1
La gestione del
La gestione del
Teamwork
Teamwork
2
Le organizzazioni moderne
presentano alcuni tratti peculiari
• Trasversalità
• Connettività visibilità
• Responsabilità diffusa
• Integrazione
3
….ritrovabili
Sul fronte interno:
- gestione per processi/progetti
- gestione di progetti di miglioramento
Nell’ambito delle relazioni esterne
- rapporti integrati con i
fornitori
- partnership con il trade
- rapporti con i distretti
4
• Comunicazione
• Leadership
•Teamworking
Le competenze relazionali
richiamate:
5
Cos’è un team work?
Insieme di soggetti che in modo interdipendente
perseguono un obiettivo comune.
Il perseguimento dell’ obiettivo assegnato è
l’unica ragion d’essere del team work definito in
ambito organizzativo.
Quale lo scopo di un team?
6
I vantaggi del lavorare in
team work
• Maggiore potenziale creativo
• Molteplicità di competenze
• Maggiore capacità di tollerare lo sforzo
• Sostegno psicologico e motivazionale
• Permette di raggiungere risultati non ottenibili
individualmente.
7
Coesione
Gruppo
Negoziazione
Interazione
Interdipendenza
Integrazione
Gruppo di lavoro
Dal gruppo al gruppo di lavoro
8
Definizione degli obiettivi.
A
Analisi dei fattori che compongono
l’obiettivo e dei problemi che generano
impedimento
B
Formulazione e attuazione di soluzioni
C
Valutazione dell’intervento.
D
Metodo per l’impostazione di un lavoro di gruppo
Gestione della dimensione
“strumentali-funzionale”
9
Definizione degli obiettivi.
A
• Definire l’obiettivo in termini di risultato (dati ed ipotesi
plausibili)
• Esplicitarlo nelle sue motivazioni e promuoverne la
condivisione
• Scomporlo in sotto-obiettivi e compiti
• Curarsi che sia oggettivamente perseguibile dal gruppo
• Condividere i parametri di valutazione con il gruppo
Gestione della dimensione
“strumentali-funzionale”
10
Analisi dei fattori che compongono
l’obiettivo e dei problemi che generano
impedimento
1. Individuare le macro-famiglie di causali
2. Scomporre in micro-caratteristiche le causali
3. Definizione del peso specifico di ciascuna causale
(es:matrice “peso economico/gestibilità”)
4. Assegnazione delle priorità
5. Collocazione del problema all’interno di flussi di
processo (attraverso diagrammi di flusso)
6. Misurazione puntuale
Gestione della dimensione
“strumentali-funzionale”
11
Peso economico
del problema
Grado di gestibilità del problema
Alto
Basso
Basso
Alto
4
3
2
1
Gestione della dimensione
“strumentali-funzionale”
12
Formulazione e attuazione di soluzioni
C
1. Fase creativa: esplorazione destrutturata di tutte le
possibili soluzioni facendo ricorso a tecniche che
favoriscano al produzione di idee e soluzioni.
2. Fase progettuale: declinare poi le idee più
concretamente traducibili in veri e propri piani d’azione
articolati specificano
• Chi fa cosa
• Come
• Entro quando
• Con quali risorse (impatto economico della soluzione).
3. Fase sperimentale: individuare l’area pilota presso cui
effettuare una sperimentazione concreta.
Gestione della dimensione
“strumentali-funzionale”
13
Valutazione dell’intervento.
D
Specificare:
• Grado di efficacia dell’azione pilota
• Come estendere ad altre aree il progetto
• Come diffondere i risultati
• Come consolidare ed implementare definitivamente il
miglioramento/raggiungimento dell’obiettivo.
Gestione della dimensione
“strumentali-funzionale”
14
LEADERSHIP
Bisogno di equilibrio
Bisogni
individuali
Bisogni
di gruppo
Gestione della dimensione
“affettivo-emotiva”
15
Interazione
COMUNICAZIONE
Informazione Trasformazione
Conoscenza
Flusso Creatività
Cambiamento
Dialogo Contratto
Gestione della dimensione
“affettivo-emotiva”
16
• Essere chiari
• Essere completi
• Esporre in modo logico e ordinato
• Suscitare interesse ed attenzione
• Essere persuasivi
• Ottenere consenso
• Rimanere aderenti al tema
• Adattare il linguaggio all’interlocutore
• Risolvere dubbi e incertezze
Esporre
Convincere
Ascoltare
Rispondere
COMUNICAZIONE
• Lasciare parlare
• Dimostrare attenzione e coinvolgimento
• Verificare di aver capito
Gestione della dimensione
“affettivo-emotiva”
17
• Condurre i partecipanti lungo un percorso di
acquisizione di consapevolezza di sé dei propri
stati emotivi, delle proprie credenze, motivazioni,
obiettivi, risorse e competenze.
• Creare consapevolezza sul proprio modo di
relazionarsi con il gruppo.
• Favorire un forte senso di appartenenza ed
integrazione ed affiatamento con il gruppo, creare
un clima positivo.
Alcuni passaggi cruciali del team building
18
• Stimolare motivazione ed energia da canalizzare
verso il cambiamento e lo sviluppo delle proprie
competenze.
• Lavorare sulle abilità e sulle competenze specifiche:
da quelle metodologiche a quelle relazionali.
19
Un esempio di indicatori comportamentali
della competenza Teamworking
1. Conquista l'attenzione del gruppo, motiva, incoraggia.
2. Assume con sicurezza il ruolo di guida/riferimento.
3. Coordina, suddivide il lavoro assegna i ruoli, chiarisce i compiti.
4. Pianifica il lavoro, controlla i tempi, chiede quanto manca.
5. Fa convergere i singoli verso l'obiettivo di gruppo.
6. Sa dare feedback costruttivi, riconosce comportamenti funzionali e sottolinea quelli
non funzionali al raggiungimento dell'obiettivo.
7. Sostiene chi è in difficoltà.
8. Partecipa attivamente al lavoro di gruppo, esprime pareri/idee, è operativo, non si
defila.
9. Si adatta alle esigenze del gruppo per l'obiettivo comune, non "rema contro“.
10. Risulta chiaro e comprensibile al gruppo nella sua esposizione
11. Ascolta il punto di vista degli altri, riformula, fa domande di approfondimento, non
interrompe.
12. Contribuisce a creare clima positivo, comprende lo stato d'animo del gruppo, sa
quando fare la battuta per sdrammatizzare.
13. Anche nei momenti di maggior tensione non perde la calma, non attacca in modo
aggressivo.
14. Accetta la critica in modo costruttivo, si mette in discussione.
20
Elementi che rendono l’OMT
particolarmente efficace:
•Avventura
•Concretezza
•Metafora
•Committment
•Osservazione
21
1. Azione
2. Riflessione
e osservazione
3. Definizione
di Modelli
Il principio di funzionamento di un percorso di
Outdoor Management Training
22
Azione
• Coinvolgimento concreto
in situazioni che
metaforizzano la realtà
e che implicano le
competenze target
definite:
Teamworking
Leadership
comunicazione
23
Riflessione
• Debriefing a caldo
• Feedback
• Confronto e discussione
sui vissuti cognitivi ed
emotivi dell’esperienza.
24
Definizione di modelli concettuali
• Ricavare dei modelli di
riferimento che
facilitino l’applicazione
dell’apprendimento al
proprio contesto
professionale.
25
“Scopri di più in una
persona in un'ora di
gioco che in un anno di
conversazione"
Platone

La gestione strategica del teamwork per ottimizzare le performance aziendali

  • 1.
    1 La gestione del Lagestione del Teamwork Teamwork
  • 2.
    2 Le organizzazioni moderne presentanoalcuni tratti peculiari • Trasversalità • Connettività visibilità • Responsabilità diffusa • Integrazione
  • 3.
    3 ….ritrovabili Sul fronte interno: -gestione per processi/progetti - gestione di progetti di miglioramento Nell’ambito delle relazioni esterne - rapporti integrati con i fornitori - partnership con il trade - rapporti con i distretti
  • 4.
    4 • Comunicazione • Leadership •Teamworking Lecompetenze relazionali richiamate:
  • 5.
    5 Cos’è un teamwork? Insieme di soggetti che in modo interdipendente perseguono un obiettivo comune. Il perseguimento dell’ obiettivo assegnato è l’unica ragion d’essere del team work definito in ambito organizzativo. Quale lo scopo di un team?
  • 6.
    6 I vantaggi dellavorare in team work • Maggiore potenziale creativo • Molteplicità di competenze • Maggiore capacità di tollerare lo sforzo • Sostegno psicologico e motivazionale • Permette di raggiungere risultati non ottenibili individualmente.
  • 7.
  • 8.
    8 Definizione degli obiettivi. A Analisidei fattori che compongono l’obiettivo e dei problemi che generano impedimento B Formulazione e attuazione di soluzioni C Valutazione dell’intervento. D Metodo per l’impostazione di un lavoro di gruppo Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
  • 9.
    9 Definizione degli obiettivi. A •Definire l’obiettivo in termini di risultato (dati ed ipotesi plausibili) • Esplicitarlo nelle sue motivazioni e promuoverne la condivisione • Scomporlo in sotto-obiettivi e compiti • Curarsi che sia oggettivamente perseguibile dal gruppo • Condividere i parametri di valutazione con il gruppo Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
  • 10.
    10 Analisi dei fattoriche compongono l’obiettivo e dei problemi che generano impedimento 1. Individuare le macro-famiglie di causali 2. Scomporre in micro-caratteristiche le causali 3. Definizione del peso specifico di ciascuna causale (es:matrice “peso economico/gestibilità”) 4. Assegnazione delle priorità 5. Collocazione del problema all’interno di flussi di processo (attraverso diagrammi di flusso) 6. Misurazione puntuale Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
  • 11.
    11 Peso economico del problema Gradodi gestibilità del problema Alto Basso Basso Alto 4 3 2 1 Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
  • 12.
    12 Formulazione e attuazionedi soluzioni C 1. Fase creativa: esplorazione destrutturata di tutte le possibili soluzioni facendo ricorso a tecniche che favoriscano al produzione di idee e soluzioni. 2. Fase progettuale: declinare poi le idee più concretamente traducibili in veri e propri piani d’azione articolati specificano • Chi fa cosa • Come • Entro quando • Con quali risorse (impatto economico della soluzione). 3. Fase sperimentale: individuare l’area pilota presso cui effettuare una sperimentazione concreta. Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
  • 13.
    13 Valutazione dell’intervento. D Specificare: • Gradodi efficacia dell’azione pilota • Come estendere ad altre aree il progetto • Come diffondere i risultati • Come consolidare ed implementare definitivamente il miglioramento/raggiungimento dell’obiettivo. Gestione della dimensione “strumentali-funzionale”
  • 14.
    14 LEADERSHIP Bisogno di equilibrio Bisogni individuali Bisogni digruppo Gestione della dimensione “affettivo-emotiva”
  • 15.
  • 16.
    16 • Essere chiari •Essere completi • Esporre in modo logico e ordinato • Suscitare interesse ed attenzione • Essere persuasivi • Ottenere consenso • Rimanere aderenti al tema • Adattare il linguaggio all’interlocutore • Risolvere dubbi e incertezze Esporre Convincere Ascoltare Rispondere COMUNICAZIONE • Lasciare parlare • Dimostrare attenzione e coinvolgimento • Verificare di aver capito Gestione della dimensione “affettivo-emotiva”
  • 17.
    17 • Condurre ipartecipanti lungo un percorso di acquisizione di consapevolezza di sé dei propri stati emotivi, delle proprie credenze, motivazioni, obiettivi, risorse e competenze. • Creare consapevolezza sul proprio modo di relazionarsi con il gruppo. • Favorire un forte senso di appartenenza ed integrazione ed affiatamento con il gruppo, creare un clima positivo. Alcuni passaggi cruciali del team building
  • 18.
    18 • Stimolare motivazioneed energia da canalizzare verso il cambiamento e lo sviluppo delle proprie competenze. • Lavorare sulle abilità e sulle competenze specifiche: da quelle metodologiche a quelle relazionali.
  • 19.
    19 Un esempio diindicatori comportamentali della competenza Teamworking 1. Conquista l'attenzione del gruppo, motiva, incoraggia. 2. Assume con sicurezza il ruolo di guida/riferimento. 3. Coordina, suddivide il lavoro assegna i ruoli, chiarisce i compiti. 4. Pianifica il lavoro, controlla i tempi, chiede quanto manca. 5. Fa convergere i singoli verso l'obiettivo di gruppo. 6. Sa dare feedback costruttivi, riconosce comportamenti funzionali e sottolinea quelli non funzionali al raggiungimento dell'obiettivo. 7. Sostiene chi è in difficoltà. 8. Partecipa attivamente al lavoro di gruppo, esprime pareri/idee, è operativo, non si defila. 9. Si adatta alle esigenze del gruppo per l'obiettivo comune, non "rema contro“. 10. Risulta chiaro e comprensibile al gruppo nella sua esposizione 11. Ascolta il punto di vista degli altri, riformula, fa domande di approfondimento, non interrompe. 12. Contribuisce a creare clima positivo, comprende lo stato d'animo del gruppo, sa quando fare la battuta per sdrammatizzare. 13. Anche nei momenti di maggior tensione non perde la calma, non attacca in modo aggressivo. 14. Accetta la critica in modo costruttivo, si mette in discussione.
  • 20.
    20 Elementi che rendonol’OMT particolarmente efficace: •Avventura •Concretezza •Metafora •Committment •Osservazione
  • 21.
    21 1. Azione 2. Riflessione eosservazione 3. Definizione di Modelli Il principio di funzionamento di un percorso di Outdoor Management Training
  • 22.
    22 Azione • Coinvolgimento concreto insituazioni che metaforizzano la realtà e che implicano le competenze target definite: Teamworking Leadership comunicazione
  • 23.
    23 Riflessione • Debriefing acaldo • Feedback • Confronto e discussione sui vissuti cognitivi ed emotivi dell’esperienza.
  • 24.
    24 Definizione di modelliconcettuali • Ricavare dei modelli di riferimento che facilitino l’applicazione dell’apprendimento al proprio contesto professionale.
  • 25.
    25 “Scopri di piùin una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione" Platone