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EBM Electronic Beam Machining

L'EBM è un processo termoelettrico che utilizza un fascio di elettroni accelerati per fondere e vaporizzare il materiale. L'area di lavoro alterata è molto piccola e il processo deve avvenire in vuoto per evitare il rallentamento degli elettroni da parte dei gas. L'EBM può essere utilizzato per operazioni come taglio, foratura, saldatura e modifica delle superfici.

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EBM Electronic Beam Machining

L'EBM è un processo termoelettrico che utilizza un fascio di elettroni accelerati per fondere e vaporizzare il materiale. L'area di lavoro alterata è molto piccola e il processo deve avvenire in vuoto per evitare il rallentamento degli elettroni da parte dei gas. L'EBM può essere utilizzato per operazioni come taglio, foratura, saldatura e modifica delle superfici.

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EBM Electronic Beam Machining

Il principio di funzionamento consiste nella generazione di un flusso di ioni (IBM) o di elettroni


(EBM) che viene accelerato e sparato contro la superficie del pezzo in lavorazione che si scalda,
fonde e vaporizza

• Le operazioni eseguibili sono:


• Taglio
• Foratura
• Saldatura
• Impianto di atomi sulla superficie del pezzo (drogaggio) o semplice deposizione (ricopertura)

Tali operazioni devono essere realizzate sotto vuoto e ciò limita la dimensione del pezzo in lavorazione

https://www.youtube.com/watch?v=QuZ-qkthCCY&t=4s

https://www.youtube.com/watch?v=OnusbtPjKXc
L'EBM è un procedimento termoelettrico; la notevole somiglianza alla lavorazione tramite raggio laser, è data
dalle elevatissime temperature e densità di energia termica raggiungibili: il calore è generato da elettroni lanciati
ad alta velocità, che, colpendo il pezzo, trasformano la Ioro energia cinetica in energia termica.

• Nel cannone elettronico, oltre aII'anodo e il catodo, è presente un terzo elettrodo, detto Lente Wehnelt, che è
collegato al catodo e che ha la funzione di regolare il flusso dì elettroni.

• La tensione fra anodo e catodo, detta tensione acceleratrice, influisce sulla velocità degli elettroni e
suII'energia termica sviluppabile tramite il bombardamento elettronico, è quindi proporzionale alla tensione;
generalmente non si superano i 60 Kw di potenza.

• Il cannone è sistemato in una camera a vuoto ed è attrezzato per potersi spostare in senso verticale; il
fascio rimane generalmente fermo e il pezzo da Iavorare viene mosso alla velocita desiderata sotto il fascio
elettronico (moto di alimentazione); le temperature ottenibili sono sufficienti a vaporizzare il Tungsteno (la cui
temperatura di fusione è 3370’C) o qualsiasi altro materiale conosciuto.
• Gli elettroni sono emessi dal catodo per effetto Joule e si dirigono verso l'anodo accelerati a causa della
differenza di potenziale

• Superato l'anodo il fascio è focalizzato sul pezzo dalle due bobine magnetiche che impediscono la sua
dispersione grazie alla forza di Lorentz

• Ciò che importa non è la potenza assoluta bensì la potenza specifica intesa come potenza del fascio di elettroni sulla
superficie di impatto
• L'area di lavoro alterata è molto ridotta

• Occorre Iavorare nel vuoto perché gli elettroni sarebbero comunque frenati da un qualunque gas. Ciò evita
qualunque problema di ossidazione

• Le potenze specifiche in gioco sono quelle di un laser ad elevata potenza, molto maggiori rispetto alle saldature
tradizionali.

• L'elettrone che impatta sull'atomo lo eccita ed al momento del decadimento vengono emessi raggi X: questa la
ragione per la quale tale operazione deve essere schermata.
L'apporto termico della EBW è infatti controllato da 4 variabili:

• il numero di elettroni al secondo che colpiscono il pezzo (beam current);


• la velocità degli elettroni al momento deII'impatto (accelerating potential);
• il diametro del fascio sul pezzo o nel pezzo (beam spot size);
• la veIocità di avanzamento (welding speed).

II livello di penetrazione aumenta alI'aumentare della densità di potenza del fascio: per variarlo si agisce
principalmente sui primi due parametri, mentre il terzo e i quarto servono essenzialmente per il controllo
del processo. Con una sola passata possono essere così saldati spessori da 0.1 a più di 200 mm.
Essendo il fascio di elettroni dotato di tali peculiari caratteristiche di penetrazione, associate ad un apporto
termico estremamente basso, la zona termicamente alterata che si ottiene risulta essere molto più piccola di
quelle che si ottengono con gli altri processi di saldatura. In più si è osservato che risultano minimizzate anche le
distorsioni. La velocità di raffreddamento è molto più elevate rispetto agli altri processi, e questo risulta
vantaggioso per molti metalli (ma non per tutti: ad esempio, per gli acciai ad alto contenuto in carbonio questo
può portare a fenomeni di criccabilità).
Caratteristiche

„L’area di lavoro alterata è molto ridotta

„Occorre lavorare nel vuoto dato che gli elettroni sarebbero


frenati da un gas. Ciò evita qualunque problema di ossidazione

„Le potenze specifiche in gioco sono quelle di un laser ad


elevata potenza, molto maggiori rispetto alle saldature
tradizionali

„L’elettrone che impatta sull’atomo lo eccita ed al momento del


decadimento vengono emessi raggi X: questa la ragione per la
quale tale operazione deve essere schermata.

Limitazioni del processo sono date dall'alto costo delle attrezza


ture, dalla necessità di operai qualificati e dall'impiego di una
camera a vuoto che restringe le dimensioni massime del pezzo
da Iavorare.
Attrezzature

Vi sono due modalità di funzionamento a basso voltaggio (da 30 kV a 60 kV) e uno ad


a/to voltaggio (100 – 200KV). Più alto è il voltaggio, maggiore sarà l'emissione di raggi X.
In entrambi le modalità di funzionamento, la valvola d'immissione degli elettroni il pezzo
sono alloggiati in una camera dove è stato realizzato precedentemente il vuoto (meno di
5”10-5 bar).

L'attrezzatura necessaria per questo tipo saldatura, quindi, comprende:


1.una pistola per il fascio (gun),
2.un generatore ad alto voltaggio,
3.una camera di Iavoro,
4.un sistema di pompaggio per creare il vuoto,
5.un sistema di controllo.

La pistola emette elettroni, ne accelera il fascio e Io punta con precisione pezzo.


Recenti sviluppi nella tecnologia hanno permesso di operare anche in una condizione di vuoto
medio o in pressione.
Saldatura

• La lavorazione più eseguita è la saldatura, sia pure con limitazioni riguardanti materiali ferrosi e spessori: ---
Acciaio: spessore massimo = 50 - 60 mm; spessore minimo = 0,05 mm;
- Leghe Leggere: spessore massimo = 150-200 mm;
il materiale viene congiunto fondendo il lembi dei pezzi in lavorazione e penetrando a fondo nel
materiale; generalmente non viene usato materiale d'apporto.

• Questo processo puè essere usato per scaldare sia i materiali comuni che i materiali refrattari e le varie
superleghe che è impossibile saldare per altre vie.

• L'apporto di calore in questo tipo di saldatura, è molto minore che in altri tipi di saldature convenzionali,
ma assai concentrato.

• Nella micro saldatura, la velocità di rimozione del metallo, è di circa: 0,01 mm/s, l'asportazione
è perciò lenta, ma la lavorazione è molto accurata, infatti non vi sono zone nel pezzo in lavorazione, in
cui la struttura abbia risentito dell'azione del calore o della pressione e possono quindi essere rispettate
tolleranze di lavorazione, strettissime.
Caratteristiche: (utilizzato x saldare e forare )

• La saldatura a fascio di elettroni è un metodo che utilizza un fascio mirato di elettroni ad alta energia
generati da un filamento e diretti al giunto da saldare.
• Il riscaldamento è molto localizzato e il resto dell'assieme rimane pertanto freddo e stabile. Ciò provoca
saldatura molto stretta con una zona termicamente alterata minima.
• Non vi è alcuna necessità di utilizzare metallo d'apporto in quanto il metallo di base dell'assieme viene fuso.
• Poiché si tratta di un metodo in cui è necessaria una visibilità diretta, non è possibile saldare negli angoli o
negli spigoli.
• Produce una profondità di saldatura fino a 30 mm e i comandi del computer garantiscono una dipendenza
minima dell'operatore, ottenendo così una buona riproducibilità su tutti i componenti, anche se si tratta di un
processo di pezzi elementari.
• Poiché l'ingresso di calore è molto localizzato, è possibile saldare insieme dei componenti
precedentemente sottoposti a trattamento termico; questo è un metodo estremamente economico per la
produzione di alberi di trasmissione compositi, che ad esempio dispone di un ingranaggio cementato e un
albero sottoposto a rinvenimento.
Vantaggi
• Profondità di penetrazione elevatissime (fino a 40 volte la larghezza del pezzo);
• Grande velocità di avanzamento (circa 500 mm/min);
• Limitata estensione della zona riscaldata e della zona di fusione;
• Possibilità di saldare materiali dissimili;
• Applicazione della lavorazione a pezzi meccanici già finiti;
• Saldabilità di tutti i materiali, anche di quelli fortemente ossidabili (Berillio, Titanio, Zirconio, ecc.);
• Saldatura di tutti i metalli anche ad elevata conduttività termica;
• Saldatura di metalli con punti di fusione diversi;
• Saldature molto precise;
• Assenza di ossidazioni e/o alterazioni.

• Le pressioni di vuoto raggiunte nella camera, vanno da 10-2 a 10-5 Torr (mmHg), a seconda della zona della
camera; il tipo di vuoto utilizzato nella lavorazione, viene chiamato vuoto spinto, in quanto una volta creata una
depressione opportuna all'interno della camera , intervengono dei sali che reagiscono con l'aria, aumentando
ulteriormente il vuoto.

• Nella zona di lavorazione, la pressione di vuoto deve essere di almeno 10-4 Torr
• Gli elettroni sparati dal cannone, raggiungo una velocità compresa fra i 50000 e i 200000 Km/s.
• Lavorazione garantita per affidabilità e riproducibilità delle condizioni operative;
• Processo di saldatura economico per grande produzione in modalità automatica;
• Deformazione minima;
Le saldature ottenute sono compatte, prive
di scorie e d'incIusioni; non occorrono
né fondenti né disossidanti.
Il giunto presenta una superficie liscia e
possiede ottima resistenza meccanica.
Data la grande velocità con cui si sviluppa il
calore, la fusione è istantanea cosicché la
zona riscaldata è molto ristretta, circa un
sesto di quella che si ha con la saldatura ad
arco voltaico. Di conseguenza viene ridotta
al minimo la deformazione dei pezzi e,
praticamente, risulta eliminato il pericolo
di rottura del giunto per effetto del ritiro.
• Foratura

• Attualmente l'EMB viene impiegato per:


• fori di diametro piccolissimo (circa 0,05mm) in qualsiasi materiale conosciuto;
• per la formazione di particolari piccolissimi nell'industria dei semiconduttori;
• per la lavorazione di diamanti industriali;
Applicazioni e materiali:
• Aerospaziale – Componenti dei motori aeronautici. – Pezzi strutturali – Pezzi di trasmissione – Sensori
• Produzione di energia
• Spaziale – Serbatoi in titanio – Sensori
• Sistemi a vuoto
• Medico
• Automobilistico – Organi di trasmissione – Ingranaggi – Pezzi del turbocompressore
• Settori elettrico/elettronico – Contatti in rame
• Nucleare
– Camera carburante
– Pezzi strutturali
– Valvole
– Strumentazioni
• Tutti i metalli anche ad elevata conduttività termica – Acciaio e acciaio inossidabile
– Alluminio e leghe
– Rame e leghe
– Leghe di nichel e metalli refrattari
– Titanio e leghe
– Zr, Mo, Ta, Hf, W, Nb, ecc.
• Saldatura di metalli con punti di fusione diversi – Rame - acciaio
– Rame - leghe di nichel – Acciaio - leghe di nichel
– Tantalio - tungsteno
Questi processi vengono ticamente ulizzati per – taglio – foratura –
saldatura – impianto di atomi sulla superficie del pezzo (drogaggio) –
deposizione di atomi sulla superficie del pezzo (ricoperture)
• La necessità di operare sotto vuoto limita le dimensioni dei pezzi da
lavorare.
EBM utilizza un fascio di elettroni per riscaldare e fondere la polvere
di metallo.
Il processo alla base è identico alla tecnologia di saldatura Electron
Beam Welding.
• Il processo EBM prevede la fusione selettiva della polvere
metallica strato per strato attraverso un fascio elettronico con
elevata densità di energia.
• L’e n e rg i a c i n e t i c a p o s s e d u ta d a l fa s c i o v i e n e
trasformata in energia termica nell’impatto con la polvere.
• La camera viene mantenuta a una temperatura elevata circa 700°C
sotto vuoto.

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