Acciai Al Cr-Mo
Acciai Al Cr-Mo
GENERALITÀ’
Elevata resistenza allo scorrimento viscoso a caldo
• Gli acciai non legati, sollecitati a T > a circa 350° C per tempi
lunghi oltre ad un certo valore di tensione ( < sn (T) ),
manifestano deformazioni permanenti crescenti nel tempo,
conseguenti al fenomeno dello "scorrimento viscoso" o
"creep".
Cr7C3
Molibdeno
• Soluzioni solide di sostituzione con distorsioni del reticolo:
- difficoltoso lo spostamento degli atomi di Fe e riassetto del
reticolo
- aumento della resistenza allo scorrimento a caldo.
• Formazione di carburi che precipitano in maniera dispersa
nella matrice ostacolando i movimenti dei piani di scorrimento
e delle dislocazioni.
• Negli acciai al solo Mo, per tempi di esercizio lunghi e T
elevate: grafitizzazione, cioè la decomposizione dei carburi
con separazione della grafite che fragilizza l'acciaio.
Cromo
R/100000/T
T
Attacco da idrogeno
• Impiego ad alta T: H2 atomico, generato da processi
petrolchimici, diffonde nell’acciaio e reagisce con C o carburi
e forma CH4:
-in superficie, in microcavità reticolari o a bordo grano
-decarburazione
-molecola molto grande che non può diffondere
-forti tensioni: microvuoti iniziali che possono trasformarsi in
cricche (fessurazioni intercristalline) o veri e propri distacchi
(blistering)
-infragilimento
Fe3C 3Fe + C C + 2H2 CH4
• Cr: carburi molto stabili ad alta T, sui quali l'idrogeno non può
agire.
Istituto Italiano della saldatura
ENTE MORALE
Acciai al Cromo-Molibdeno
0,25 Cr - 0,5 Mo
BLISTERING
INFRAGILIMENTO DA H2:
• Si verifica in occasione di fermate, quando i componenti
tornano a temperatura ambiente
-maggiore solubilità alle T di processo
-necessità di raffreddamenti rapidi per farlo evacuare
-rischio di cricche (delayed cracking)
Andamento transgranulare
all’interno del grano ferritico
Cricche da riscaldo
• Rotture intergranulari in ZF
e ZTA, al bordo del grano
austenitico primario
AISI 321
• Si verificano dopo PWHT
• Tipiche degli acciai
resistenti al creep
• Cause:
– Invecchiamento causato da C,
O, N (T<300°C)
Cr - Mo - V
– Temper embrittlement
– Tensioni di ritiro
"ricottura completa" :
- riscaldamento alla temperatura di austenitizzazione
- raffreddamento molto lento
- conseguente completa precipitazione dei carburi.
Poco usato: costoso con eccessivo addolcimento del
materiale
"rinvenimento-distensione”:
- riscaldamento a T < Ac1, per un tempo sufficiente a far
reagire Cr e C e riformare i carburi stabili
- raffreddamento anche relativamente rapido
SALDABILITA’
Criccabilità a caldo
• Scarsa suscettibilità alle cricche a caldo: la moderna
tecnologia di fabbricazione consente di tenere bosso il livello
delle impurezze.
• Influenza degli elementi di lega sulla suscettibilità alle cricche
a caldo:
-ampliano l'ampiezza dell'intervallo "liquidus-solidus"
-riducono la capacità di deformazione a caldo dell'acciaio.
HCS= hot cracking sensitivity
HCS > 2 : le cricche possono formarsi
HCS > 4 : le cricche sono molto probabili
Criccabilità a freddo
Elevata suscettibilità alle cricche a freddo: facile formazione,
in saldatura, di strutture di tempra a causa del tenore di
elementi di lega: alto Ceq.
Diagrammi CCT: campi di formazione della ferrite e carburi si
spostano verso l’alto e della bainite verso il basso. La
formazione di carburi ha luogo solo per velocità di
raffreddamento molto basse (attacco da H2)
Per permanenza nel campo della ferrite e perlite breve, i
carburi che si formano sono poveri in Cr e non resistenti
all’H2.
Presenza di martensite pericolosa: C libero in soluzione
soprasatura.
Criccabilità a freddo
Precauzioni:
Procedimenti "a basso idrogeno" (TIG, MIG) o elettrodi basici
e flussi ben essiccati; gas di protezione a bassa temperatura
di rugiaa (-50 °C).
Eliminazione dell'umidità dai lembi e loro pulizia: l'umidità
contenuta nell'ossido superficiale non è eliminata dal
preriscaldo.
Materiali d'apporto prodotti "a basso C" che permette di
ridurre il preriscaldo per gli spessori minori (es. tubi).
T di preriscaldo in funzione dello spessore e delle % di Cr e
Mo.
Trattamento termico
• La permanenza a temperatura:
- acciai usati solamente per le loro caratteristiche meccaniche
a caldo: 2 min/mm con un minimo di 1/2 ora
- quando interessa anche la resistenza all'attacco da
idrogeno: 2 min/mm con un minimo di 1-2 ore, a seconda
dei tipi
• VRISC./RAFFR. (T>300°C) 5500/s °C/h e mai superiori a
200°C/h. Sotto i 300°C la parte trattata può essere lasciata
raffreddare in aria calma.
• Le T di PWHT > agli acciai al C: Cr (ferritizzante) alza Ac1
C ha bisogno di un’energia sufficiente per diffondere nella
matrice e combinarsi con Cr sotto forma di carburi.
Strappi lamellari
Fragilizzazione da rinvenimento
-Campo di temperature critico: 350°÷600°C
-Aumento T transizione e modo di rottura che cambia da
transcristallino ad intercristallino seguendo il bordo del grano
austenitico primario.
-Notevole influenza ad elementi secondari che segregano al
bordo dei grani: S ,P, As, Sb, Sn, Cu, Si, Mn.
-Analisi chimica controllata.
-Prove di resistenza dopo trattamento termico: STEP
COOLING.
-Cr e Mo: ruolo opposto sulla segregazione delle impurezze:
- Mo: neutralizza l'effetto del Fosforo
- Cr: favorisce la segregazione delle impurezze a
bordo grano.
Istituto Italiano della saldatura
ENTE MORALE
Acciai al Cromo-Molibdeno
Criccabilità da riscaldo
Criccabilità da riscaldo
• Infragilimento + deformazioni plastiche: formazione delle
cricche da riscaldo in punti geometricamente critici: al piede
di cordoni d'angolo, in corrispondenza dell'attacco di bocchelli
al mantello, ai bordi del sovrametallo di giunti testa a testa
• I precipitati intergranulari rigettano le impurezze, per bassa
solubilità, che rimangono all'interfaccia e abbassano la
resistenza alla coesione, facilitando la formazione delle
cricche da riscaldo.
Procedimenti di saldatura
Materiali d'apporto
• Elettrodi rivestiti:
- AWS A5.5 “Specification for low alloy steel electrodes for shielded
metal arc welding”
Materiali d'apporto
• Fili nudi o animati:
Materiali d'apporto
Acciai al Cr Mo V
• 2.25 Cr-1 Mo Enhanced: (ASME code case 1960-2): il
trattamento di rinvenimento finale (e PWHT) è eseguito a T
ridotte: aumento 9% caratteristiche tensili.
Acciai al Cr Mo V
• Ca: aumento resistenza alle cricche da riscaldo in ZTA
nonostante V
P91
Resistenza all’ossidazione a caldo e al creep: formazione di
carburi e carbonitruri di Cr Mo V Nb N
Rp Rm A
P9 205 415 30
P91 415 585 20
P91
Resilienze in ZF inferiori a ZTA e MB: ricerca di adeguati M.A.
• V, Nb aumentano la resistenza al creep ma abbassano la
tenacità in ZF
• Ni migliora la tenacità: abbassa AC1 vicino a T di PWHT
aumentandone l’effetto ma anche il rischio di formazione di
martensite non rinvenuta.
• Influenza negativa di C (carburigeno) su tenacità in ZF: non
minore dello 0.08% per formare carburi e carbonitruri per la
resistenza al Creep
• Mn - Si: utilizzati come disossidanti abbassano la tenacità in ZF
• N: i carbonitruri segregati a bordo grano (per bassa solubilità di
N nella matrice ferritica) aumentano resistenza al creep ma
diminuiscono la tenacità in ZF
P91
“Softened zone” in ZTA con T di picco 920°C: riduz. resistenza
al creep.
• Struttura M.B.: martensite + precipitati M23C6
• quando T picco > Ac1: austenite martensite al raffreddam.
• una parte di carburi e carbonitruri vanno il soluzione
• C va in soluzione nell’austenite limitata riprecipitazione di
carburi/carbonitr. durante PWHT
• leggera coalescenza dei precipitati perdita caratt. di
irrigidimento
• aumento della tendenza alla ricristallizzazione “softening”
della zona a grano fine della ZTA (900950°C durante il ciclo
termico di saldatura) dopo PWHT
Istituto Italiano della saldatura
ENTE MORALE
Acciai al Cromo-Molibdeno
P91: saldatura
• preriscaldo 200°C, interpass 300°C, PWHT 760°C x 2h min.