Testo L Avaro Senza Il Commissario
Testo L Avaro Senza Il Commissario
it
ARPAGONE, l’avaro
CLEANTE, figlio di Arpagone
ELISA, figlia di Arpagone
VALERIO, innamorato di Elisa
MARIANA, promessa a Arpagone e innamorata di Cleante
ANSELMO, promesso a Elisa
FROSINA, mediatrice
MASTRO GIACOMO, cuoco e cocchiere di Arpagone
FRECCIA, servitore di Cleante
MASTRO SIMONE, mediatore
UN COMMISSARIO (personaggio eliminato)
ELISA – Ma come potrei pentirmi di quel che faccio per voi. M’inquieta il futuro.
Temo di amarvi più di quanto non dovrei.
VALERIO - Sospettatemi capace di tutto, ma non di venir meno del mio impegno. Vi
amo! Troppo! Il mio amore durerà quanto la mia vita.
ELISA – Valerio, sono cose che dicono tutti. Le azioni fanno la differenza.
ELISA – Se tutti vi vedessero come vi vedo io, non avrei nulla da temere. Ho
continuamente davanti agli occhi lo spaventoso incidente che ci fece incontrare; la
sorprendente generosità che vi spinse a rischiare la vostra vita per strappare la mia al
furore delle onde; e che vi ha indotto a trascurare patria, famiglia, i vostri beni, e vi
ha ridotto, pur di starmi accanto, ad entrare al servizio di mio padre. Tutto questo è
più che sufficiente per giustificare ai miei occhi il legame cui ho consentito; ma come
lo giudicheranno gli altri? Io non sono sicura che gli altri capiscano il mio sentire.
1
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
costringe a vivere i propri figli, potrebbero autorizzare cose ben più inaudite!
Perdonatemi, Elisa, se di vostro padre parlo cosi davanti a voi; sapete che non è
possibile parlarne bene. Ma, se riuscirò a ritrovare i miei genitori, sarà fin troppo
facile portarlo dalla nostra parte.
VALERIO - Ma non faccio altro. Vedete bene come mi adopero per compiacergli.
Sotto quale maschera di simpatia e di sentimenti simili ai suoi io mi travesto per
essergli gradito, e quale personaggio interpreto ogni giorno per adularlo
continuamente… (Via perché sente Cleante chiamare Freccia)
ELISA – Innamorato?
CLEANTE - Si, innamorato. So benissimo che dipendo da mio padre, e che devo
sottomettermi alla sua volontà; che un figlio non deve mai impegnarsi senza
l’approvazione di coloro che gli hanno dato la vita, e che il Cielo ha voluto che
fossero i genitori padroni dei nostri sentimenti. Tutto questo te lo dico, sorellina,
affinché tu non debba prenderti la briga di dirlo a me; perché il mio amore non vuol
sentir ragione, e risparmiami quindi i rimproveri.
CLEANTE - No, sorellina; ma tu non ami; tu non conosci la dolce violenza che un
tenero amore esercita sul nostro cuore, ed io ho paura di te perché sei troppo saggia.
ELISA– Cleante. Lascia stare la mia saggezza! Se ti aprissi il mio cuore, potresti
anche scoprirmi meno saggia di te.
ELISA – Lasciamo stare, parliamo di te: su dimmi chi è la donna che ami.
CLEANTE - Una fanciulla che da poco tempo abita qui, in questo quartiere, e che
sembra fatta apposta per far innamorare di sé quanti la vedono. Si chiama Mariana, e
2
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
vive con una madre ammalata, per la quale nutre sentimenti di bontà. La serve, la
consola con una tenerezza che ti toccherebbe il cuore. Affascinante come nessun’altra
in tutto quello che fa: una dolcezza piena di fascino, una bontà che innamora,
un’adorabile onestà, una... Ah, sorellina, vorrei che tu l’avessi vista!
3
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - E tu vai ad aspettarlo in strada; e non qui, a casa mia, piantato lì come
un palo, a stare attento a tutto quel che succede con quei due occhi maledetti che
divorano tutto quello che possiedo, e che frugano dappertutto a vedere se c’è
qualcosa da rubare.
FRECCIA – Come diavolo volete che si faccia a rubarvi qualcosa? Voi non siete
derubabile. Tenete tutto chiuso, e state di sentinella giorno e notte!
ARPAGONE - Io chiudo via tutto quello che mi pare e piace, e faccio la sentinella
finché ne ho voglia. Eccolo: visto, lo spione che sta attento a tutto quel che faccio?
Tu saresti capace di mettere in giro la chiacchiera che io, qui in casa, ho dei soldi
nascosti: vero?
FRECCIA – Ah, che cosa me ne importa se ne avete o non ne avete, tanto per me è
lo stesso?
FRECCIA – Eccole.
ARPAGONE - Le altre.
FRECCIA – Le altre?
ARPAGONE – Le altre!
FRECCIA – Eccole.
4
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - (tasta la parte bassa dei calzoni di Freccia) Queste braghe sembrano
fatte apposta per nascondere roba rubata. Quello che le ha inventate e quelli che le
portano devono essere impiccati.
FRECCIA – Ah, come vi meritereste tutto quello che temete! E che voglia di
svaligiarvi la casa!
ARPAGONE - È quello che sto facendo, non preoccuparti. (Fruga nelle tasche di
Freccia)
ARPAGONE - Con chi è che ce l’hai quando dici quello che hai detto.
ARPAGONE - E se ce l’avessi anch’io, col berretto che hai in testa e con quello che
hai sotto?
5
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
FRECCIA – (mostrandogli una tasca del proprio giustacuore) Ah! Qui, qui. Dove
sta? Qui ho un’altra tasca. Guardate.
FRECCIA – Sicuro.
6
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
(Qui Cleante ed Elisa compaiono in scena, parlando tra loro a bassa voce)
(Ad Elisa e Cleante) Che cosa c’è? Chi è? Chi sei tu? (al figlio)
ARPAGONE - Quello che stavo dicendo, sulla fatica che si fa al giorno d’oggi per
trovare un po’ di soldi, e mi dicevo: fortunato quel tale che si trovasse ad avere in
casa diecimila scudi! ”.
CLEANTE – Dio mio, i soldi non è che vi manchino, lo sanno tutti. Lo dicono tutti
ARPAGONE - Chi è che lo sa? Chi è che lo dice? I soldi non è che mi mancano? Ma
allora io sono ricco? Chi mette in giro queste chiacchiere è un farabutto, un furfante!
ARPAGONE - Sì! Sì! Continuate a fare questi discorsi! Così, un giorno o l’altro,
qualcuno viene qui, mi taglia la gola, convinto che io sia imbottito di monete d’oro.
Ma bisogna stare zitti e non attirare l’attenzione della gente con le spese pazze che
fate.
7
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - Quali sarebbero? Perché andare in giro vestito così, con i vestiti e la
roba che porti a spasso per la città? Ieri me la prendevo con tua sorella, ma tu sei
peggio, eh! Venti volte te l’ho detto, figlio mio: il tuo modo di vivere non mi piace
per niente; per andare in giro vestito cosi, una cosa è certa: tu mi derubi.
ARPAGONE - Che ne so? Ma i soldi, per mantenere quel tenore di vita, dove li
prendi?
CLEANTE – Gioco: e siccome sono molto fortunato al gioco, tutto quel che vinco lo
spendo, per vestirmi.
ARPAGONE - Ah! Perché io senza nastri, ho i calzoni che mi cadono?, e se per tener
su i calzoni non possono bastare cinque o sei bottoni. Ed è proprio necessario spender
… (Cleante e Elisa intanto si fanno dei segni reciproci per mandare uno a parlare
con il padre. Nella foga Cleante mette la mano nella tasca del padre. Arpagone
prende la mano del figlio) Chi è. La mano del figlio ladro.
ELISA - Ma no papà. Stavamo decidendo, mio fratello ed io, chi deve parlare per
primo. Perché tutti e due abbiamo qualcosa da dirvi.
ARPAGONE - E per parlarmi di matrimonio mi metti la mano in tasca, tu? Che cosa
volete?
ARPAGONE - Chi?
8
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - Di che?
CLEANTE – Che il matrimonio ci possa far paura o no: dipende da come voi
l’intendete. Temiamo che i nostri sentimenti non si accordino con la vostra scelta.
ARPAGONE - Niente paura. State calmi. So benissimo quello che occorre all’una e
all’altro, e vedrete che non avrete nulla da lamentarvi su quello che intendo fare. E
tanto per cominciare, cominciamo dal figlio maschio: tu, di’ un po’, hai mai visto una
signorina…(Cleante fa segno con la testa di no). Non hai mai visto una
signorina…(Cleante afferma ancora di no): Che cretino! Non hai mai visto una
signorina che abita da queste parti e che si chiama Mariana?
ARPAGONE - L’aspetto?
CLEANTE – Eccezionale.
ARPAGONE - E non credi che una ragazza cosi meriti che ci si faccia sopra un
pensierino?
9
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - C’è una piccola difficoltà: ho paura che, sotto il profilo economico,
non sia quell’affare come si potrebbe sperare.
CLEANTE – Ma quando si sposa una donna onesta, papà, che contano i soldi?
ARPAGONE - Non dire scemenze! Che contano i soldi!? I soldi contano! Diciamo
semmai che i soldi che non si trovano lì, si può sperare di trovarli da un’altra parte.
ARPAGONE - Sono proprio contento, figlio mio, che tu sia d’accordo con me;
perché questa fanciulla, dall’aspetto così perbene, così pulita, così onesta, così
gentile, non so come dire…., mi ha conquistato, e…., se proprio non è in miseria
nera, ho deciso…ho deciso… ho deciso…. di sposarla.
ARPAGONE - Non è niente. Questo soffre di malcaduco. Vai, vai in cucina a bere
un bel bicchiere d’acqua fresca. (Esce Cleante) Ecco un altro di quei damerini di
pastafrolla che hanno meno energia di una gallina! Questo, figlia mia, è quel che ho
deciso per me. Quanto a tuo fratello, per lui ho pensato a una certa vedova, piena di
soldi, di cui mi hanno parlato stamattina. A te, invece, ti do in moglie al signor
Anselmo.
ARPAGONE - Sì. Un bell’uomo, saggio, maturo, con la testa a posto, più o meno
della mia età, e molto ricco.
10
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ELISA - Vi chiedo scusa, papà... (vuole uscire dalla stanza) Ma il signor Anselmo
non lo sposerò. (Si siede, con impeto)
ARPAGONE - Stasera.
ARPAGONE - Sì.
ELISA - Ma si è mai visto un padre obbligare a questo modo una figlia a sposarsi?
ARPAGONE - Con tutti i soldi che ha il signor Anselmo non c’è nessuno al mondo
che oserebbe dire che ho scelto male, sono pronto a scommettere, guarda.
11
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
VALERIO - No. Non so niente signore. Ma non è possibile che abbiate torto, via.
ARPAGONE – (Tra se) Come è simpatico, (A Valerio) Vieni Valerio, vieni. (Valerio
entra, Arpagone chiude la finestra) Voglio farle sposare questa sera stessa un uomo
che è tanto ricco quanto saggio e posato~ e questa screanzata mi dice chiaro e tondo
in faccia che non ne vuoI sapere. Che cosa ne dici?
ARPAGONE – Sì.
ARPAGONE – Beh…beh?
ARPAGONE – Ma questa è una di quelle occasioni che vanno prese al volo. Oltre
tutto, c’è un particolare molto vantaggioso che non ti ho ancora detto e che è
difficilissimo trovare al giorno d’oggi: questo signore si impegnerebbe a sposarla
senza nulla in cambio.
ARPAGONE – Si!
12
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
VALERIO - Nessuna obiezione è più possibile. Con questo si tappa la bocca a tutto:
((senza dote)). Chi può resistere a un argomento di questa importanza?
ELISA - Ma è stasera!!
VALERIO - Ma che cosa volete che capiscano, i medici? Voi fingete una malattia,
vedrete che ci penseranno loro a spiegarvi come l’avete presa, quando e perché.
(Rientra Arpagone)
VALERIO (Si accorge di Arpagone) Una figlia deve sempre obbedire a suo padre.
Chi è il marito. Come è fatto. Quanti anni ha. Dettagli. Quando è senza dote…….
VALERIO - Vi chiedo scusa signore se mi sono lasciato andare a parlarle con questo
tono a vostra figlia.
ARPAGONE - Anzi ne sono felicissimo, e d’ora in poi voglio che tu abbia su di lei
pieni poteri. (A Elisa) Signora! E non cercare di fuggire. L’autorità che il Cielo mi ha
data su dite, io la trasmetto a lui, e ti ordino di fare tutto quello che lui ti dirà.
13
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
FRECCIA - Si, signore. Ma il vostro signor padre, con la sua buona grazia, mi ha
sbattuto fuori di qui senza sentir ragione, e mi voleva anche picchiare, mi voleva.
CLEANTE – Come vanno le nostre faccende? Qui gli eventi incalzano. Da quando ci
siamo lasciati ho scoperto di avere un rivale in amore….
FRECCIA - Anche le donne gli interessano, adesso? Ma cosa diavolo gli è saltato in
testa? Vuol prenderci in giro? Come se l’amore fosse stato inventato per gente come
lui!
CLEANTE – Dio ha voluto che si innamorasse per punirmi dei miei peccati.
CLEANTE – Per trovare il modo di sventare il suo matrimonio. E tu, che risposta hai
avuto?
FRECCIA - Signore, gran disgrazia dover chiedere soldi in prestito! E le cose che
bisogna mandar giù, quando si è costretti, come voi, a passar per le mani di questi
strozzini!
14
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
FRECCIA - Si, ma se volete che la cosa si faccia dovrete accettare qualche piccola
condizione.
FRECCIA - No! Non è questa la procedura. Se voi avete poco interesse a comparire,
figuratevi quello. Il suo nome non deve saltar fuori in alcun caso: oggi stesso però si
incontrerà con voi, vuol sapere dalla vostra viva voce come sta la vostra famiglia;
qual è la consistenza del vostro patrimonio e allora basterà il nome di vostro padre a
rendere facilissimo tutto quanto.
CLEANTE – Soldi!
FRECCIA - No, no, non soldi. Ecco qua le due o tre condizioncele che lui in persona
ha dettato al nostro intermediario, perché prima di tutto ve le faccia vedere:
Supposto che il prestatore si senta sufficientemente garantito, e che il contraente sia
maggiore d’età, e provenga da famiglia il cui patrimonio sia ingente, e libero d’ogni
gravame, si procederà all’assunzione di un equo e formale impegno, in presenza di
un notaio……
CLEANTE – Ma come! Quello è uno strozzino! Vien più del venticinque per cento!
FRECCIA - E vero: è quel che ho detto anch’io. Qui bisogna pensarci bene.
CLEANTE – Ma che pensarci bene! Quei soldi mi servono: non posso che accettare.
15
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
FRECCIA - Un bel letto di quattro piedi di larghezza, con eleganti bordure a punto
d’Ungheria. Inoltre: un baldacchino ben cascante, in buona lanetta spigata color
rosa appassita, con i bordi e le frange di seta....
FRECCIA - Inoltre: un grande tavolo in legno di noce, completo dei suoi sei
sgabelli: un arazzo, raffigurante un episodio degli amori di Gombaldo e di Macea…
FRECCIA - Mi pare Mastro Simone che parla con vostro padre! (Corre alla finestra
per vedere chi è)
16
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
MASTRO SIMONE - (a Freccia) Ma come siete già qui! Chi vi ha indicato il posto?
(Freccia chiude la finestra e si nasconde nel caminetto) (Ad Arpagone) Signore io
non ho dato né il vostro nome né il vostro indirizzo. (Via)
ARPAGONE – (Entra in scena) Sei tu, disgraziato, che ti abbandoni a queste pazzie?
CLEANTE – Siete voi che volete arricchirvi con queste scellerate usure?
CLEANTE – E voi non arrossite, nella posizione in cui siete, nel disonorarvi con
questi sporchi affari, nel sacrificare reputazione e onori al desiderio insaziabile di
ammassare scudo dietro scudo, e per di più facendoli fruttare con le più infami sotti-
gliezze mai inventate dai più celebri usurai?
ARPAGONE –Questa storia mi servirà di lezione, d’ora in poi dovrò stare con gli
occhi sempre bene aperti, su tutto quello che fa, questo incosciente. (Guarda verso il
giardino e si rasserena pensando alla cassetta) Mi par giusto il momento di andare a
fare un giretto dalle parti dei miei soldi. (Esce e trova all’esterno Frosina)
17
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
FROSINA – Freccia…
FROSINA - Tratto per suo conto una certa faccenda, che spero mi renda una buona
mancia.
FRECCIA - Da lui? Ah, parola mia! Sarai brava, se riuscirai a cavargli qualcosa! Ti
assicuro io che qui i soldi costano cari!
FROSINA - Io conosco l’arte di come mungere gli uomini; conosco i segreti per
conquistare le loro simpatie, solleticare i loro cuori, so trovare i punti dove sono
sensibili.
FRECCIA - Trova qual è l’orecchio a cui ci sente per i soldi, e poi me lo vieni a dire.
Gli basta vedere la mano tesa di un mendicante perché gli venga un collasso. E’ come
colpirlo nel suo organo più vitale, trapassargli il cuore, strappargli gli intestini. E se...
Eccolo che torna: me ne vado. (Esce dalla finestra)
FROSINA - Ah, mio dio, come state bene! Siete il ritratto della salute.
FROSINA - Non siete mai stato giovane come adesso. Conosco gente di venticinque
anni che è più vecchia di voi.
FROSINA - Eh beh? E che sono sessant’anni? Il fiore dell’età! Voi state appena en-
18
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - Sì, sì, sto bene, sto bene. Però, vent’anni di meno sulle spalle non mi
dispiacerebbe proprio.
FROSINA - Volete scherzare? Che bisogno ne avete? Voi siete di quella pasta che
vive cent’anni.
FROSINA - Oh, eccolo lì, in mezzo agli occhi, uno dei segni di lunga vita.
ARPAGONE - Te ne intendi?
FROSINA - Sicuro. Fatemi vedere la mano. L’altra, guardiamo la linea della vita.
Oh…Oh…Oh! Ah, che linea!
ARPAGONE - Com’è?
FROSINA - Bisognerà ammazzarvi. Voi seppellirete i vostri figli e i figli dei vostri
figli.
ARPAGONE - Ah, questo sì. A questo ci tengo proprio. Allora, Frosina, come vanno
i nostri affari?
FROSINA - Si è mai visto Frosina occuparsi di una cosa che non si è mai conclusa? I
matrimoni sono la mia specialità, e sono convinta che riuscirei a far sposare il Turco
con la repubblica di Venezia. Le due donne già le conoscevo: ho parlato di voi
all’una e all’altra; ho detto alla madre che avete visto Mariana passare per strada,
quando si affacciava alla finestra..., le ho detto le vostre intenzioni!
ARPAGONE - E lei...?
FROSINA - E’ molto contenta; quando le ho detto che voi desideravate che sua figlia
fosse presente stasera, al contratto di matrimonio della vostra con il signor Anselmo,
19
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - Il fatto è che stasera ho dovuto per forza invitare a cena il signor
Anselmo; e allora, visto che per forza devo fare questa spesa…, tanto vale che ci sia
anche lei.
FROSINA - Scusate tanto. Non sono soldi veri e propri portarvi in dote una grande
parsimonia? Il vestire in modo semplice non vale una rendita? E non è più di un bene
immobile l’odio per il gioco?
ARPAGONE - A me sa un po’ di presa in giro, venirmi a dire che come dote mi porta
i soldi che non spenderà. Devo firmare la ricevuta? “Non ricevo tot franchi in dote...”
Ma poi c’è un’altra cosa che mi preoccupa. La ragazza è molto giovane: di solito le
ragazze giovani amano i ragazzi giovani. Ho paura che un uomo della mia età non sia
di suo gusto: e che questo possa finire col portarmi in casa certi piccoli inconvenienti
che con il matrimonio potrebbero diventare fatti grossi, eh….
FROSINA – Ah, come non la conoscete! La ragazza ha una vero e proprio disgusto
20
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - La ragazza.
FROSINA - Avreste dovuta sentirla.. I giovanotti non li può neanche vedere. Più uno
è stagionato, più lo trova affascinante . Se volete un consiglio, non cercate di sembrar
più giovane di quel che siete. Quattro mesi fa ha mandato a monte un fidanzamento
perché ha scoperto che il promesso sposo aveva solo cinquantasei anni, e perché
stava firmando il contratto di nozze senza mettersi gli occhiali.
ARPAGONE - Solo per questo? Questa non l’ho mai sentita, veramente. Ma su
questo sono d’accordo. I giovanotti d’oggi non mi piacciono proprio.
ARPAGONE - Niente di grave, diciamo meglio, grazie a dio. C’è solo un po’ di
catarro, che salta fuori ogni tanto.
FROSINA - Sciocchezze. Il catarro dona. Voi sapete tossire con molta grazia.
FROSINA - No.
ARPAGONE - Brava Frosina, hai lavorato proprio bene. Grazie, grazie, grazie. E
adesso non ne parliamo più...
21
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
FROSINA – (In ginocchio) Vi prego, signore, datemi quel piccolo aiuto che vi chie-
do. Gliene sarò grata in eterno.
FROSINA - Che la peste ti soffochi, cane d’un farabutto, d’un demonio dell’inferno!
Quel vecchio spilorcio ha resistito a tutto; ma se si aspetta che io molli, si sbaglia,
eccome si sbaglia, caro mio; ci maccherebbe altro, presto o tardi te lo tiro fuori io il
mio tornaconto. (Esce)
ARPAGONE - Sì, ma solo quando vedranno arrivare gli ospiti. E che stiano bene
attenti a non sciupare i vestiti.
VALERIO - Però lo sapete, signore, che sul davanti del giubbetto, Fiordarena ha una
grande macchia d’olio. E che Merluzzo ha i calzoni con un gran buco didietro.
ARPAGONE - Sì. Lo so. E allora tu digli di farsi furbi. Uno che cammini sempre
rasente ai muri, e l’altro che serva a tavola con la mano davanti. (Arpagone mima
22
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
l’uno per nascondere il buco sui calzoni e l’altro per mostrare come deve fare per
nascondere la macchia d’olio) (A Elisa) Quanto a te, figlia mia, tieni gli occhi
sempre bene aperti su quel che viene portato via di tavola, che niente vada sprecato.
ARPAGONE - E tu, signor damerino, figlio mio, a cui ho avuto la bontà di perdonare
la bella storia di poc’anzi, stai bene attento a non fare cattivo viso alla mia promessa
sposa, eh!
CLEANTE - Io, cattivo viso, papà? Perché dovrei? Non posso promettervi che farò i
salti di gioia nel veder quella donna a diventare la mia matrigna. Ma quanto a non
farle cattivo viso, vi assicuro che non avrete ragione a lamentarvi di me. (Via)
ARPAGONE - Tanto meglio per te. (A Mastro Giacomo) E adesso voi, mastro
Giacomo, venite qui.
ARPAGONE - Al cuoco.
ARPAGONE - Accidenti, sempre soldi! Sembra che non sappiate dir altro: “I soldi, i
soldi, i soldi”.
23
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
VALERIO - Una bella impresa davvero. Mai vista una risposta più sfacciata. Fare
bella figura con i soldi. Non c’è idiota al mondo che non riuscirebbe nell’impresa! La
vera abilità si dimostra facendo bella figura con pochi soldi.
VALERIO - Esattamente.
ARPAGONE - In otto o dieci; ma da mangiare basterà farne per otto. Perché quando
ce n’è per otto, ce n’è anche per dieci.
VALERIO - Verissimo.
MASTRO GIACOMO - E allora bisognerà fare… quattro belle minestre, cinque piat-
ti di portata, sei di antipasto…
VALERIO - Ma volete far crepare tutti? Il signor Arpagone invita gente a cena per
assassinarla a forza di mangiare? Chiedete ai medici se esiste niente di più pericoloso
che riempirci di cibo; perché, come dice l’antico proverbio, si mangia per vivere e
non si vive per mangiare.
ARPAGONE - Ah, che sagge parole! (A mastro Giacomo). Hai sentito? Si mangia
per vivere, e non si vive per mangiare. (A Valerio) Mettimi giù questa frase: voglio
farla incidere in lettere d’oro sul camino della sala da pranzo.
VALERIO - Non mancherò… signore. E quanto alla cena di stasera non datevi
24
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
MASTRO GIACOMO - E siccome non fanno niente, possono anche stare senza
mangiare?
ARPAGONE - Non sarà poi questa gran fatica, andare alla fiera.
MASTRO GIACOMO - No, signore; io, il coraggio di portarceli. non ce l’ho: nello
stato in cui sono, mi farei scrupolo a dargli un solo colpo di frusta. Come volete che
trascinino una carrozza, se non hanno neanche la forza di tirarsi in piedi?
VALERIO - Signore, potrei chiedere al cocchiere del nostro vicino di condurli lui,
così potrà darci anche una mano per la cena di stasera.
MASTRO GIACOMO - Tanto meglio: preferisco che muoiano per le mani di un altro
che non sotto le mie.
25
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
MASTRO GIACOMO - Signore, io non posso sopportare gli adulatori; e sono con-
vinto che tutto quello che lui fa, e i suoi perpetui controlli sul pane, sul vino, sulla
legna, sul sale, sulle candele, non son fatti altro che per leccarvi i piedi e per
abbindolarvi. Io divento matto quando sento quello che si dice su di voi dappertutto:
perché in fin dei conti, malgrado tutto, io vi sono affezionato; e dopo i miei cavalli,
signore, per me ci siete voi.
ARPAGONE – No. Non mi arrabbio. Anzi, mi fate un piacere. Sono molto curioso di
sapere che cosa si dice di me.
ARPAGONE - E voi siete uno schifoso, un falso, un ladro, un assassino. (Lo picchia)
MASTRO GIACOMO - (Cade a terra) Ecco, come avevo previsto. Non avete voluto
credermi; ve l’avevo detto… la verità vi dà fastidio.
VALERIO – (ride e esce dal centro.) (Mastro Giacomo rimane solo in scena).
26
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ATTO SECONDO
SCENA I - Mariana, Frosina
FROSINA - Posso immaginare che, per morire, di una dolce morte, Arpagone non sia
il supplizio che preferite; preferireste il giovane di cui mi avete parlato.
MARIANA – No. So soltanto che sembra fatto apposta per suscitare sentimenti
d’amore; se potessi fare come mi piace, prenderei lui per marito.
FROSINA – Eh già, questi giovanottini sono tanto carini, e sanno farsi volere molto
bene, è vero! Ma sono tutti dei pezzenti; per voi è più comodo un marito vecchio con
un bel po’ di soldi. I cinque sensi non saranno entusiasti. Ci sarà qualche piccolo
disgusto da ingoiare; ma dovete pensate che la cosa non può durare molto: alla sua
morte avrete tutti i mezzi che vorrete per prendervi un bel marito giovane, che
riparerà gli oltraggi subiti.
MARIANA - Non è bello doversi augurare di dover aspettare che uno muoia per
essere felici: e poi, non sempre la morte segue i nostri piani.
FROSINA – Volete scherzare? Voi non lo sposate che a condizione che vi lasci
vedova subito. Sarebbe un bell’impertinente a non morire entro tre mesi al massimo!
Eccolo qui, in carne ed ossa.
27
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
voi siete un astro, ma un astro che è il più bell’astro nel regno degli astri (A parte, a
Frosina) E’ sordomuta, non dice una parola; e non mi pare che dimostri questa gran
gioia nel vedermi.
FROSINA – E’ ancora sotto l’effetto della sorpresa; e poi una ragazza si vergogna a
dar subito a vedere quel che ha in cuore.
ARPAGONE – Ah, ecco… (Entra Elisa) (A Mariana) Ecco, mia bellissima: ecco mia
figlia che viene a salutarvi.
ELISA – Avete fatto voi, signorina, quel che dovevo fare io: toccava a me precedervi
in questo.
ARPAGONE - (Entra Cleante) Ecco mio figlio che viene a rendervi omaggio.
ARPAGONE – Vi meraviglia eh, nel vedere che ho dei figli cosi grandi; ma presto
mi libererò sia dell’uno che dell’altra.
28
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
CLEANTE – Tuttavia devo ammettere che mio padre non poteva compiere una scelta
migliore, ma vi assicuro che l’idea che diventiate mia matrigna non mi riempie di
gioia e non mi sento di augurarvelo. Queste parole potranno suonare brutali alle
orecchie di qualcuno, ma sono certo che voi le intenderete nel loro giusto senso;
potete ben immaginare, signora, quale sia la mia ripugnanza per questo matrimonio;
voi non potete ignorare, ben sapendo chi sono io, come esso contrasti con i miei inte-
ressi: perdonate dunque se vi dico, con il permesso di mio padre, che se fosse per me,
queste nozze non si farebbero affatto.
MARIANA - Le sue parole non mi hanno assolutamente offesa: gli sono grata per
avermi espresso i suoi veri sentimenti.
ARPAGONE - Siete troppo buona, mia bellissima. Vedrete che con il tempo
diventerà più giudizioso. E anche i suoi sentimenti cambieranno…..
ARPAGONE - Insisti!
ARPAGONE - Sì!
CLEANTE – Allora, signora, sopportate che io prenda il posto di mio padre, e così
potrò dirvi, in suo nome, che non ho mai visto al mondo cosa o persona più
affascinante di voi: che non riesco ad immaginare nulla che eguagli la felicità di
riuscirvi gradito, che l’essere il vostro sposo è una gloria e un’ambizione che
29
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
preferirei ai destini dei più grandi prìncipi della terra. Si, signora, la fortuna di
possedervi è per me straordinaria e….
ARPAGONE - Una bocca per parlare ce l’ho anch’io, e non ho bisogno che tu mi
faccia da avvocato per questo genere di cose. Vai, su. Fai attaccare i cavalli alla
carrozza…Oh che stupido, vi chiedo scusa mia bellissima, non ho pensato di offrirvi
un piccolo rinfresco, prima che andiate via.
CLEANTE - Avete mai visto, signora, un diamante più vivo di quello che porta al
dito mio padre?
CLEANTE (lo toglie dal dito di suo padre e lo porge a Mariana) Ma guardatelo,
guardatelo da vicino.
ARPAGONE - lo?!
CLEANTE - Non è giusto, papà, che la signora lo tenga come vostro pegno d’amore?
CLEANTE – Ecco. Per colpa vostra, signora, mio padre mi sgrida. Me lo farete
ammalare. Non vi azzardate più a restituirlo….
30
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
MARIANA - Lo terrò per ora, per non farvi andare in collera; troverò un altro
momento per restituirvelo.
ARPAGONE – Quando?
CLEANTE - La mia cattiva stella ha voluto così. Cosa pensate di fare, Mariana?
MARIANA – Io…! Nello stato di soggezione in cui mi trovo, che posso fare, se non
sperare?
CLEANTE – Non ho altri appigli nel vostro cuore che delle semplici speranze?
Ah…bene…
MARIANA - Mettetevi al mio posto, e ditemi voi quel che posso fare.
CLEANTE – Ah….
MARIANA - Devo pur sempre avere delle considerazioni per mia madre. No, non ho
il coraggio di darle un simile dispiacere. Datevi da fare voi, agite su di lei,
accattivatevi il suo cuore; e se riuscirete a portarla dalla vostra parte…io…le
confesserò i miei sentimenti per voi.
31
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ELISA: (Che è sempre rimasta seduta si alza e a Frosina) Inventa qualcosa. Pensaci,
ti prego. Illuminaci tu. (Esce piangendo)
FROSINA – No? (ride) Che lo vuole sposare a tutti i costi, pronta a intestare a lui
tutto quello che possiede.
32
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE – Che peccato; questo manda all’aria un pensierino che mi era venuto
in testa. Vedendomela davanti, mi son trovato a fare alcune considerazioni sulla mia
età, e ho pensato, cosa dirà la gente a vedermi sposare una ragazza così giovane. Ed è
stato proprio questo a indurmi a rinunciare all’idea; ma siccome ho già fatto chiedere
la sua mano, e siccome ho impegnato la mia parola, mi era venuta l’idea di proporla a
te. Ma se ti sta tanto antipatica!...
ARPAGONE - A te.
33
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
CLEANTE - Sentite: è vero, non è il mio ideale; ma se è per farvi un piacere, papà,
posso anche sposarla, se ci tenete.
ARPAGONE - lo? Non sono mica un tiranno: non ti obbligherei mai a fare una cosa
simile.
ARPAGONE - No. no. Ma cosa dici mai, un matrimonio senza amore, ma non ne
parliamo neppure.
CLEANTE - L’amore, papà, ma può anche venire in seguito; non si dice che l’amore
è un frutto del matrimonio?
ARPAGONE - No. No. Se ci fosse stato anche un minimo di simpatia da parte tua, si
poteva ancora tentare. Ma così non essendo…! Eh…pazienza; me la sposerà io.
CLEANTE – Se le cose stanno a questo punto, devo svelarvi il mio segreto. Amo
Mariana.
CLEANTE - Alquante.
CLEANTE – Ottima.
ARPAGONE – Dichiarazione…?
ARPAGONE – (Spinge la testa del figlio in basso.) - Sono proprio contento, figlio
mio, che tu mi abbia messo al corrente di questo segreto: era proprio quello che
volevo sapere. E a questo punto, figlio mio, sa Ella che cosa le dico? Che dovrà darsi
34
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
da fare per togliersi dai piedi il più presto possibile. Guarire da questa folle passione,
e smettere di fare la corte alla donna che ho scelto per me, e rassegnarsi a sposare al
più presto la donna che io ho scelto per vostra signoria!
CLEANTE – (Lunga pausa) Mi avete ben giocato sì. Allora, se le cose stanno così, io
vi dichiaro che non ho nessuna intenzione di rinunciare all’amore di Mariana e, anche
se voi avete il consenso della madre, io ho ben altri mezzi per combattervi.
CLEANTE - Siete voi che vi siete messo sulla mia: ero arrivato prima io.
CLEANTE - In queste cose non ci son padri che tengano: l’amore, papà, non guarda
in faccia nessuno.
CLEANTE - Finalmente.
ARPAGONE - Ti diseredo.
35
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
CLEANTE - Cosa?
FRECCIA – Vi dirò tutto. Scappiamo: già lo sento gridare. (Esce Cleante e segue
Freccia, lasciando porta e finestre aperte.
SCENA X - Arpagone
36
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
MASTRO GIACOMO - Stavo parlando del maialino da latte per la cena di stasera.
ARPAGONE -Traditore, qui è in gioco ben altro che una cena! Devi dire tutto quello
che sai, tutto quello che sospetti…dei soldi che mi hanno rubato.
ARPAGONE – (lo affronta con uno sgabello) Sì, furfante! E se non li tiri fuori
subito, ti faccio impiccare. (fa sedere Mastro Giacomo sullo sgabello).
MASTRO GIACOMO - Signor Arpagone, se davvero volete che vi dica come stanno
le cose, credo proprio che a fare il colpo sia stato il vostro caro signor intendente.
ARPAGONE - In giardino.
37
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - Sì….
MASTRO GIACOMO - Perfetto: l’ho visto ronzare in giardino con una cassetta in
mano.
ARPAGONE - Si.
ARPAGONE - Si.
ARPAGONE - Eh?
MASTRO GIACOMO - Esatto: grigio rossa: proprio quello che volevo dire.
38
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE - Di che crimine parlo, ladro infame? Sai benissimo quello che intendo
dire! Sei stato smascherato, mi hanno detto tutto. Vergognati! Approfittare cosi della
mia bontà, per ingannarmi in questo modo.
VALERIO - Signore, dal momento che sapete tutto, non vi negherò il fatto.
VALERIO - Il vostro sangue non è caduto in cattive mani. Sono pronto a riparare
ARPAGONE - Lascia perdere l’onore, che non c’entra. Voglio sapere cosa ti ha
indotto a compiere questo crimine, orrendo.
39
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
VALERIO - No, non sono state le vostre ricchezze ad affascinarmi; anzi; qui dico e
pubblicamente che non pretendo niente dei vostri beni, purché mi si lasci quello che
ho.
ARPAGONE – Non connette, non connette. I miei soldi gli hanno dato alla testa.
Non connette…non...
VALERIO - Vi ho già detto, che non è stato l’interesse. Un motivo ben più nobile ha
ispirato il mio cuore.
ARPAGONE – La carità cristiana, suppongo. Vuoi vedere che è per carità cristiana
che gli piacciono i miei soldi? Ma la giustizia mi darà ragione.
ARPAGONE - Lo credo bene che mia figlia non c’entra. Ci mancherebbe altro che
mia figlia fosse coinvolta in un delitto orrendo come questo. Basta confessa: dove hai
nascosto il mio tesoro?
ARPAGONE (a parte) Oh, la mia adorata cassetta! (Ad alta voce) È qui, in casa…!
40
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
VALERIO - Io?! Signore, fate torto non solo a me. Io brucio per lei di un amore
puro, rispettoso….
VALERIO - Signore, queste sono cose che non mi competono! E quando si saprà chi
sono io...
SCENA XIII
Elisa, Mariana, Frosina, Arpagone, Valerio, Mastro Giacomo
ELISA - Papà, non spingete ogni cosa al rigore estremo dell’autorità paterna...!
Riflettete…! Fu lui a strapparmi dal furore delle onde. E se non fosse stato per lui…,
mi avreste già persa da tempo.
ARPAGONE – Basta. Non voglio sentir storie: la giustizia faccia il suo corso
SCENA XIV
Anselmo, Arpagone, Elisa, Mariana, Frosina, Valerio, Mastro Giacomo
41
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ARPAGONE Ah, signor Anselmo! Voi vedete in me il più disgraziato degli uomini.
M’hanno assassinato nelle mie sostanze, mi hanno assassinato nell’onore; questo
traditore, questo scellerato, si è insinuato sotto il mio tetto, mascherandosi da
domestico e da amico, per sedurre mia figlia e rubare i miei soldi.
ARPAGONE - Si, voi non lo sapete..., si sono fidanzati, si sono impegnati a sposarsi.
Questo è un affronto fatto a voi, signor Anselmo; tocca a voi fargli causa, tocca a voi
chiamare un avvocato e pagarlo, per vendicarvi della sua insolenza.
ANSELMO - Non mi piace farmi sposare per forza. Se il cuore della signorina è
impegnato con un altro….
VALERIO – Ma come volete imputare a delitto l’amore per vostra figlia…! Del resto
vedrete, non appena si saprà chi sono...
VALERIO - Non è nel mio carattere farmi bello di cose che non mi appartengono, e
posso dirvi che tutta Napoli sa chi sono io e qual è il mio rango.
ANSELMO – Attento a quel che dite giovanotto. Voi rischiate più di quanto non
pensiate; state parlando davanti ad un uomo che conosce il meglio di Napoli, in grado
di confermare o smentire tutto quello che ci racconterete.
VALERIO - Voglio arrivare a dire che don Tommaso è colui che mi diede la luce.
ANSELMO - Lui?
42
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
VALERIO - Sì.
VALERIO - Si, ma sappiate anche voi, che il figlio di don Tommaso, fanciullo di
sette anni, si salvò, e che quel figlio sono io.
ANSELMO - Ma che bella favola. Non avete testimonianze serie da portare? (sfodera
la spada
MARIANA - Dio mio, alle vostre parole posso rispondere io che non mentite affatto:
quello che dite mi fa capire senza ombra di dubbio… che siete mio fratello.
ANSELMO - Oh Cielo, come riconosco la tua onnipotenza! Come dimostri che solo
a te appartiene il dono di fare i miracoli! Abbracciatemi, figli miei, io sono don Tom-
maso d’Alburcy, che il cielo ha salvato dalle acque, con tutto il denaro che portava.
ANSELMO - Si.
ARPAGONE - Allora anche voi siete responsabile, in solido, dei diecimila scudi che
mi ha rubato.
43
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
SCENA XV –
Cleante, Valerio, Mariana, Elisa, Frosina, Arpagone, Anselmo, Mastro Giacomo, Freccia
CLEANTE - Non preoccupatevi: al sicuro, ne rispondo io, e tutto dipende da me. Voi
dovete solo scegliere: o concedermi Mariana o perdere la vostra cassetta.
MARIANA - Ma voi non sapete ancora, Cleante, che questo consenso non è
sufficiente, poiché il Cielo, con un fratello, che qui vedete, mi ha reso anche un
padre, a cui dovete chiedermi.
ANSELMO - Il Cielo, figli miei, non mi restituisce a voi perché mi opponga ai vostri
voti. (Cleante cade svenuto) Signor Arpagone, capite bene che la scelta di una
fanciulla cadrà sempre sul figlio piuttosto che sul padre. Avanti, non fatevi dire di più
di quel che è necessario per capirlo, e date il vostro consenso a queste duplici nozze.
ARPAGONE – (prende la cassetta e la bacia) Sia ben chiaro che soldi, da dare ai
miei figli.., non ne ho.
44
L’AVARO di Molière – Regia Toni Sartor - www.tremilioni.it
ANSELMO - D’accordo. E ora andiamo tutti a festeggiare questo giorno felice da vo-
stra madre.
45