STEREOTIPI
GLI STEREOTIPI
Struttura cognitiva che contiene la conoscenza, le credenze e le aspettative
rispetto ad un certo gruppo sociale
Generalizzazione (immagine semplificata e condivisa) rispetto ad un gruppo di
persone
Pensate ad una cheerleader americana
GLI STEREOTIPI: FORMAZIONE
Errore fondamentale di attribuzione
Tendenza a inferire tratti di personalità sulla base di un comportamento osservato,
anche quando il comportamento potrebbe essere spiegato dal contesto
(attribuzione disposizionale)
Correlazione illusoria
Tendenza a percepire un’associazione tra due variabili insolite, distintive, salienti
anche quando esse non sono correlate
Apprendimento sociale
GLI STEREOTIPI: FUNZIONI
Colmare le lacune
Semplificare l’elaborazione delle informazioni
Difendere il sé da attacchi esterni
Farsi accettare
Giustificare l’esistenza di diseguaglianze sociali
LA FORZA DEGLI STEREOTIPI
Uragano Mark o Maxine?
Sembra che gli uragani “femmine”
causino maggior perdite degli uragani
“maschi”
Gli stereotipi di genere sono così
influenti che le persone tendono a
prendere meno seriamente i rischi dettati
dagli uragani con nomi femminili
LA MINACCIA DELLO STEREOTIPO
Consapevolezza che uno stereotipo negativo relativo al proprio
gruppo è applicabile a se stessi in un particolare contesto
Sensazione di minaccia indotta dal timore di confermare tale
credenza negativa
Questa condizione, associata alla difficoltà della prova, genera
un’inefficienza elaborativa che finisce per compromettere la
prestazione
LA MINACCIA DELLO STEREOTIPO
Stereotipo: Gli uomini sono più bravi delle donne in matematica
Prima del test, informazioni date alle donne sul test di matematica
Il test fa emergere differenze di genere nelle abilità matematiche
Le donne ottengono punteggi peggiori rispetto agli uomini
Il test non ha nulla a che vedere con le differenze di genere
Uomini e donne ottengono risultati simili
Il fatto che si senta o meno minacciati dipende dalla categoria con cui ci si identifica
in un determinato momento.
LA MINACCIA DELLO STEREOTIPO
Stereotipo 1: Gli afro-americani hanno ottime capacità atletiche
Stereotipo 2: Gli afro-americani non sono intelligenti
I partecipanti erano coinvolti in una partita di minigolf:
A metà veniva detto che il gioco misurava l’”intelligenza strategica nello sport”
Atleti afroamericani: performance peggiori dei bianchi
All’altra metà veniva detto che misurava l’”abilità atletica naturale”
Atleti afroamericani: performance migliori dei bianchi
LA MINACCIA DELLO STEREOTIPO
Perché?
Risposta fisiologica di stress che compromette l’elaborazione
Tendenza a monitorare la prestazione
Sforzo per sopprimere emozioni e pensieri negativi
Come ridurla?
Consapevolezza delle dinamiche innescate dalla minaccia
Fornire informazioni contro-stereotipiche
Attivare un’appartenenza categoriale differente
Evitare riferimenti categoriali
Autoaffermazione
PREGIUDIZIO
IL PREGIUDIZIO
“è un calendario di
gatti, potrebbe non
essere molto
accurato.”
PREGIUDIZIO: FENOMENO DIFFUSO
Un atteggiamento (negativo) verso persone appartenenti ad un gruppo,
basato solo sulla loro appartenenza al gruppo
Atteggiamento verso gruppi sociali
Componenti:
Cognitiva: credenze rispetto ad un gruppo sociale (stereotipi)
Affettiva: sentimenti verso il gruppo sociale
Comportamentale: Comportamento diretto verso i membri del gruppo
sociale (discriminazione)
LA COMPONENTE AFFETTIVA: LE EMOZIONI
Le emozioni negative verso i gruppi sono spesso radicate
Questo rende difficile dissipare il pregiudizio
La logica fallisce:
Logica non efficace nel replicare alle emozioni: verrà ignorata o distorta
Schemi per l’outgroup: più attenzione, maggior ricordo per informazioni
coerenti con lo schema
Disconferma del pregiudizio: attribuzione situazionale
TEORIE BIFATTORIALI
Pregiudizio (razziale)
Pregiudizio genuino: primitivo, potente, precocemente appreso, automatico.
Motivazione a sopprimere il pregiudizio
Norme sociali che limitano l’espressione del pregiudizio
Pregiudizio manifesto vs latente
Manifesto: esplicito, porta ad un aperto rifiuto dell’outgroup
Latente: esito del conflitto tra pregiudizio manifesto e norme sociali che lo bandiscono
Latente: discriminazione fredda e indiretta (riluttanza ad aiutare, difesa delle tradizioni)
JUSTIFICATION-SUPPRESSION MODEL
Giustificazione
Espressione del
Pregiudizio genuino pregiudizio
Soppressione
La soppressione ha dei costi emotivi e cognitivi
I COSTI DELLA SOPPRESSIONE
Numero di errori ogni 20 trials
Non armato
Armato
Bianco Nero
Target nella foto
I COSTI DELLA SOPPRESSIONE
Forza e durata delle scosse elettriche
Vittima:
Nera
Bianca
No insulto Insulto
COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
Aggressività
comportamento intenzionalmente diretto a provocare
un danno ad altri individui
Aggressività come:
istinto
reazione emotiva
comportamento appreso
BASI BIOLOGICHE
Ricerca genetica:
Lombroso: anomalia di formazione. L’uomo delinquente ha
tratti subumani
Jacobs: anomalie dei cromosomi sessuali. Gli XYY hanno
maggiori tendenze aggressive
Studi sui gemelli: conta sia l’ereditarietà sia l’ambiente. I
fattori genetici hanno un’influenza indiretta (es: Deficit
cognitivi ereditari)
Studi sugli ormoni:
ruolo del testosterone (ma non chiara la direzione causale)
AGGRESSIVITÀ COME ISTINTO
Prospettiva psicoanalitica:
Aggressività come reazione alla frustrazione
Aggressività come pulsione di morte, porta all’esterno l’energia distruttiva
Prospettiva etologica
Aggressività come istinto primario ereditariamente trasmissibile per far
progredire l’evoluzione delle specie
L’aggressività è una delle strategie a disposizione: meccanismi inibitori che
ne permettono la soppressione
AGGRESSIVITÀ COME REAZIONE
Ipotesi frustrazione-aggressività (ipotesi Freud-Yale):
L’aggressività deriva solo dalla frustrazione. La frustrazione porta sempre all’aggressività
La frustrazione è una condizione sufficiente ma non necessaria
Es: sindrome da impotenza appresa
La frustrazione non porta ad essere aggressivi quando:
Quando la frustrazione è comprensibile (non arbitraria,
legittima)
Bassa aspettativa di poter raggiungere l’obiettivo
Fonte della frustrazione è minacciosa: ridotta aggressività o
condotte aggressive verso soggetti più deboli
AGGRESSIVITÀ COME REAZIONE
Modello di Berkowitz
fuga
Eventi negativi Pensieri legati a
(frustranti o emozioni primitive
stressanti) di rabbia e paura
aggressione
Fattori genetici,
appresi,
situazionali
EFFETTO PISTOLA
Numero medio di scosse somministrate
4
Racchetta
3 Nessun oggetto
2
Pistola
Non arrabbiati Arrabbiati
AGGRESSIVITÀ COME COMPORTAMENTO APPRESO
Modelli sociali:
Impariamo per imitazione osservando i comportamenti degli altri
Impariamo anche dai mass media
Eccesso di violenza: desensibilizzazione
Script:
Schemi cognitivi utilizzati per rappresentare eventi che si ripetono con
caratteristiche costanti
Script di comportamenti aggressivi usati per interpretare le situazioni e guidare il
comportamento
AGGRESSIVITÀ E CONTESTO
Obbedienza all’autorità
Deindividuazione: riduzione del senso di individualità prodotta in una
situazione di folla. Ridotta capacità di considerare se stesso come un individuo.
Aumento di atti impulsivi e socialmente proibiti
Deumanizzazione: categorizzazione dell’altro al di fuori della sfera umana
Conformismo: a norme emergenti violente
Diffusione di responsabilità: in presenza di altri la responsabilità viene divisa tra i
presenti
QUANDO STANFORD DIVENTÒ UNA PRIGIONE
Zimbardo et al. assegnarono (in modo casuale) dei
volontari a ricoprire il ruolo di:
Guardie
Violente
Molestie e umiliazioni verso i prigionieri
Prigionieri
Passivi
Indifesi
Isolati
COSA È SUCCESS0?
Zimbardo:
Se intrappolate in un ruolo, le identità individuali e le personalità si possono
perdere (deindividuazione)
Impotenza appresa
Altri: finzione in un role playing, deresponsabilizzazione
Etica?
IL POTERE DELLA SITUAZIONE