Goldoni
Biografia.Nacque a Venezia 1707Le varie esperienze giovanili.Laurea, professione di avvocato.
Vocazione teatrale 1734, scrive i testi per il teatro veneziano di San Samuele.Conosce il capocomico
Girolamo Medebac e con lui diventa poeta di teatro, ha un contratto che lo impegna alla stesura di
otto commedie all’anno.Goldoni lasciò definitivamente l’avvocatura e divenne scrittore di teatro
per professione.Goldoni è un uomo che fa frequenti viaggi in Italia, ha amicizie con personalità
straniere presenti a Venezia e questo gli permette di conoscere anche le realtà europee più avanzate;
in questo modo riesce ad assorbire le idee nuove, che erano dovute anche al fatto di appartenere al
ceto borghese, di cui condivideva i principi e valori fondamentali.Goldoni nel brano “Il mondo” e
“il teatro” cioè
Il mondo=la realtà vissuta
Il teatro= la scena viva, lo spettacolo
spiega la sua concezione della commedia.
Goldoni vuole produrre testi che piacciano al pubblico, che possano vivere autenticamente sulle
scene tenendo anche presente lo specifico linguaggio dello spettacolo, e dall’altro egli aspira una
commedia che sia verosimile cioè che rifletta realisticamente la società contemporanea, i caratteri
umani che vi si muovono e i problemi che vi si agitano.Confronto fra Manzoni e Goldoni:Come
Manzoni ha raggiunto l’obiettivo di parlare di una nuova borghesia (la sua società) così anche
Goldoni rappresenta una figura nuova nel panorama degli intellettuali.
Quando Goldoni inizia la sua attività di scrittore per il teatro, ancora domina la commedia dell’arte,
che era tipica del periodo barocco.Nella commedia dell’arte gli attori impersonavano le tradizionali
maschere (Arlecchino, Brighella, Pantalone), improvvisavano le battute, non avevano un testo
scritto, ma avevano un canovaccio che indicava solo le azioni dell’intrigo, le battute che
improvvisavano erano sempre le stesse.Goldoni è molto polemico nei confronti di questo tipo di
teatro, notava una volgarità buffonesca, non la considerava una comicità, gli attori ripetevano
sempre le stesse battute! Nella sua riforma ha l’obbligo di produrre scene autentiche che piacciano
al pubblico.Goldoni era un autentico uomo di teatro, per vivere viene pagato come
commediografo, quindi deve scrivere commedie autentiche inventate da lui; egli vuole che i
personaggi siano verosimili e qui possiamo fare il paragone con il verosimile del Manzoni: Infatti
anche nel Manzoni i personaggi sono calati nella storia reale tanto è che sembrano veri, che siano
vissuti veramente;quindi è questo il verosimile: rendere una storia vera anche se i personaggi non
sono esistiti veramente.Goldoni vuole mostrare la società del suo tempo, vuole togliere le maschere
e portare in scena il carattere delle persone. Rinuncia alle maschere tradizionali del barocco,
allargando ogni genere in infiniti generi e sfaccettature (pagina 309).Le maschere infatti
rappresentavano dei tipi fissi che non cambiavano, invece il Goldoni è interessato alle persone, che
sono tutte diverse e riesce a portarle a teatro. La nascita di questa commedia realistica, intesa a
mettere in scena i caratteri tratti dalla vita vissuta e i problemi del mondo contemporaneo, è favorita
dalla presenza a Venezia di un vasto pubblico borghese, che si compiace al veder rappresentare se
stesso, la propria psicologia, i propri principi etici e sul palcoscenico.Crea le commedie con i
caratteri dei personaggi, che sono in numero finito (ad esempio l’avaro, il bugiardo, il geloso) però
le specie sono diverse cioè ci sono tanti modi di essere bugiardo, geloso, avaro, e quindi il nobile
geloso, per esempio, si comporta in modo diverso dal popolano geloso, il comportamento cambia da
ceto sociale a ceto sociale.Il comportamento di un nobile avaro è diverso dal comportamento avaro
di un popolano e questo suscitava ilarità.La commedia goldoniana è radicata in un contesto sociale
molto concreto e ben delineato (pagina 310) infatti rappresenta la classe borghese che è ben
contenta di vedersi rappresentata e va a teatro a vedere queste commedie.Con Goldoni i sentimenti,
i vizi, le virtù degli individui assumono una diversa fisionomia a seconda dell’ambiente sociale in
cui si sono formati e vivono.Egli sostiene che ad esempio la gelosia è un sentimento comune a tutti
gli uomini e donne ma si manifesta in modi diversi nei vari ceti sociali (nobili/popolani).Le
commedie di Goldoni si distinguono incommedia di carattere ecommedie d’ambiente (p.310)
Commedie di carattere sono intese a delineare una figura, esempio la locandiera è un vera e propria
commedia di carattere.Le commedie d’ambiente sono invece intese a descrivere un particolare
settore della vita sociale. Anche in questo abbiamo il paragone con i Promessi sposi: infatti il
romanzo è ambientato in un determinato ambiente, se togliete Renzo e Lucia dal loro ambiente il
romanzo non ha senso. E lo stesso vale per Goldoni: non esiste la sua opera senza il suo ambiente
perché è calata nell’ambiente e ha senso solo lì.La Riforma per Goldoni era necessaria perché la
realtà di Venezia era completamente diversa da quella barocca rinascimentale del resto d’Italia.
Goldoni è consapevole del fatto che il pubblico era abituato a vedere le maschere della commedia
dell’arte e ora si sente spaesato. Goldoni è comunque un uomo di cultura e riesce ad attuare questa
riforma; finalmente con Goldoni il teatro italiano riacquista quel grande valore che aveva in passato
(commedie esilaranti di Plauto - commedie più moralistiche di Terenzio).Obiettivo generale del
Goldonil’obiettivo generale è correggere i vizi; il suo teatro ha un compito etico e morale.Finalità:
Nelle sue commedie, c’è quindi non soltanto il divertimento (come nella commedia dell’arte) ma
anche l’obiettivo di correggere i vizi e proporre modelli positivi di virtù.Goldoni subisce delle
critiche e incontra difficoltà per fare apprezzare le sue commedie nel resto d’Italia. A causa delle
critiche si trasferirà in Francia, dove invece viene molto apprezzato.Mondo e teatro nella poetica di
GoldoniIl testo (che è la prefazione fatta da Goldoni alla prima edizione delle sue commedie) è un
documento prezioso della poetica dell’autore, in questo brano c’è infatti tutto quello che consente di
conoscere Goldoni e quello che lui pensa del teatro...c’è quindi la sua concezione della commedia.