Per una definizione di povertà: assoluta, relativa, soggettiva, urbana.
Dati statistici sul fenomeno in Italia.
A cura di :
Casadei Aurora,
Celli Arianna,
Fortunato Carlotta,
Tomassi Mariarita.
J. Joyce Scienze
Umane 2sD
2018-2019
La povertà è la
condizione della
comunità o delle
singole persone che
hanno un limitato
accesso ai beni
essenziali e primari
L’ ISTAT (istituto nazionale di
statistica) raccoglie alcuni dati
essenziali riguardanti lo stato
Le attività dell’ISTAT
comprendono:
• Censimenti sulla
popolazione
• Censimenti sull’industria,
servizi e agricoltura
• Indagini campione sulle
famiglie, consumi
• Indagini economiche
L’intensità della povertà indica, in termini percentuali, quanto la
spesa media mensile delle famiglie povere sia al di sotto della
linea di povertà
La disuguaglianza
economica può essere
caratterizzata da diversi
fattori :
• Ereditarietà
• Disuguaglianza dei
salari
La disuguaglianza economica è molto spesso misurata utilizzando
l’Indice Gini
Si nota che la povertà accresce quando in famiglia si riscontra un livello
d’istruzione minore
La povertà in Italia prevale tra le famiglie del mezzogiorno
Si è calcolato che nel 2011
in un piccolo comune nel
Nord Italia la povertà
assoluta è pari a 984.73€
invece, in un comune
risiedente nel Sud Italia è
pari a 761.38€
Nel 2017 si sono stimate in povertà assoluta 1 milione di famiglie
L’incidenza della povertà assoluta diminuisce con l’aumentare dell’età. Si
registra tra le famiglie con persone ultra sessantacinquenni il 4,6%,
mentre nelle famiglie con persone sotto i 35 anni 9,6%
Possiamo suddividere la povertà in diverse categorie:
Assoluta
Indica le famiglie
che non possono
permettersi le spese
minime per
condurre una vita
accettabile.
Relativa
Indica le difficoltà
economiche in funzione di
beni e servizi ,riferita a
persone e aree
geografiche, in rapporto
al livello economico medio
di vita della nazione
La soglia di povertà assoluta
rappresenta il valore
monetario, del paniere di
beni e servizi considerati
essenziali per ciascuna
famiglia.
Una famiglia
è assolutamente povera se
sostiene una spesa mensile
per consumi pari o inferiore a
tale valore monetario
Il livello di povertà relativa
è individuato attraverso il
consumo procapite o il
reddito medio , quindi la
quantità di denaro di cui
ogni cittadino può disporre
in media ogni anno . Si
considera relativamente
povera una famiglia con un
consumo medio inferiore a
quello nazionale procapite
Soggettiva
Con povertà soggettiva
ci si riferisce a quegli
individui il cui reddito
familiare è inferiore a
quello da loro ritenuto
«adeguato»
Urbana
Con povertà urbana
ci si riferisce ad un
impoverimento ed
ad un divario
sociale
L’incidenza della povertà soggettiva è più elevata nelle regioni meridionali rispetto
al Centro e al Nord.
Facendo un confronto internazionale si è visto che la povertà soggettiva è più diffusa
tra i paesi mediterranei che in quelli nordici. In Italia la povertà soggettiva è pari al
63%
La povertà urbana è sempre stato
un fattore presente che ha
caratterizzato sia la struttura
della città stessa, che
l’urbanizzazione di un luogo. Non
é un caso che proprio la sociologia
della città nasca dagli studi sui
poveri lavoratori dell’Inghilterra
di fine ottocento
Sitografia
• https://www.istat.it/it/archivio/217650
• https://www.repubblica.it/economia/2018/06/26/news/oltre
_5_milioni_di_italiani_in_poverta_assoluta_record_dal_2
005-200070179/?refresh_ce
• https://www.ilpost.it/2013/01/22/poveri-istat/
• https://it.wikipedia.org/wiki/Povert%C3%A0_relativa
• https://it.wikipedia.org/wiki/Soglia_di_povert%C3%A0
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!

Per una nozione di poverta. statistiche sul fenomeno in italia

  • 1.
    Per una definizionedi povertà: assoluta, relativa, soggettiva, urbana. Dati statistici sul fenomeno in Italia. A cura di : Casadei Aurora, Celli Arianna, Fortunato Carlotta, Tomassi Mariarita. J. Joyce Scienze Umane 2sD 2018-2019
  • 2.
    La povertà èla condizione della comunità o delle singole persone che hanno un limitato accesso ai beni essenziali e primari
  • 3.
    L’ ISTAT (istitutonazionale di statistica) raccoglie alcuni dati essenziali riguardanti lo stato Le attività dell’ISTAT comprendono: • Censimenti sulla popolazione • Censimenti sull’industria, servizi e agricoltura • Indagini campione sulle famiglie, consumi • Indagini economiche
  • 4.
    L’intensità della povertàindica, in termini percentuali, quanto la spesa media mensile delle famiglie povere sia al di sotto della linea di povertà
  • 5.
    La disuguaglianza economica puòessere caratterizzata da diversi fattori : • Ereditarietà • Disuguaglianza dei salari
  • 6.
    La disuguaglianza economicaè molto spesso misurata utilizzando l’Indice Gini
  • 7.
    Si nota chela povertà accresce quando in famiglia si riscontra un livello d’istruzione minore
  • 8.
    La povertà inItalia prevale tra le famiglie del mezzogiorno Si è calcolato che nel 2011 in un piccolo comune nel Nord Italia la povertà assoluta è pari a 984.73€ invece, in un comune risiedente nel Sud Italia è pari a 761.38€
  • 9.
    Nel 2017 sisono stimate in povertà assoluta 1 milione di famiglie
  • 10.
    L’incidenza della povertàassoluta diminuisce con l’aumentare dell’età. Si registra tra le famiglie con persone ultra sessantacinquenni il 4,6%, mentre nelle famiglie con persone sotto i 35 anni 9,6%
  • 11.
    Possiamo suddividere lapovertà in diverse categorie: Assoluta Indica le famiglie che non possono permettersi le spese minime per condurre una vita accettabile. Relativa Indica le difficoltà economiche in funzione di beni e servizi ,riferita a persone e aree geografiche, in rapporto al livello economico medio di vita della nazione
  • 12.
    La soglia dipovertà assoluta rappresenta il valore monetario, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia. Una famiglia è assolutamente povera se sostiene una spesa mensile per consumi pari o inferiore a tale valore monetario
  • 13.
    Il livello dipovertà relativa è individuato attraverso il consumo procapite o il reddito medio , quindi la quantità di denaro di cui ogni cittadino può disporre in media ogni anno . Si considera relativamente povera una famiglia con un consumo medio inferiore a quello nazionale procapite
  • 14.
    Soggettiva Con povertà soggettiva cisi riferisce a quegli individui il cui reddito familiare è inferiore a quello da loro ritenuto «adeguato» Urbana Con povertà urbana ci si riferisce ad un impoverimento ed ad un divario sociale
  • 15.
    L’incidenza della povertàsoggettiva è più elevata nelle regioni meridionali rispetto al Centro e al Nord. Facendo un confronto internazionale si è visto che la povertà soggettiva è più diffusa tra i paesi mediterranei che in quelli nordici. In Italia la povertà soggettiva è pari al 63%
  • 16.
    La povertà urbanaè sempre stato un fattore presente che ha caratterizzato sia la struttura della città stessa, che l’urbanizzazione di un luogo. Non é un caso che proprio la sociologia della città nasca dagli studi sui poveri lavoratori dell’Inghilterra di fine ottocento
  • 17.
    Sitografia • https://www.istat.it/it/archivio/217650 • https://www.repubblica.it/economia/2018/06/26/news/oltre _5_milioni_di_italiani_in_poverta_assoluta_record_dal_2 005-200070179/?refresh_ce •https://www.ilpost.it/2013/01/22/poveri-istat/ • https://it.wikipedia.org/wiki/Povert%C3%A0_relativa • https://it.wikipedia.org/wiki/Soglia_di_povert%C3%A0
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