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Chiese Romaniche

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STORIA DELL’ARTE 9

Il romanico ha come soggetto principale la chiesa, la basilica (che ha sia funzione religiosa che
funzione romana di centro di aggregazione) ecc.
Già nell’architettura bisogna mostrare il meglio che quella città o paese sa fare.

San Michele, Pavia


È fatta di pietra e non di mattone, questo probabilmente perché era più facile reperirla in zona.
Viene rimarcato anche all’esterno la suddivisione delle navate (in questa sono 3), quello viene
ampliato è il coronamento degli archetti che seguono l’andamento della facciata, sono anche più
profondi del normale e più precisi.
Sulla facciata ci sono serie di bifore e monofore e occhi (cerchio come nestra) e la nestra
cruciforme.
Qui ancora non si parla di architetti perché coloro che lavoravano in questi ambienti si spostavano

per cantieri, tutti coloro che intervenivano in questi cantieri provenivano anche da stati diversi o
da regioni diverse. Questo permetteva di portare anche dettagli e stili da uno stato all’altro o da
un luogo all’altro.
Il portale è strombato (ha diversi livelli che convergono nella struttura) e molto decorato, da gure
oreali, gure umane e un ippogrifo.
L’arte con un intenzione, diventa bibbia “dei poveri” ovvero la bibbia per coloro che non sapevano
leggere. Attraverso le immagini e le ra gurazioni venivano passate le nozioni della bibbia.
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All’interno vediamo le tre navate, la copertura a volte (dinamica e quindi controbilanciata da
contra orti) e anche qui la presenza di un matroneo.

Santabbondio, Como, XI secolo


Facciata a saliente, presenza di monofore e ovviamente di maestranze comacine. Davanti si sono
conservate delle colonne che permettono di a ermare che era anche qui presente un
quadriportico che poi è stato abbattuto. Costruito in pietra. Il campanile è a base quadrata e

presenta delle aperture all’apice.


All’interno vediamo che ci sono dei bellissimi a reschi presenti nella zona absidale che però sono
più recenti. È importante distinguere gli elementi diversi che compongono una chiesa perché
potrebbero appartenere ad epoche diverse.
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San Fedele, Como, XII sec.
Subito troviamo nel rosone un elemento intruso perché elemento gotico e
quindi successivo al romanico. Anche qui sono presenti gli archetti pensili
(maestranze comacine).

Duomo di Modena (1099-1106) Lanfranco.


È un esempio di chiesa romanica che è stata modi cata e rimodernata in gotico con l’aggiunta del
rosone, dei pinnacoli e della cima a punta del campanile. Dopo è stato aggiunto anche il so tto a
volta.
La grande intuizione di Lanfranco è la serie di trifore che decora la facciata (e che corre anche
lungo tutto il perimetro) che crea un bel gioco di luci e ombre che da l’idea che il matroneo si
estenda anche all’esterno. Ci sono delle strutture che sono delle belle sculture che hanno anche
valore architettonico, qui, all’ingresso, i leoni hanno un valore architettonici perché aiutano a
sorreggere la struttura (mezzo baldacchino) che copre la porta. Di anco alla porta principale ci
sono anche dei piccoli bassorilievi che ra gurano una serie di persone.
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San Marco, Venezia, 1063
Le cupole così leggere sono chiaramente riprese dalle moschee, mentre il porticato e le sue
relative colonne sono tipicamente romaniche, tra la fascia del porticato e quello delle cupole c’è
una serie di guglie e elementi architettonici di stile gotico. Possiamo quindi prendere questa
basilica come esempio di fusione di 3 diversi stili, organizzati in 3 registri orizzontali ben
distinguibili.
All’interno ci sono archi a tutto sesto ricoperti di mosaici.
Chiesa Santi Apostoli, Firenze
È una chiesa in stile romanico che è nascosta, non si trova infatti nella zona centrale di Firenze.

San Miniato al monte, XI - XII secolo

Questa chiesa è in stile romanico orentino (caratteristico l’uso del marmo: verde di Prato e
bianco di Carrara). La caratteristica del romanico orentino sono le decorazioni semplici,
generiche e geometriche. Tutte queste decorazioni sono monospessore. Nella parte inferiore è
presente una serie di archi a tutto sesto che incorniciano una serie di ingressi e falsi ingressi.
San Miniato è uno dei primi martiri della religione cristiana, ra gurato con la testa in mano.
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All’interno ci sono le tipiche distinzioni, presenza della cripta, del presbiterio ma manca il
matroneo. I cinque archi presenti nella facciata ritornano a coronare l’abside in fondo, quindi c’è
un richiamo tra ingresso e termine della chiesa. Nell’abside c’è la ra gurazione del cristo in trono
con la madonna e la ra gurazione degli evangelisti.

Battistero San Giovanni, Firenze XI


Nella parte di fronte al Duomo ci sono resti di colonne in por do che non fanno parte della
struttura del battistero ma facevano parte di un tempio romano che si trovava in quel luogo.
Nasce nel 1000, è a pianta centrale, staccato dalla chiesa come avveniva in questi momenti
perché era un edi cio, un luogo simbolico dove avveniva il rito del battesimo, ovvero un rito molto
importante per i cristiani. È in stile romanico orentino.
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All’interno ci sono dei mosaici, uno fra tutti Marcovaldo e il giudizio universale, molto bello e
particolare.

Duomo di Pisa (Buscheto e Rainaldo)


La cattedrale di Pisa è fatta di marmo di Carrara. Se noi guardiamo la planimetria di Pisa, il duomo
si trova verso nord-ovest (non in centro), questo perché in quel momento Pisa era una repubblica
marinara (una potenza al pari di Venezia), una repubblica marinara che ha commerci molto forti.
L’idea era quello di progettare non solo una cattedrale, ma un complesso di edi ci che era fatto
dalla cattedrale, il battistero, la torre e il cimitero, le cose vanno così bene che decidono di farlo
un po’ spostato perché pensavano che poi la città si sarebbe espansa attorno ad esso (cosa che
poi non avverrà).
Nella lettura della facciata vediamo che viene usato il marmo di vari colori più attenuato (no
marmo verde forte). Già qui vediamo la suddivisione dall’esterno che può confondere, perché
bensì ci siano 3 porte e 3 divisioni all’esterno, all’interno sono presenti 5 navate. Sono presenti
delle losanghe e poi nella parte superiore ci sono dei loggiati (loggette) che coprono tutta la parte
no alla cima, quesa parte del loggiato con arco a tutto sesto è l’elemento che si ripete (e che
unisce) in tutti gli edi ci di questo progetto. La cosa più particolare del romanico Pisano è la
profondità delle loggette che sono molto più profonde rispetto a quelle orentine.
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Battistero di Pisa (Diotisalvi) 1153
Pianta centrale con archi a tutto sesto che girano tutto intorno alla base e poi suddivisioni in
registri orizzontali di (primo registro) altro “porticato” con archi a tutto sesto più piccoli, mentre
negli altri più sopra ci sono elementi che sono stati aggiunti in stile gotico.

Torre campanile del Duomo di Pisa


Come elementi stitici vediamo gli archetti che abbiamo visto nel battistero sono un elemento di
unitarietà. Le loggette funzionano anche questi come peculiare elemento architettonico. Anche
qui ritornano le losanghe.
Anche in questo complesso è presente un elemento orientale nella cupola del duomo, è infatti a
mandorla, un tipico elemento arabo.
È particolare per il romanico perché si tratta di una serie di edi ci (un complesso) che
rappresentano le tappe della vita di un cristiano.

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