Il Sistema Operativo
Il Sistema Operativo
APPUNTI
Il Sistema operativo è un programma, o meglio, un insieme di programmi e di moduli software, scritti allo
scopo di rendere disponibili all'uso le risorse di calcolo e i dispositivi collegati al computer; racchiude livelli di
organizzazione e rende disponibile il computer per l'esecuzione di azioni complesse.
Il Sistema operativo regola quindi il funzionamento delle apparecchiature che costituiscono il sistema di
elaborazione.
Le richieste dell'utente vengono acquisite e gestite dal sistema operativo in modo coordinato, rispettando le
regole scelte per realizzare i meccanismi desiderati, stabilendo gerarchie e priorità.
Il modello "onion skin" (buccia di cipolla) rappresenta il sistema come una successione di strati costruiti
sopra la macchina hardware, ciascuno dei quali rappresenta un livello di macchina virtuale. Ogni livello
all'interno del modello, viene visto come un oggetto unico, che non corrisponde alla macchina fisica ma che
è in grado di svolgere le funzioni richieste indipendentemente dagli altri livelli; i livelli più bassi sono vicini
all'hardware mentre quelli più esterni sono vicini all'utente.
Ciascuno strato costituisce un modulo, ovvero un insieme di procedure che attiva i meccanismi fisici
necessari per risolvere problemi logici di uno stesso tipo.
I moduli devono:
- Far in modo che la sua struttura interna deve poter essere modificata senza che gli altri moduli che se ne
accorgano
Se un sistema operativo è costruito a moduli, può essere usato su macchine diverse; l'attitudine di un
sistema operativo a essere eseguito su macchine diverse definisce il grado di portabilità.
Secondo il suddetto modello, nel sistema operativo si distinguono i seguenti moduli dal livello più basso al
più alto:
1. Il nucleo (KERNEL)
4. il file system
Il nucleo
Così il nucleo contiene le procedure che permettono di assegnare la CPU ai diversi processi.
Il gestore della memoria è un modulo del sistema operativo che si occupa della gestione della memoria
disponibile sul computer.
I dati presenti nell’elaboratore sono memorizzati su supporti che possono presentare caratteristiche molto
diverse tra loro, in termini di tempo di accesso, di capacità e di costo. Tali supporti sono organizzati come
una struttura gerarchica in cui al livello più alto troviamo i dispositivi di memoria più lenti, con capacità
maggiore e meno costosi; man mano che si scende in questa gerarchia, i supporti hanno capacità sempre
più piccola, tempo di accesso sempre più basso e costo maggiore.
Essa è una porzione del’hard disk riservata e aggiunta alla memoria centrale, quando questa è tutta piena.
4) gestore della memoria centrale. Esso ha il compito di assegnare la memoria centrale o la memoria virtuale
(quando la prima è piena) ai programmi da eseguire
La periferica è un componente hardware di input/output del computer. Essa può essere parte o meno del
case che contiene la CPU. La periferica è collegata con gli altri componenti hardware del computer via cavo
o via radio ed è controllata dal sistema operativo attraverso un driver. Può anche avere un
proprio microprocessore.
Funzionamento e gestione
Ogni volta che si collega una periferica ad un PC, il sistema operativo assegna ad essa una lettera
corrispondente a un'unità disco rimovibile. Ogni periferica è visibile fra le risorse del computer, identificata
con una lettera differente.
La prima volta che si collega una periferica al PC, bisogna in generale seguire alcuni passi per
l'installazione. Il CD spesso è autoinstallante, ossia dispone di una funzione, detta di autorun, disattivabile,
per cui appena inserito avvia la procedura di installazione.
Per le periferiche con collegamento USB, invece, non è necessariamente richiesto un CD di installazione. I
driver sono presenti in una memoria della periferica e scaricati tramite il cavo USB. Fino a Windows '98,
anche per queste periferiche doveva essere installato un CD. Il CD-Rom di installazione contiene
i driver della periferica, scaricabili gratuitamente dal sito del produttore, con i relativi aggiornamenti.
Il gestore delle periferiche adatta la modalità d'uso delle singole periferiche ( che possono essere
estremamente diverse ) a quello di poche tipologie di periferiche virtuali. Ad esempio, un programma può
usare una stampante senza conoscere i dettagli precisi di funzionamento della stampante fisicamente
disponibile, in realtà ad usare la stampante non è il programma, come potrebbe sembrare, ma il sistema
operativo attraverso il gestore delle periferiche. Il gestore delle periferiche per poter usare le periferiche ha
dei file chiamati driver che gli "insegnano" come usare le diverse periferiche. Un driver è
un adattatore ( converte ) di dati dal formato virtuale ( generico, qualsiasi tipo ) usato dai programmi
applicativi a quello reale, cioè della periferica effettivamente in uso.
Per ogni dispositivo di I/O esiste un processo di sistema detto driver del dispositivo che funge
da interfaccia tra il dispositivo fisico e l’utente.
E’ il driver del dispositivo che, insieme con il meccanismo hardware dell’interrupt e con il gestore dei
processi, rende possibile la contemporaneità tra fase di esecuzione e fase di I/O di un processo.
In concreto, è il modo in cui i file sono immagazzinati e organizzati su un dispositivo di archiviazione, come
un hard disk o un CD-ROM.
La gestione ottimale dello spazio della memoria di massa per le eventuali richieste effettuate da
parte dell’utente.
Assicurare all’utente un accesso rapido ai dati presenti in un file, anche quando esso viene
richiesto simultaneamente da più utenti.
Garantire un accesso limitato verso alcuni file, con meccanismi di protezione, diretti a evitare
interventi dannosi o non autorizzati.
Una directory , detta anche tabella dei descrittori ,è una particolare entità del file system che organizza in
una struttura ad albero, file e altre directory.
La directory deve essere memorizzata anch’essa su un disco in modo tale che allo spegnimento del sistema
le informazioni contenute non vadano perse.
Con i pathname, ovvero il nome del file espresso attraverso un percorso, è possibile individuare ogni entità
del file system.
L’interprete dei comandi rappresenta lo strato superiore del sistema operativo, responsabile di ricevere ed
interpretare i comandi formulati dall’utente; queste istruzioni richiamano funzioni del sistema operativo o
mandano in esecuzione programmi dell’utente o di sistema. In definitiva l’interprete dei comandi si occupa di
ricavare, dai comandi forniti dall’utente, le effettive richieste da inviare ai moduli sottostanti.
Nei sistemi ad interfaccia grafica, l’utente è aiutato nel colloquio con l’elaboratore grazie al fatto che i
comandi sono comunicati o utilizzando semplici menù a tendina o attraverso la selezione, tramite mouse, di
disegni che simboleggiano l’operazione richiesta detti icone.
Quando è invece presente una interfaccia testuale, il dialogo tra utente e macchina è più faticoso: l’utente
deve infatti conoscere un linguaggio elementare, dotato di propria grammatica e sintassi, per poter impartire
ordini all’elaboratore.
(estratto da : http://www.iseveri.altervista.org/)
TIPOLOGIE IN COMMERCIO
MS-DOS
E' un sistema operativo che in passato ha avuto grande diffusione perché piccolo e veloce, oltre che spinto
da grandi case come IBM; l'interfaccia di base è a linea di comando, ovvero ogni istruzione diretta al sistema
operativo deve essere scritta, come per Unix. Generalmente viene considerato oggi superato tranne per
applicazioni particolari (per esempio, supporto a non vedenti o gestione di hardware specifico). Si tratta di un
ambiente di lavoro mono-utente e monotasking (ovvero che esegue un solo programma alla volta), con una
limitazione interna sulla massima quantità di memoria utilizzabile dai programmi. L'utilizzo di periferiche
esterne è demandato ai programmi, limite che può comportare problemi di compatibilità con le risorse
hardware disponibili.
WINDOWS
E' il sistema operativo più conosciuto e diffuso sulle macchine basate su processori Intel. E' dotato di un
ambiente grafico intuitivo e - soprattuto nelle versioni per il pubblico professionale - si rivela solido e
affidabile. La posizione di vantaggio sugli altri sistemi vale anche per quanto riguarda la compatibilità di
periferiche e dispositivi hardware: tutti i produttori di stampanti, video, mouse, modem realizzano prodotti
compatibili con sistemi Windows. Attualmente nei laboratori scolastici viene utilizzato quasi esclusivamente
quest'ambiente di lavoro, tra l'altro perché tutti i PC vengono venduti con qualche versione di Windows
preinstallata ed è difficile che a qualcuno venga in mente di ricominciare da capo. Esistono ancora in
circolazione varie versioni di Windows.
SISTEMI PER MACINTOSH
Il sistema è proprietario (è appositamente realizzato dalla stessa Apple per i computer Macintosh) ed è
attualmente alla versione 9. Nei laboratori scolastici non è molto utilizzato. La presenza di Mac a scuola è
ancora scarsa, malgrado il fatto che tutti riconoscano che si tratta di un sistema operativo di facile utilizzo e
di grande affidabilità.
LINUX
è un sistema operativo realizzato per fornire agli utenti di personal computer un ambiente di lavoro di tipo
UNIX ma gratuito e a diffusione libera. Linux è aperto e pubblico: può essere migliorato ed esteso da
chiunque desideri inserirsi nel gruppo di sviluppo. Esso si inserisce nel filone del free software, un software il
cui codice sorgente non è protetto dal diritto d'autore ma che è esplicitamente realizzato per essere
migliorato dalla comunità degli sviluppatori, che possono copiarlo e modificarlo liberamente. Linux nelle
scuole sta prendendo piede velocemente, fondamentalmente è un sistema operativo robusto, affidabile e,
soprattutto gratuito.