HTML Camagni Paolo Nikolassy Riccardo Download
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Quaderni di
TECNOLOGIE
Paolo Camagni
Riccardo Nikolassy
HTML
Edizione OPENSCHOOL
1 LIBRODITESTO
2 E-BOOK+
3 RISORSEONLINE
4 PIATTAFORMA
HOEPLI
PAOLO CAMAGNI RICCARDO NIKOLASSY
HTML
Quaderni di tecnologie
www.hoepli.it
Conoscere HTML, rappresenta ancora oggi la porta di ingresso per la realizzazione dei siti
Internet, nel volume vengono anche trattate le novità che riguardano la definizione di pagine
responsive.
Questo volume affronta gradualmente i temi fondamentali della realizzazione di pagine web,
attraverso numerosi esempi e secondo un approccio della scoperta guidata; è adatto anche a chi
non ha conoscenze specifiche di informatica e conduce per mano lo studente portandolo alla re-
alizzazione di pagine web arricchite dai fogli di stile css, senza effettuare approfondimenti teorici
ma privilegiando l’aspetto operativo di una didattica laboratoriale
La teoria è stata ridotta al minimo per privilegiare l’aspetto pratico. In itinere vengono propo-
sti esercizi di approfondimento e consolidamento; alla fine di ogni lezione vengono proposti
esercizi con difficoltà crescente e una scheda di autovalutazione che permettono di verificare le
conoscenze e le capacità acquisite.
III
Struttura dell’opera
PROVA ADESSO!
Per mettere in pratica,
in itinere, quanto
appreso nella lezione
OSSERVAZIONI
Un aiuto per comprendere
e approfondire
ZOOM
Piccole sezioni
di approfondimento
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE
Alla fine di ciascuna lezione
il lettore può valutare la qualità
del suo apprendimento
ESERCIZI
Ampia sezione di esercizi per la verifica
delle conoscenze e delle competenze
AreaDigitale
eBook+
L’eBook+ che completa il volume presenta l’intero
testo in versione digitale, utilizzabile su tablet, LIM
e computer, e offre alcuni contenuti aggiuntivi.
Indice
Edizione OPENSCHOOL
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LIBRO eBOOK+ RISORSE PIATTAFORMA
DI TESTO ONLINE DIDATTICA
Il libro di testo L’eBook+ è la versione Il sito della casa editrice La piattaforma didattica
è l’elemento cardine digitale e interattiva offre una ricca dotazione è un ambiente digitale
dell’offerta formativa, uno del libro di testo, di risorse digitali che può essere utilizzato
strumento didattico agile utilizzabile su tablet, per l’approfondimento in modo duttile, a misura
e completo, utilizzabile LIM e computer. e l’aggiornamento. delle esigenze della classe
autonomamente Aiuta a comprendere Nella pagina web dedicata e degli studenti.
o in combinazione con e ad approfondire al testo è disponibile Permette in particolare di
il ricco corredo digitale i contenuti, rendendo MyBookBox, condividere contenuti ed
offline e online. Secondo l’apprendimento più attivo il contenitore virtuale esercizi e di partecipare
le più recenti indicazioni e coinvolgente. Consente che raccoglie i materiali a classi virtuali.
ministeriali, volume di leggere, annotare, integrativi che Ogni attività svolta viene
cartaceo e apparati sottolineare, effettuare accompagnano l’opera. salvata sul cloud e rimane
digitali sono integrati ricerche e accedere Per accedere sempre disponibile
in un unico percorso direttamente alle ai materiali è sufficiente e aggiornata.
didattico. Le espansioni numerose risorse registrarsi al sito La piattaforma consente
accessibili attraverso digitali integrative. www.hoepliscuola.it inoltre di consultare
l’eBook+ e i materiali Scaricare l’eBook+ e inserire il codice coupon la versione online
integrativi disponibili è molto semplice. che si trova nella terza degli eBook+ presenti
nel sito dell’editore È sufficiente seguire pagina di copertina. nella propria libreria.
sono puntualmente le istruzioni riportate Per il docente nel sito È possibile accedere
richiamati nel testo nell’ultima pagina sono previste ulteriori alla piattaforma attraverso
tramite apposite icone. di questo volume. risorse didattiche dedicate. il sito www.hoepliscuola.it.
1
LEZIONE
In questa lezione
INTRODUZIONE impareremo
◗◗ a riconoscere la sintassi dei
ALL’HTML comandi principali dell’HTML
◗◗ a realizzare pagine HTML attraverso
i tag più comuni
◗◗ a utilizzare i tag di definizione
paragrafi
◗◗ a utilizzare i tag per la
formattazione del testo
Il web
L’HTML è un linguaggio che è stato studiato per essere utilizzato all’interno del
º WWW ». È stato studiato e implementato
Definizione dal Cern di Ginevra nel 1989 per agevolare
Andrew S. Tanenbaum defi- la cooperazione di gruppi di ricerca sparsi nel
nì il WWW (World Wide Web), mondo. Nasce per il pubblico nei primi anni
nel testo di riferimento per le Novanta sulla base di tre standard:
reti “Computer Networks” del ◗◗HTTP, un protocollo per la trasmissione di
1997, come una “architettura documenti su Internet;
software per accedere a docu-
◗◗URL, una notazione per l’indirizzamento
menti tra loro collegati e distri-
buiti su migliaia di macchine delle risorse;
nell’intera Internet”. ◗◗HTML, un linguaggio per la scrittura di do-
cumenti ipertestuali.
I documenti HTML rappresentano pagine ipermediali contenenti diversi elementi:
◗◗testi;
◗◗immagini;
◗◗suoni;
◗◗collegamenti ipertestuali ad altre pagine (link); AreaDigitale
Il primo sito apparso sul www
◗◗programmi.
1
L1 · Introduzione all’HTML
L’HTML
HTML è l’acronimo di Hyper Text Markup Language. Il suo significato è “linguag-
gio di contrassegno ipertestuale”, e indica il linguaggio con il quale vengono realiz-
zate le pagine web. Un documento HTML non è altro che un file rigorosamente di
2
Introduzione all’HTML · L1
tipo testo, contenente alcune parole chiave aventi la funzione di indicare al browser
dell’utente le caratteristiche degli oggetti che lo compongono, quali per esempio la
dimensione del testo, il colore, la posizione delle immagini all’interno della pagina,
lo stile delle linee, delle tabelle ecc.
Definizione Si tratta di un linguaggio di contrassegno (o
Il termine tag deriva dalla lingua in- “di marcatura”), che permette di indicare co-
glese (dove significa “targhetta”) e me disporre gli elementi all’interno di una
viene usato per identificare l’inizio e pagina. Tali indicazioni vengono date attra-
la fine di un comando.
verso degli appositi marcatori, detti º tag ».
Pur essendo dotato di una propria sintassi, non è governato da una logica ferrea co-
me quella dei linguaggi di programmazione: se non viene chiuso un tag, non ver-
ranno prodotti dei messaggi di errore; se non si rispetta la sintassi probabilmente la
pagina non verrà visualizzata in modo corretto, o non verrà visualizzata affatto, ma
non compariranno fastidiosi messaggi di errore. Il linguaggio HTML non possiede
variabili, cicli, strutture dati particolari, non è neppure in grado di gestire input da
parte dell’utente, ma è in grado solo di descrivere i dati da visualizzare. Infine l’e-
stensione dei file che contengono codice HTML può essere .htm oppure .html in-
differentemente. AreaDigitale
La validazione del W3C
Il linguaggio HTML è stato ratificato e definito dal W3C (World Wide Web Consortium, www.
w3c.org), l’organismo che definisce gli standard di questo linguaggio a livello mondiale.
3
L1 · Introduzione all’HTML
Definizione
Possiamo notare come un’informazione, ini-
I fogli di stile CSS (Cascading Style zialmente in forma destrutturata, possa esse-
Sheet) sono dei tag particolari che
re strutturata attraverso alcuni tag HTML
consentono di definire gli aspetti di
presentazione dei documenti. oppure definita in modo da essere presentata
attraverso l’ausilio di fogli di stile (CSS):
Informazione Informazione
destrutturata strutturata
Titolo
HTML
Paragrafo
Elenco
CSS
Presentazione
Testo colorato,
sfondo colorato,
bordo riquadro,
titolo ecc.
4
Introduzione all’HTML · L1
ESEMPIE
Pagina di prova (FILE: prova.html) • L’esempio che segue è il codice di un documento
HTML:
<html>
<head>
<title>Un semplice esempio HTML</title>
</head>
<body>
<h1>HTML è facile da apprendere</h1>
<p>Benvenuto nel mondo HTML.
Questo è il primo paragrafo. </p>
<p>E questo è un altro. </p>
</body>
</html>
Per scrivere l’esempio è sufficiente aprire il browser e poi nel menu Visualizza sce-
gliere HTML. Utilizzeremo in questo caso semplicemente il Blocco note di Win-
dows. Otteniamo in output nel browser la seguente videata.
ESEMPIE
Pur esistendo numerosissimi editor per l’HTML in grado di generare il codice ne-
cessario per realizzare una pagina web mediante interfacce grafiche di utilizzo ami-
chevole (per esempio FrontPage, Mozilla Composer, Dreamweaver, HTMLeditor,
1stPage e così via), si vuole illustrare come realizzare una pagina web senza l’ausilio
di questi strumenti. Può essere utilizzato un qualunque editor di testi, fermo restan-
do che l’impiego di strumenti grafici molto spesso semplifica la realizzazione delle
pagine e rende il lavoro più semplice, veloce e soprattutto lascia più spazio alla crea-
tività dell’utilizzatore, che non deve preoccuparsi di scrivere letteralmente il codice
e può concentrarsi esclusivamente sul risultato finale.
5
L1 · Introduzione all’HTML
Come accennato, un documento HTML non è altro che un file di testo semplice,
cioè senza gli attributi di formattazione (come colori particolari associati al testo,
immagini, stili e così via) con la differenza che il file HTML, anziché avere estensio-
ne .txt, ha estensione .html o .htm. Il compito di visualizzare correttamente i file
salvati con questo formato è affidato ai browser, programmi che, utilizzando una
connessione di rete oppure aprendo i file dal computer locale, si occupano di “leg-
gere” le istruzioni contenute nel file HTML e visualizzarne i risultati.
Cercare di realizzare documenti HTML compatibili con il massimo numero disponibile di ver-
sioni di browser rappresenta un dovere del programmatore. Questa tecnica prende il nome di
programmazione cross-browser, cioè una programmazione che abbraccia il numero maggiore
di browser.
AreaDigitale
La creazione di una pagina Modificare il codice HTML
Per creare una pagina in HTML è sufficiente aprire il browser e, a partire dalla ver-
sione 8 di Internet Explorer, fare click sull’icona delle Impostazioni e quindi su
Strumenti di sviluppo. Appare la finestra del debug dell’HTML che permette di
scrivere e modificare il codice HTML necessario.
6
Introduzione all’HTML · L1
Z¥¥M
Codice HTML in blocco note di Internet Explorer • Coloro che intendono usare il Bloc-
co note di Windows, dalla versione 11 di Internet Explorer, per modificare il file
origine devono premere Alt F, per attivare il menu File di Internet Explorer, quindi
selezionare la voce Modifica con Blocco note...:
In questo caso si ottiene l’apertura di una finestra del Blocco note che mostra il co-
dice sorgente HTML della pagina:
Dopo aver scritto il codice in Blocco note, è necessario salvare la pagina e ricordarsi
di aggiornare la schermata del browser mediante il pulsante Aggiorna.
La sintassi HTML
All’interno di ogni pagina in formato HTML sono presenti, come accennato nel
paragrafo precedente, una serie di marcatori (markup tag), che hanno differenti no-
mi a seconda della loro funzione. Si tratta di istruzioni delimitate e rese riconoscibili
7
L1 · Introduzione all’HTML
dalle parentesi angolari, che servono per delimitare o marcare parti del documento.
Tutti i tag, tranne qualche eccezione, devono essere aperti e chiusi. Il contenuto va
inserito tra l’apertura e la chiusura del tag medesimo, secondo questa forma:
<tag attributi>contenuto</tag>
Alcuni tag particolari non hanno alcun contenuto e sono chiamati º empty tag »; a
volte indicano solo la posizione di alcuni elementi (per esempio per le immagini) e
spesso non hanno neppure un tag di chiusura (per esempio per l’interruzione di
riga). La loro forma è più semplice ed è del tipo seguente.
<tag attributi />
Definizione
Vengono chiamati empty tag i tag vuoti, senza contenuto e senza
chiusura. Vediamone due esempi:
<img src=”immagine.jpg” widht=”100” height=”100” />
Salve a tutti<br />
mi chiamo Bill<br />
e sono il vostro Personal Computer<br />
Per esempio il tag che consente di applicare lo stile grassetto (bold, in inglese) è <b>
come tag di apertura e </b> come tag di chiusura:
Testo che precede il tag<b>testo grassetto</b>testo che segue il tag
8
Introduzione all’HTML · L1
Quando si vogliono usare più formattazioni sullo stesso testo, per esempio se si de-
sidera applicare sia il grassetto (<b>) sia il corsivo (<i>) sia il sottolineato (<u>), si
devono rispettare le priorità, cioè l’ultimo tag aperto deve essere chiuso per primo.
<b><i><u>testo formattato</u></i></b>
L’intestazione di un documento
Una pagina HTML possiede una struttura logica di tipo gerarchico, le cui parti
principali sono due, denominate rispettivamente head, che significa intestazione, e
body, il corpo della pagina. Il primo componente rappresenta tutte le caratteristiche
proprie della pagina, dal titolo alla compatibilità del documento, a differenza del
corpo della pagina che rappresenta invece il contenuto della pagina, quello che so-
stanzialmente viene visualizzato nel browser.
Intestazione <!DOCTYPE>:
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//IT” opzionale
http://www.w3.org/TR/html4/loose.dtd>
<html>
<head>
<title>
Titolo Elemento <head>: informazioni
</title> sul documento
...
Elemento <html>:
</head> radice del documento
<body>
... Elemento <body>: contenuto del
</body> documento
</html>
AreaDigitale
Il tag <meta>
Poiché il titolo viene usato anche per costruire gli indici automatici usati dai motori di ricerca è
importante che esso sia significativo, che ne esprima cioè il contenuto in sintesi.
Z¥¥M
Il doctype • Mediante il tag doctype definiamo il tipo di documento che abbiamo
scritto, se si tratta ad esempio di HTML, XHTML o HTML 5.
Questo tag serve per riportare a un file presente sul sito del W3C nel quale sono di-
chiarate le regole della versione HTML che si sta usando. Ciò permette ai browser
di interpretare correttamente la pagina HTML.
Il tag che di default consente di determinare automaticamente la versione di HTML
è il seguente:
<!doctype html>
10
Introduzione all’HTML · L1
ESEMPIE
Titolo della pagina (FILE: titolo.html)
<head>
<title>pagina di prova</title>
</head>
ESEMPIE
I margini
La proprietà margin consente di ridefinire i margini del documento; per margini
si intende la distanza del testo dal bordo della finestra del browser: leftmargin per
modificare il margine sinistro e topmargin per modificare il margine superiore se-
condo la sintassi compatibile con Internet Explorer, quindi la più diffusa. I margini
sinistro e superiore di default (standard) sono visibili nell’esempio che segue.
ESEMPIE
Margini (FILE: margini.html)
margine superiore
margine sinistro
11
L1 · Introduzione all’HTML
Le immagini di sfondo
La proprietà ha il nome background. Lo sfondo possiede una funzione chiamata
“texture” che replica più volte la stessa immagine per riempire tutto lo spazio dispo-
nibile. Per ottenere un effetto di continuità è necessario usare immagini di ridotte
dimensioni.
Esistono inoltre altre opzioni che possono essere assegnate a uno sfondo, tra queste citiamo la
clausola bgproperties=“fixed”, valida tuttavia per il solo browser Internet Explorer. Mediante tale
opzione se l’utente sposta la barra di scorrimento l’immagine di sfondo rimane fissa. Per esempio:
<body text=”white” link=”yellow” background=”erba.jpg” bgproperties=”fixed”>
12
Introduzione all’HTML · L1
Z¥¥M
I colori •Per capire che cosa si intende per “colore” vediamo di conoscere i colori
fondamentali o standard che possono essere gestiti in HTML: sono 16 e a ciascuno
di essi è associato un nome esteso. In realtà il nome esteso non è altro che il nome
del colore nella lingua inglese; in tal modo ogniqualvolta si vuole per esempio fare
uno sfondo rosso basta utilizzare la parola chiave red, oppure per il nero black e così
via. Attraverso la tecnica RGB è possibile invece gestire ben 16 milioni di colori.
La tecnica permette di combinare tra loro i 3 colori base che sono il rosso (red), il
verde (green) e il blu (blue), ottenendo in tal modo moltissime combinazioni in
base alla quantità di colore che si intende aggiungere. Vengono assegnati 8 bit per
ciascun colore con una scala di 256 gradazioni possibili. I valori vengono espressi in
esadecimale (base 16), indicando due cifre per ciascuna gamma, secondo il formato:
RRGGBB (due cifre per il rosso, due per il verde, due per il blu)
Le cifre esadecimali sono: 0; 1; 2; 3; 4; 5; 6; 7; 8; 9; A; B; C; D; E; F, quindi RR, GG
e BB possono assumere un valore compreso tra 00 (zero) e FF (255 che è il valore
massimo). In tal modo il codice RGB del bianco sarà “FFFFFF” (tutti i colori al mas-
simo). Oppure il nero è espresso da tutti zero, quindi 000000. Il rosso vale FF0000,
il verde 00FF00, il blu 0000FF.
La notazione esatta prevede che davanti alla sigla del colore venga indicato il “can-
celletto”, così il giallo è: #FFFF00, mentre il fucsia è #FF00FF, oppure il turchese è
#00FFFF. Esistono poi tutte le combinazioni possibili tra i 3 colori, che sono in
totale 16 milioni, questo perché si hanno a disposizione 256 × 256 × 256 possibili
combinazioni, e quindi colori, per un totale di 16.777.216.
AreaDigitale
I codici RGB
Alla prima categoria appartiene il tag <p> che permette di creare un nuovo paragra-
fo (p è l’iniziale di paragraph che in italiano significa appunto paragrafo). Serve per
marcare l’inizio di un nuovo paragrafo e produce una spaziatura di riga maggiore
per separarlo, in modo evidente, dal precedente. È molto importante che i paragrafi
siano separati dal tag <p>, in quanto il browser ignora qualsiasi indentazione o li-
nea vuota venga inserita nel documento sorgente HTML. Il tag di paragrafo viene
utilizzato anche per definire l’allineamento del testo, grazie all’attributo align. Ve-
diamone la sintassi:
<p align=”allineamento”> testo del paragrafo </p>
Sempre alla categoria di elementi di tipo block level appartiene il tag di paragrafo
denominato <div>, che prevede l’uso del tag di chiusura </div>; anch’esso con-
sente di marcare una parte del documento e di gestirne l’allineamento.
<div align=”allineamento”>testo</div>
14
Introduzione all’HTML · L1
ESEMPIE
Paragrafo <div> e allineamento del testo (FILE: paragrafo_div.html)
L’unica differenza con il comando di paragrafo è che non vengono inseriti spazi
all’inizio e alla fine del paragrafo marcato.
<div>
Paragrafo allineato a sinistra
</div>
<div align=”right”>
Paragrafo allineato a destra
</div>
<div align=”center”>
Paragrafo centrato
</div>
<div align=”justify”>
Paragrafo giustificato. Il testo viene allineato sia a de-
stra che a sinistra, il browser provvede a inserire spazi
opportuni dove necessario per allineare correttamente sia a
destra che a sinistra.
</div>
ESEMPIE
Empty tag
Alla terza categoria appartengono il tag <br /> che permette di andare a capo in
qualunque momento (br=break) e il tag <hr /> che crea una riga di separazione.
Il testo è disposto sequenzialmente, come se si trovasse su un’unica riga, e il browser
provvede a visualizzare a capo un testo quando incontra il tag <br />.
<hr align=”posizione” size=”altezza” width=”lunghezza”
color=”colore” noshade />
Possiamo così sintetizzare i principali attributi del tag <hr>:
◗◗align “center” oppure “right” o “left”;
◗◗width definisce la larghezza orizzontale della linea. Può anche essere espressa
in percentuale o in pixel;
◗◗size definisce lo spessore della riga espressa in pixel o in percentuale;
◗◗color definisce il colore;
◗◗noshade elimina l’effetto 3D della linea.
ESEMPIE
Righe con vari effetti (FILE: righe.html)
riga normale:<br />
<hr />
15
L1 · Introduzione all’HTML
ESEMPIE
Prova adesso!
Z Ricorrere alla modifica
Apri il file righe.html del margine sinistro e
superiore
Z Utilizzare il tag <hr>
1. Rettifica il documento in modo da avere un margine sinistro di
20 pixel.
2. Rettifica il documento in modo da avere un margine superiore
uguale a zero.
3. Aggiungi una riga di colore blu con spessore pari a 40 pixel e larga quanto lo schermo.
parole. Si può indicare più di un carattere in quanto non tutti i font sono installati
su ogni sistema. Il browser cerca il primo tipo di carattere disponibile nel sistema, se
non lo trova passa al successivo e così via. Se nessun carattere specificato è presente
nella macchina dell’utente, il browser utilizza il carattere predefinito.
17
L1 · Introduzione all’HTML
Prova adesso!
◗ Ricorrere alla modifica
Apri il file font.html del colore e della dimen-
sione del carattere
◗ Utilizzare il tag <font>
1. Rettifica il documento modificando il colore delle righe di di-
◗ Utilizzare il tag <b> <i>
mensione dispari.
2. Aggiungi due righe con testo a piacere in grassetto corsivo di
carattere Calibri dimensione 2 e 7.
ESEMPIE
Definizione del carattere in vari stili (FILE: stile.html)
18
Introduzione all’HTML · L1
ESEMPIE
Le intestazioni
Il marcatore di gestione delle intestazioni ha il compito di evidenziare i titoli all’in-
terno del documento. La sintassi prevede il tag iniziale <hn> (Header), che in ingle-
se significa appunto titolo o intestazione, seguito da un numero (n) compreso tra 1
e 6 che identifica la dimensione, secondo la seguente sintassi:
<hn align=”allineamento”>
AreaDigitale
Verifica le competenze acquisite
19
L1 · Introduzione all’HTML
Esercitiamoci
1 Crea una pagina html che mostri alcuni paragrafi come indicato dalla figura seguente:
2 Crea un documento html, utilizzando i comandi che hai imparato, come indicato dalla seguente figura:
3 Crea un documento html, utilizzando i comandi che hai imparato, come indicato dalla seguente figura:
4 Crea un documento html, utilizzando i comandi che hai imparato, come indicato dalla seguente figura:
AreaDigitale
Esercizi per l'approfondimento
20
Introduzione all’HTML · L1
Scheda di autovalutazione
Conoscenze Scarso Medio Ottimo
Ruolo e significato del WWW { { {
Scopo del browser { { {
Formato di un URL { { {
Struttura di un documento HTML { { {
Differenza tra informazione strutturata e destrutturata { { {
Sintassi HTML { { {
Differenza tra tag normali e empty tag { { {
Capire il significato di validazione di un sito { { {
Significato di colore RGB { { {
Il ruolo del tag doctype { { {
21
2
LEZIONE
In questa lezione
INSERIAMO IMMAGINI impareremo
a utilizzare i tag di
ED ELENCHI inserimento immagini
a utilizzare i tag per la
NELLA PAGINA formattazione degli elenchi
Le immagini
Le immagini che possono essere inserite in una pagina web arricchiscono i contenu-
ti integrando il testo. I formati grafici che si possono inserire in una pagina web sono
fondamentalmente di tre tipi:
◗◗il formato GIF (Graphics Interchange Format);
◗◗il formato JPEG o JPG ( Joint Photographic Expert Group);
◗◗il formato PNG (Portable Network Graphics).
Il formato GIF supporta le animazioni e la trasparenza ma al massimo 256 colori,
mentre il formato JPG permette moltissimi colori ma non supporta né le animazio-
ni né la trasparenza.
Il formato PNG incorpora le caratteristiche dei formati GIF e JPG in quanto pos-
siede un’alta qualità e consente di avere uno sfondo trasparente. Il formato GIF è il
formato grafico creato da CompuServe e il più utilizzato su Internet. Si tratta di un
formato grafico nato per rispondere all’esigenza di una codifica in grado di essere
usata su più sistemi diversi. Questo formato permette immagini con al massimo 256
colori, perciò è poco adatto per le foto ma è ottimo per grafica di tipo “cartoon”, cioè
con colori netti e diversi, senza tonalità.
Il formato JPG è un formato più recente. Gestisce immagini a 16 milioni di colori e
quindi è molto adatto per immagini fotografiche. Il formato prevede una decodifica
22
Inseriamo immagini ed elenchi nella pagina · L2
A volte il browser del client non è in grado di caricare le immagini o di visualizzarle corret-
tamente, sia perché le immagini sono di formato a lui sconosciuto sia perché la versione del
browser o del sistema operativo non lo consente. L’attributo alt permette di impostare un
commento che prende il posto dell’immagine qualora non venga caricata. L’attributo viene
usato anche per far apparire un commento quando il mouse passa sopra la figura.
Z¥¥M
Percorso locale dei file • Esistono due tipologie di percorsi: quelli relativi e quelli
assoluti. I primi indicano un percorso che non fa riferimento a una specifica unità,
ma solo alla cartella principale del sito. In tal modo si dice che il sito è portabile. Un
percorso è invece assoluto quando fa specifico riferimento all’unità o alla URL in
cui si trova il file. In tal caso, qualora si debba trasferire la pagina, non viene garan-
tito il reperimento delle informazioni. La sintassi del percorso assoluto di un file,
chiamato stile Unix, cioè quello usato in Internet è:
file://localhost/volume:pathname
in cui file è una parola chiave, mentre volume rappresenta l’unità che contiene il file,
quindi per esempio C:, D:, E: ecc. Da notare che il parametro localhost può anche
essere omesso. Quindi, se vogliamo visualizzare un’immagine presente nella cartella
Immagini del disco fisso:
<img src=”file:///C:/Documents and Settings/utente/Documenti/
Immagini/foto.jpg”>
24
Inseriamo immagini ed elenchi nella pagina · L2
bisogna tenere presente che i percorsi locali in ambiente DOS e Windows utilizzano
il carattere di backslash (\) anziché lo slash normale (/). Il secondo carattere, oltre
a essere utilizzato dal sistema operativo Linux, è quello adottato nel web. Il primo,
compatibile con Windows, viene interpretato in Unix in maniera del tutto diversa.
Nei percorsi relativi, invece, si fa riferimento a una cartella senza partire dall’unità.
Per riferirsi alla cartella superiore si usa il simbolo punto punto slash (../) prima del
percorso da usare. In sostanza indicare “../” significa far riferimento alla directory
“padre” di quella corrente, quella cioè che la contiene; con “../nomecartella” si in-
dica perciò una cartella “parallela” a quella corrente. Per esempio, ipotizzando una
struttura di directory:
Se nel documento Pagina.html, che si trova nella directory home_sx, si vuole fare
riferimento all’immagine Immagine.jpg presente in home_dx basta indicare nel
percorso il simbolo “../” che fa riferimento alla directory superiore:
<img src=”../home_dx/immagine.jpg”>
Prova adesso!
Z Inserire immagini con
Crea il file esempio_immagini percorso relativo e
assoluto
Z Utilizzare il tag <IMG>
1. Inserisci uno sfondo a texture usando l’immagine sfondo.jpg.
e <DIV>
2. Inserisci l’immagine google-logo-4.png senza bordo allineata a
sinistra.
3. Modifica le dimensioni dell’immagine inserita nel punto 2 por-
tandola alla metà della dimensione originale, usando le percentuali.
. Crea una riga gialla e aggiungi l’immagine google-logo-1.jpg con bordo di 10 pixel allineata
a destra.
. Modifica le dimensioni dell’immagine inserita nel punto 3 portandola al 30% della dimen-
sione originale.
25
L2 · Inseriamo immagini ed elenchi nella pagina
Le liste
Le liste rappresentano un valido sistema per la rappresentazione di elenchi. Vengo-
no usate soprattutto in abbinamento a immagini GIF, spesso animate, oppure come
elenchi puntati usando caratteri di testo.
Si possono dividere in due categorie:
◗◗elenchi numerati o ordinati in modo progressivo;
◗◗elenchi puntati o non ordinati.
Elenchi numerati
Un elenco numerato è delimitato dal tag di apertura <ol>, che significa Ordered
List, ovvero lista ordinata, e dal tag </ol> di chiusura. Ogni elemento della lista
deve inoltre essere preceduto dal tag <li> (List Item). Mediante l’attributo type
si possono modificare gli stili dell’elenco. La tabella seguente mostra i principali
valori:
Con numeri romani maiuscoli (I. II. III. ecc.) <ol type=”I”>
Con numeri romani minuscoli (i. ii. iii. ecc.) <ol type=”i”>
Elenchi puntati
Il tag che li identifica è <ul> (Unordered List, lista non ordinata e non numera-
ta). La differenza principale è che gli elenchi indicizzati non sono legati da stretti
rapporti di successione gerarchica, per questo non sono previsti elenchi progressivi
quali numeri o lettere.
Per inserire dei simboli diversi dal “pallino nero” possiamo utilizzare l’attributo
type seguito dalle seguenti voci:
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Inseriamo immagini ed elenchi nella pagina · L2
ESEMPIE
Elenchi numerati, puntati e misti (FILE: elenchi.html)
Elenchi numerati Elenchi puntati Elenchi misti
Elenco numerato: Elenco a pallini: Elenco strutturato:
<ol> <ul> <ul type=”circle”>
<li>Primo <li>Primo <li>Brasile</li>
<li>Secondo <li>Secondo <ul type=”square”>
<li>Terzo <li>Terzo <li>Fluminense</li>
<li>Etc. <li>Etc. <li>Botafogo</li>
</ol> </ul> </ul>
Elenco maiuscolo: Elenco a quadratini: <li>Francia</li>
<ol type=”a”> <ul type=”square”> <li>Germania</li>
<li>Primo elemento <li>Primo </ul>
<li>Secondo elemento <li>Secondo <ul type=”square”>
<li>Terzo elemento <li>Terzo <li>1934 in Italia</li>
<li>Etc. <li>Etc. <ol>
</ol> </ul> <li>Italia
</ol>
Elenco numeri romani: Elenco a pallini vuoti:
<li>1938 in Francia</li>
<ol type=”i”> <ul type=”circle”>
<ol>
<li>Primo elemento <li>Primo
<li>Italia
<li>Secondo elemento <li>Secondo
</ol>
<li>Terzo elemento <li>Terzo
<li>1950 in Brasile</li>
<li>Etc. <li>Etc.
<ol>
</ol> </ul>
<li>Uruguay
</ol>
</ul>
<ol>
<li>Italia
<ol type=”a”>
<li>Basilicata
<li>Lombardia
<li>Veneto
</ol>
<li>Francia
<ol type=”a”>
<li>Loira
<li>Provenza
</ol>
<li>Germania
<ol type=”a”>
<li>Baden Baden
</ol>
ESEMPIE
27
Other documents randomly have
different content
different effect upon you at any rate. You waste all your spare time
upon it, and the consequence is, you are getting to be a worthless,
disobedient boy.”
“But, father, I must have something to read.”
“Don’t I know that; and don’t I get you a new book every
Christmas? Where’s that volume entitled ‘Thoughts on Death; or,
Lectures for Young Men,’ that I bought for you three weeks ago? You
haven’t looked into it, I’ll warrant.”
Mr. Harris was wrong there. Guy had looked into it, and he had
tried to read it, but it was written in such language that he could not
understand it. At the time his father gave him this book he had
presented Ned with a box of fine water-colors—the very thing Guy
had long wished for. Why had not Mr. Harris consulted the tastes and
wishes of the elder, as well as those of the younger son?
“Return that book and paper to their owner at once, and don’t
bring anything like them into this house again,” repeated Mr. Harris.
“May I visit with Henry a little while?” asked the boy.
“Well—I—y-es. You may stay there a quarter of an hour.”
“It’s a wonder,” thought Guy, as he picked up his cap and started
for Mr. Stewart’s house. “Why didn’t he tell me that home is the
place for me after dark? That’s the reply he generally makes.”
As Guy climbed over the fence that ran between his father’s yard
and Mr. Stewart’s he heard a great noise and hubbub. He listened
and found that the sounds came from the house he was about to
visit.
As he drew nearer he saw that one of the window curtains was
raised, and that he could obtain a view of all that was going on in
Mr. Stewart’s back parlor. The occupants were engaged in a game of
blind-man’s buff. Mr. Stewart, his eyes covered with a handkerchief,
and his hands spread out before him, was advancing cautiously
toward one side of the room, evidently searching for Henry, who had
squeezed himself into one corner, with a chair in front of him. The
other children were probably trying to divert their father’s attention,
for two of them were clinging to his coat-tails, while the eldest
daughter would now and then go up and pull his whiskers or pat him
on the back. Mrs. Stewart sat in a remote corner sewing and smiling
pleasantly, seemingly unmindful of the deafening racket raised by
the players.
“Humph!” said Guy, “it will be of no use for me to ask Henry to go
with me. I wouldn’t go myself if I had a home like this. How would
my father look with a handkerchief over his eyes, and Ned and me
hanging to his coat-tails? And wouldn’t mother have an awful
headache though, if this was going on in her house?”
It certainly was a pleasant scene that Guy looked in upon, and he
stood at the window watching the players until he began to be
ashamed of himself. Then he mounted the steps and knocked at the
door.
Mrs. Stewart admitted him, and he entered the parlor just in time
to see Henry’s father pounce upon him and hold him fast.
“Aha! I’ve caught you, sir,” said Mr. Stewart, with a laugh that did
one’s heart good, “and now we had better stop, for we are arousing
the neighbors. Here’s Guy come in to see what’s the matter.”
“No, sir,” replied the visitor, “I just came over to return a book and
paper I borrowed of Henry.”
“Why, you haven’t read them, have you?” asked his friend. “I gave
them to you only yesterday.”
“I know it; but father told me to bring them back. He won’t permit
me to read them. He says they are nothing but trash.”
Henry elevated his eyebrows and looked at his father, who in turn
looked inquiringly at Guy.
“Does your father ever read the New York Magazine?” asked Mr.
Stewart.
“No, sir!” replied Guy emphatically.
“Ah! that accounts for it. If he would take the trouble to look at it,
he might change his opinion of it. A paper that numbers ministers
among its contributors, that advocates temperance and reform, and
shows up the follies of the day in its stories, can’t be a very
dangerous thing to put into the hands of the youth of the land. Here
is an article by a minister in the paper we have been reading to-
night. Take it over and show it to your father.”
“I wouldn’t dare do it, sir,” returned Guy blushing. “He told me to
guide Nick Whiffles out of the house, and never guide him in again.”
“Oh, that’s where the shoe pinches, is it? Well, I think Nick very
good in his place. Indeed, I confess to a great liking for the old
fellow.”
“He’s just splendid,” said Henry.
“All work and no play makes Jack a dull boy, you know,” continued
Mr. Stewart. “After you and Henry have sat for six long hours on
your hard desk at school, a game of ball or a sail on the lake does
you a world of good. If you should live a week or two on corn bread
and bacon, or pork and beans, you would be glad to have a piece of
pie or cake, wouldn’t you? The mind requires recreation and change
as much as the body, and where can you find it if it be not in a good
story by some sprightly author? Of course the thing can be carried to
excess, and so can eating. One can read himself into an unhealthy
frame of mind as easily as he can gorge himself into dyspepsia.”
When Mr. Stewart had said this much he stopped and took up his
paper. It wasn’t for him to criticise or find fault with the rules his
neighbor had made regarding his son’s reading.
Guy, having an object to accomplish before he returned home,
and knowing that time was precious, declined the chair offered him,
and after taking leave of the family, intimated to Henry that he had
something particular to say to him. The latter accompanied him to
the fence, and Guy leaned upon it, utterly at a loss how to broach
the subject uppermost in his mind.
CHAPTER IV.
Guy read this paragraph over twice, and then folded the paper
and walked slowly out of the store.
CHAPTER V.