Publio Virgilio Marone, nato nel 70 a.C. vicino a Mantova, visse durante importanti conflitti civili romani e cercò aiuti politici senza successo per recuperare le terre confiscate alla sua famiglia. Divenne il maggior poeta romano attraverso opere come le Bucoliche, le Georgiche e l'Eneide, quest'ultima celebrando l'origine divina della famiglia di Augusto e pubblicata postuma contro la sua volontà. Morì nel 19 a.C., e i suoi resti sono sepolti a Napoli, dove rimane un epitaffio celebre sulla sua vita e opere.