chiarendo la situazione e abbassando le aspettative.
Quando il marketing viene chiamato a sostituire una visione di business assente, il suo fallimento è dietro l'angolo. Aggiungerei che il problema è ancora più a monte: molte aziende trattano il marketing come un doping, un boost artificiale da iniettare in un organismo già debole, sperando in un miracolo. Non è solo una questione di budget, ma di momentum. Un competitor che ha investito per anni in brand equity, dati e relazione con la community ha costruito non solo visibilità, ma un "muro" strategico. Scalarlo richiede una strategia di rottura, non un'imitazione. La scelta di rifiutare certi incarichi è coraggiosa e saggia. È l'unico modo per preservare la propria energia per contesti in cui la leva del marketing può effettivamente spostare l'ago della bilancia. Un post necessario.
Verissimo. Mi rivedo molto nell’autenticità che traspare dal post: il marketing è infrastruttura, non pronto soccorso. Cercare di salvare l’insalvabile solo per fine economico danneggia cliente e agenzia. C’è spesso l’illusione di poter comprare velocità, quando invece costruire una brand identity forte richiede tempo, pazienza, sperimentazione — e il coraggio di mantenere coerenza anche quando costa. Ti chiedo: secondo te, fino a che punto è giusto “educare” il cliente, e quando invece diventa solo accanimento terapeutico?
Puro buon senso: se non puoi dare valore, evita di prendere quel cliente.
🚀Costruisco strategie di marketing che trasformano visibilità in opportunità di business
2 settimaneDa un certo punto di vista mi sembra la teoria di alcuni dottori quando hai un male incurabile e non ti operano per non sporcare le proprie performance di riuscita degli interventi. Non saprei, da valutare se è una considerazione troppo cinica.