Social libraries:
                    gli strumenti del web sociale
                               per le biblioteche


Associazione italiana biblioteche
Sezione Emilia Romagna – aprile 2013

Virginia Gentilini
virginia.gentilini@gmail.com
http://nonbibliofili.wordpress.com
Oggi parliamo di:

Cultura partecipativa e web 2.0
Marketing via social network
Diritto d’autore per la rete
Blog
Facebook
Twitter
Scelta delle piattaforme e integrazione
© Life, 10.09.1971 (Google Libri)
Distribuzione
         +
    Produzione
         =


Rivoluzione digitale
UGC:   User Generated Content

Facilità nella produzione e diffusione di contenuti propri
Mancanza di un processo di validazione tradizionale (ricerca
  istituzionale, editoria professionale, peer review)

:-)
Attivismo
Democratizzazione del sapere
Modello della ‘credibilità’

:-(
Superficialità
Sapere ‘amatoriale’
Modello dell'autorità riconosciuta
Cultura   Read Only, cultura Read/Write
     Lawrence Lessig, Remix: il futuro del copyright
          (e delle nuove generazioni), ETAS, 2009
‘Proprio come non abbiamo mai considerato “alfabeta”
 qualcuno che sappia leggere ma non scrivere, allo stesso
 modo non possiamo concepire che qualcuno sia, per così
dire,   medialfabeta se può solo consumare ma non ha
                 alcuna possibilità di espressione.’

        Henry Jenkins, Cultura convergente, Apogeo, 2007, p. 180
Web 2.0

Web 1.0
Strumento di pubblicazione (website, database…)
Strumento di comunicazione (BBS, newsgroup, e-mail…)

Web 2.0
Insieme di tecnologie e pratiche caratterizzate da:
 interattività
 produzione
 condivisione
 fusione degli strumenti di pubblicazione e comunicazione
‘I media sono il modo in cui sapete quando e dove si tiene la
festa di compleanno del vostro amico. I media sono il modo in
cui sapete cosa succede a Teheran, chi è il sindaco di
Tegucigalpa o il prezzo del tè in Cina. I media sono il modo
con cui sapete che nome ha dato la vostra collega a sua figlia,
e sono il modo in cui sapete perché Kierkegaard fosse in
disaccordo con Hegel o dove si terrà la vostra prossima
riunione. I media vi permettono di informarvi su tutto quello
che è a più di venti chilometri di distanza. Tutte queste cose
un tempo erano divise tra media pubblici (come le
comunicazioni visive o grafiche fatte da piccoli gruppi di
professionisti) e media personali (come le lettere o le
telefonate fatte da cittadini qualsiasi). Oggi queste due
modalità si sono fuse.’

Clay Shirky, Surplus cognitivo, Codice, 2010
Cultura partecipativa e web 2.0
sono la stessa cosa?

Web 2.0 > modello di business

Cultura partecipativa (H. Jenkins)
> Barriere relativamente basse all’impegno
> Supporto alla condivisione delle proprie creazioni
> Mentorship informale
> I membri credono che il loro contributo importi
> Interesse per l’opinione degli altri riguardo a sé e al proprio
  lavoro
Marketing

‘Many think people will notice the good work we do naturally.
(They won’t)’

Stephen Abram, Can all this 2.0 stuff help libraries with promotion and
communicate our value?, in The library PR handbook: high-impact
communications, edited by Mark R. Gould, ALA, 2009
‘Il marketing è una delle aree di attività meno conosciute e più
trascurate dal personale della pubblica amministrazione. In
veste di pubblico funzionario, come definireste il marketing?
Qualcuno direbbe che si tratta essenzialmente di “pubblicità”.
E' vero, gli enti pubblici fanno un po' di pubblicità: si pensi,
per esempio, alle campagne per il reclutamento nelle forze
armate. Qualcun altro potrebbe dire che il marketing è
sinonimo di “vendita” o addirittura di “manipolazione”. Come
scoprirete leggendo questo libro, questa diventa l'ultima
risorsa a cui si ricorre quando i principi e le tecniche del
marketing non sono stati usati per sviluppare, prezzare,
distribuire e comunicare efficacemente il vero valore della
propria offerta.’

Philip Kotler, Nancy Lee, Marketing del settore pubblico: strategie e metodi
per migliorare la qualità dei servizi della pubblica amministrazione, Pearson
Education, 2007, p. 13
Il marketing applicato alle   istituzioni pubbliche:

Prodotti > Servizi
Prezzo (pricing) > Gestione condizioni di accesso ai servizi
Punto vendita (distribuzione) > Front office
Promozione > Comunicazione

Prosumer = producer (o professional) + consumer
Es. Amazon

Produser = producer + user
Es. Open Source, Wikipedia
Uso dei social media:
  dalla transazione
          alla
      relazione
‘I siti di social networking sono l’ultima generazione di “spazi
  pubblici mediati”, ossia ambienti nei quali si può entrare in
relazione, cosi come avviene in un centro commerciale o una
             piazza, ma per mezzo della tecnologia.’

          Vincenzo Cosenza, Social media ROI, Apogeo, 2012
Vincenzo Cosenza
Osservatorio Social Media in Italia e Facebook:

Facebook, novembre 2012
Italiani iscritti 23 milioni
53% maschi, 47% donne
Fasce d’età maggiormente presenti: 19-24 e 36-45
Collocare le istituzioni in rete per:
 usare mezzi nuovi per fare ‘pubblicità’
 conoscere i bisogni degli utenti avviando con loro una
  conversazione
 potenziare i servizi online
‘Oggi gli utenti sono sempre meno propensi a cercare le
informazioni navigando nei siti istituzionali delle aziende come
      delle PA. Porsi di fronte a essi ignorando tutto ciò e
  continuando a concentrare i propri sforzi esclusivamente in
   presìdi tradizionali (siti web e portali verticali) equivale a
 sperare di raggiungere la propria utenza arringandola da un
  pulpito collocato in una   piazza vuota, mentre essa è
                             altrove.’

          Vademecum Pubblica Amministrazione e social media
                      Formez PA, dicembre 2011
#FacebookPA
   2012/1. Quanti sono e cosa fanno gli enti locali su
  Facebook, Giovanni Arata

1250 account, 95% Comuni. Soprattutto Nord, ma buona
  distribuzione geografica
40% sono profili e non pagine ufficiali
Gestione degli account: enti in generale, assessorati, uffici
  stampa, URP
Numero fan: 42% degli account fascia fino ai 1000, 23%
  fascia 1000-5000
Account dormienti 42%, aggiornamento saltuario 26%
Impiego funzioni evolute:
 abilitazione dei post esterni in bacheca 52%
 risposte 37%
 condivisione di contenuti terzi 11%
Uso: informazioni di pubblica utilità, segnalazione di eventi,
  contenuti multimediali
#TwitterPA
   T3/2011. Quanti sono e cosa fanno gli enti locali italiani su
  Twitter, Giovanni Arata

160 account, 82% di Comuni, soprattutto nel Nord d'Italia,
   ma non necessariamente di grandi città
Dove ci sono account molto attivi tendono a nascerne altri
Utilizzo più broadcast che conversazionale
Aggiornamenti saltuari o nulli per oltre metà degli account
Uso: segnalazioni di eventi, informazioni di pubblica utilità,
   rilancio materiali multimediali, rilancio bandi o documenti
Presenza di account fantasma
5 princìpi
per l’avvio di un piano di marketing via social media

‘Usare i social media non solo consente ai bibliotecari digitali
di promuovere e incoraggiare l’uso delle loro collezioni, ma li
pone nuovamente al centro come negoziatori principali della
creazione di conoscenza e dell’istruzione che hanno luogo
come risultato delle interazioni fra utente ed utente e fra
utente e biblioteca.’

Robert A. Schrier, Digital Librarianship & Social Media: the Digital Library as
Conversation Facilitator, D-Lib Magazine, July/August 2011
Principio 1.   Ascoltare

Dove si trovano realmente i nostri utenti?
Di che cosa parlano?
Chi sono le persone più attive nelle conversazioni in atto?

Strumenti:
 Google Alerts
 Twitter, Delicious, Technorati, Liquida
 Capire il linguaggio e le norme culturali dei social media
Principio 2.   Partecipare

  ‘Un importante beneficio che il social networking fornisce ai
 bibliotecari digitali risiede nel fatto che consente loro di dare
 un volto umano alle loro collezioni. Molti bibliotecari pensano
che usare i social media sia un buon modo per pubblicizzare il
     nome della loro biblioteca. Ma questi cosiddetti brand-
   evangelist non ottengono molto a parte il mostrare ai loro
    clienti quanto siano egocentrici e interessati soltanto a
     promuovere ciò che la biblioteca ritiene valga la pena
                            promuovere.’

                         Robert A. Schrier
Strumenti:

 Postare commenti su blog rilevanti
 Seguire persone interessanti su Twitter e ritwittare i
  contenuti di valore
 Usare Facebook e Twitter per postare informazioni
  pertinenti solo quando risulti chiaro dall’ascolto delle
  conversazioni in atto che sarà utile
 Scrivere un blog
 Permettere alle persone di porre domande e rispondere
  prontamente
 Diffondere la conoscenza delle proprie risorse anche offline
Principio 3.   Trasparenza
Affrontare in pubblico le criticità


Principio 4.   Policy
Linee guida sull’uso dei social network da parte degli operatori


Principio 5.   Pianificazione
Personale dedicato, monte orario, risorse
Costo dei social media

                 Più
Lavoro umano: programmazione, ascolto

                Meno
   Ignoranza dei social media
Cooperazione di sistema
Promozione per singole istituzioni: è efficace? E’ sostenibile?

Comunicazione di sistema
Evitare di agire in base a categorie istituzionali tradizionali
Lavorare sulla segmentazione dei mercati, cioè sulle varie
  tipologie di pubblico

Ipotesi di avvio:
 Pagina Facebook di sistema, con redazione definita e
   distribuita
 Pagine Facebook, blog o account Twitter per segmenti di
   mercato particolari, curati da piccole redazioni distribuite ed
   esperte del settore o del tema
 Scelta dello strumento in relazione agli scopi specifici e al
   tipo di comunicazione desiderata
Organizzare una   redazione

Linee guida:
 Chi compone la redazione: compiti, responsabilità, gestione
   degli account (password, backup, sistemi di alert…)
 Piano editoriale: tipologie dei contenuti, stile, distribuzione
   temporale delle pubblicazioni, gestione copyright
 Gestione della conversazione con gli utenti: commenti,
   risposte, messaggi diretti, casi di crisi
 Strumenti interni della redazione, es. Google Calendar
Diritto d’autore

Informazione (opera dell’ingegno): bene economico
   immateriale, non escludibile, non rivale
Costi di produzione alti, costi di riproduzione e distribuzione
   bassi
Regolazione artificiale: la proprietà intellettuale garantisce
   all'autore un diritto di monopolio e l’autore può scegliere di
   gestire i suoi diritti in vario modo, attraverso vari tipi di
   licenze
L’informazione è però anche un bene cumulativo e
   incrementale, quindi i diritti riconosciuti all'autore devono
   avere dei limiti:
   Brevetto per invenzione > 20 anni
   Diritto d'autore > vita dell'autore + 70 anni
Cambiamenti dovuti al   digitale:

Il concetto di copia è superato
I costi di distribuzione calano
Attraverso mezzi tecnici, l'informazione può essere totalmente
    ‘chiusa’ (es. tenendo segreto il codice sorgente di un
    software, criptando un file audio) oppure totalmente
    ‘aperta’ (formati aperti)
Il diritto deve fronteggiare un contesto internazionale
    (copyright in ambito anglosassone, diritto d'autore in Italia)
Modello chiuso                     Modello aperto


Software proprietario              Software open source
Es. SO Windows, Microsoft Office   Es. SO Linux, Open Office

DRM                                Social DRM
                                   No DRM

                                   Open Access


                                   Wikipedia


                                   P2P
Modello chiuso         Modello aperto



Copyright              Copyleft


Licenze tradizionali   Licenze alternative alla gestione
                       classica del copyright
                       Es. GNU, Creative Commons
Copyright
L’autore cede all’editore (produttore, ecc.) una parte o tutti i
suoi diritti sull’opera


Copyleft
Movimento culturale: open access, open source, open data,
fruizione libera
In senso legale: modello di gestione dei diritti d'autore basato
su licenze con cui l'autore indica ai fruitori che la sua opera
può essere utilizzata, nel rispetto di alcune condizioni

GNU GPL         General Public License
GNU LGPL        Lesser General Public License
GNU FDL         Free Documentation License
Licenze nate   per il software e di uso complesso
Creative Commons

Set di licenze alternative al
copyright, facili da capire e
da usare

Dal sistema ported /
unported alla sola versione
internazionale 4.0 (in corso di
definizione)
> semplicità, interoperabilità
Il diritto d’autore e le   istituzioni pubbliche online

Contenuti propri > usare licenze aperte
Se non indicato diversamente, tutto quello che è pubblicato
online è protetto dal copyright tradizionale. Se vogliamo che
non sia così, bisogna dichiararlo

Contenuti altrui > rispettare le licenze
Chiedere l’autorizzazione al detentore dei diritti
Scegliere contenuti coperti da licenze aperte
Es. riutilizzo di immagini, Salaborsa
Come cercare risorse CC:
Creative Commons, Search
Google, Ricerca avanzata
Motori di ricerca di singole risorse, es. Flickr, Ricerca avanzata

Facebook Legal Terms:
Concessione alla piattaforma di una licenza d’uso temporanea
  dei contenuti pubblicati
Blog

Web Log: diario online, strumento di pubblicazione rapida

Strumento di espressione personale
Forma di pubblicazione agile: strumento di citizen journalism,
   sito della piccola biblioteca
Strumento di comunicazione uno-a-molti: comunicazione
   politica, blog aziendali, blog istituzionali > modello
   broadcasting del consumo passivo
Strumento di comunicazione uno-a-pochi: blog per comunità
   professionali ristrette, di nicchia, ecc.
Vantaggi
 Il blog è una forma di pubblicazione: può ospitare testi
  articolati e medio-lunghi
 Supporta oggetti multimediali
 Permette di conservare nel tempo i contenuti
 E’ ricercabili da parte dei motori di ricerca
 Supporta la conversazione (commenti)


Svantaggi
 Comporta più lavoro umano rispetto alla presenza sui social
  network
 Mezzo di comunicazione asimmetrico
‘Il blog rimane ancora oggi il miglior strumento che ha
    un’azienda per raccontare la propria storia e provare a
(ri)connettersi con i propri pubblici di riferimento. Di contro
 richiede tempo, passione, trasparenza, onestà e pazienza,
               anche di attendere dei risultati.’

                      Vincenzo Cosenza
Tecnicamente, le piattaforme di blogging forniscono:

   Servizio di web hosting > si utilizza lo spazio web offerto
    dal servizio, non occorre comperarne uno o avere server da
    utilizzare allo scopo

   CMS, Content Management System > software di gestione
    dei contenuti
Il blog (come ogni sito web) è uno spazio organizzato



                          archivio       post 1
                            post         post 2

                                         foto 1
                         archivio
     struttura fissa    multimedia       foto 2
      (da riempire
                                        video 1
      di contenuti)
                          archivio
                            tag          tag 1

                                                  layout web

                           ecc.
Ogni pagina online è un codice
Ogni codice è un testo
Ogni testo è scrivibile




                                   layout web



                         interfaccia di gestione
                                 (CMS)



                                 codice HTML
WordPress
Software open source, scaricabile gratuitamente da http://
  it.wordpress.org/ e utilizzabile su un proprio spazio web
Caratteristiche:
  Editor WYSIWYG
  Facilità di installazione e configurazione
  Disponibilità di temi grafici
  Disponibilità di plugin che permettono di estenderne le
  funzionalità
  Ampia diffusione nel mondo > forum, ecc.

In alternativa:
Servizio di blog hosting gratuito ed uso del CMS
Post: articolo, unità di misura della pubblicazione
Pagina: contenuto statico
Permalink: URL specifico del post
Commento: contenuto generato dagli utenti
Tag ed etichette: indicizzazione dei post
Editor di testo WYSIWYG: What You See Is What You Get
HTML, CSS: linguaggi delle pagine web
Embed: contenuto importato da altra fonte web
Layout: organizzazione spaziale della pagina
Widget: porzione di codice che può essere installata ed
  eseguita in ogni pagina web basata su HTML da parte
  dell'utente finale, senza richiedere un lavoro addizionale di
  compilazione
Import/Export: backup dell’intero archivio del blog
RSS: Really Simple Syndication, formato per la distribuzione
  di contenuti web
Esistono molte   piattaforme di blogging
Freemium: Free + Premium (offerta di base Free + offerte
   avanzate Premium a pagamento):
Wordpress http://it.wordpress.com/
Blogger di Google https://www.blogger.com/start?hl=it
Tumblr, es. http://almadl.tumblr.com/
…
Vedere le recensioni online (es. 2011)

Come scegliere?
Caratteristiche specifiche
Possibilità di arricchimento
Open source
Versione mobile
...
Facebook

‘Il blog è come una bottega artigiana dove si espongono le
proprie opere e si scambiano le opinioni con gli interessati,
mentre Facebook è più simile a un grande centro commerciale
che offre gratuitamente uno spazio dal quale transita un gran
numero di avventori interessati anche a tante altre cose.’

Vincenzo Cosenza
Livelli d'uso:

1.   Standard, layout preimpostato               Gratis
2.   Applicazioni preimpostate dell’App Center   Gratis
3.   Applicazioni personalizzate                 Gratis
4.   Applicazioni integrate                      A pagamento
1. Pagina standard
2. Applicazione preimpostata da App Center
3. Applicazione personalizzata
4. Applicazione integrata
Tipi di ‘presenze’ su Facebook:

 Profilo personale > diario
 Pagina (di istituzione, prodotto, iniziativa, ecc.), vedi
  Centro assistenza Facebook, Pagine
 Gruppo, es. Leggere digitale
 Luogo
 …
Non utilizzare un profilo personale intestato alla biblioteca!

E' scorretto rispetto alle condizioni di utilizzo della piattaforma
Il profilo è uno spazio semi-privato
Ha implicazioni negative dal punto di vista pratico:
 le richieste di amicizia vanno gestite una per una
 esiste un limite al numero degli amici
 non permette di utilizzare le app per le pagine
 non rileva dati statistici


Funzione di migrazione profilo > pagina

Profilo personale > amministratore della pagina,
   preferibilmente più d'uno
Timeline

Immagine di copertina
Barra di navigazione orizzontale: info, mi piace, mappa, app,
   note, eventi…
Archivio dei contenuti ricercabile
Layout su 2 colonne
Traguardo
Notizie in evidenza
Messaggi
Programmazione degli aggiornamenti di status
Applicazioni personalizzate

Seguire le evoluzioni della piattaforma: grafica, funzioni,
  nuove applicazioni, condizioni d’uso, ecc.
  Es. da FBML ad iframe

Iframe (inline frame), tag HTML che permette di creare un
   frame (riquadro con contenuti di testo, link, immagini ecc.)
   all'interno di un altro documento

 Sviluppatore professionista
 Uso autonomo di applicazioni create da terze parti,
  freemium
  Es. iwipa > interfaccia grafica di tipo drag & drop per creare
  un iframe nella pagina Facebook
  Canale YouTube iwipa
Utilizzare una   pagina di prova

Attivare il   Vanity URL
http://www.facebook.com/username/
http://www.facebook.com/pages/nome_biblioteca/123456789
http://www.facebook.com/nome_biblioteca


Curare la condivisione da altri siti (home page e
  pagine interne) verso Facebook
Contenuti:

avere un   piano editoriale
Quando
Uso alto da lunedì a venerdì (mattina), con picco massimo sul
  martedì


Quanto
Stima della half life media dei link: tempo in cui un link riesce
   a ottenere la metà di tutti i clic che riceverà
   complessivamente nel suo ciclo di vita
Twitter > 2,8 ore
Facebook > 3,2 ore
Via fonte diretta (e-mail o instant messenger) > 3,4 ore
YouTube > 7,4 ore

1-2 aggiornamenti al giorno
Strumenti: calendario condiviso
Cosa
Segnalazione di risorse, eventi, novità, risorse esterne,
  ‘rubriche’ fisse, coerentemente con profilo istituzionale e
  comunità di riferimento


Come
   fornire un'informazione precisa
   usare un tono informale
   scrivere correttamente
   non essere ammiccanti o autocelebrativi
Errore 1. Target errato
Errore 2. Imprecisione
Errore 3. Rispetto e forma
Errore 4: Social media   crisis

Un esempio: volontari cercansi, Biblioteca Salaborsa
Prima puntata: lancio e flame
Seconda puntata: risposta istituzionale
Twitter

Real time web: microblogging, chat, SMS
Social network asimmetrico, non c'è reciprocità fra chi segue e
   chi è seguito
Natura broadcast
Struttura che non facilita la conversazione
Incentrato sul testo
Sintesi, 140 caratteri per tweet
Mobilità
Livetweet (backchannel)
‘La presenza su Twitter può essere solo un modo per rilanciare
contenuti prodotti altrove e quindi veicolare traffico su altri
hub dell’azienda o può diventare un progetto strutturato in
grado di far leva sulle specificità della piattaforma. Le
limitazioni della stessa, soprattutto in considerazione del
numero di caratteri utilizzabili per esprimersi, possono
diventare un punto di forza quando immaginate in
congiunzione con l’immediatezza. Ecco che Twitter diviene
essenziale per annunciare novità di prodotti e offerte di breve
termine oppure per dare risposte tempestive…’

Vincenzo Cosenza
Consigli per gli account aziendali/istituzionali:

 Curare il profilo con informazioni biografiche e un’immagine
  ben riconoscibile
 Incrementare il numero di follower, ma anche di following
 Non essere autoreferenziali
 Conversare
 Essere positivi, dare visibilità ai tweet più interessanti dei
  propri follower e partecipare ai rituali sociali, es.
  #FollowFriday #FF
 Creare una voce riconoscibile
 Mantenere un ritmo costante nel tempo
Natura testuale > sintassi specifica:

Tweet
Ritweet
# Hashtag: rende ricercabile la parola che segue
@ Menzione: richiama un nome utente
@LombardiaOnLine
Regione Lombardia

@Twiperbole
Rete Civica Iperbole, Comune di Bologna

@mart_museum
Mart, Rovereto

@AlmadlUnibo
Biblioteca digitale, Università di Bologna

Lista biblioteche italiane su Twitter su @virnatwit
Combinare le 2 modalità di base, l’obiettivo   broadcast e
quello orientato alla conversazione, per creare una
comunità di persone veramente interessate

Tipi di   contenuti:
Tweet     con link > segnalazione
Tweet     tradizionale > che cosa sto facendo
Tweet     di opinione > che cosa sto pensando
Tweet     ‘missione compiuta’ > ciò che ho appena fatto
Tweet     di intrattenimento
Tweet     interrogativo
Tweet     multimediale
Applicazioni Twitter

Applicazioni multi-funzione:
Tweetdeck, applicazione desktop e browser
Hootsuite, applicazione browser

Applicazioni che si concentrano su una funzione:
Paper.li, giornale web. Es. Cultura e dintorni, Twiperbole
Twistory, archiviazione
Tweetbackup, archiviazione
Tweetstats, misurazione
Scegliere
 le piattaforme

       e


 integrare
la comunicazione
The New York Public Library
Sito web http://www.nypl.org/
Blog http://www.nypl.org/blog/all
Twitter http://twitter.com/nypl
Foursquare https://it.foursquare.com/nypl
YouTube http://www.youtube.com/user/NewYorkPublicLibrary
Tumblr http://nypl.tumblr.com/
Flickr http://www.flickr.com/photos/nypl/
Facebook https://www.facebook.com/newyorkpubliclibrary
Google +
   https://plus.google.com/109540108294407047300/posts
Pinterest http://pinterest.com/nypl/
iTunes http://itunes.apple.com/institution/the-new-york-
   public-library/id430379141#ls=1
Media sharing
Strumenti di pubblicazione
Servizi di hosting
Modello freemium

Vantaggi:
 Costo zero o molto basso
 Non occorrono conoscenze tecniche per il caricamento dei
  file e per la gestione delle pagine
 Gestione flessibile delle licenze con cui si pubblicano i
  contenuti (spesso)
Svantaggi:
 I contenuti risiedono su piattaforme esterne e non sono
  completamente controllabili
 Piattaforme precedentemente diffuse possono perdere di
  popolarità
by Geek & Poke, some rights reserved
Grazie!
http://www.slideshare.net/virna




Dove non altrimenti specificato e dove non siano presenti link alla fonte, le
immagini sono elaborazioni di Vincenzo Cosenza, tratte da Social Media ROI,
Apogeo, 2012, sotto licenza CC BY NC

Social libraries aprile 2013

  • 1.
    Social libraries: gli strumenti del web sociale per le biblioteche Associazione italiana biblioteche Sezione Emilia Romagna – aprile 2013 Virginia Gentilini [email protected] http://nonbibliofili.wordpress.com
  • 2.
    Oggi parliamo di: Culturapartecipativa e web 2.0 Marketing via social network Diritto d’autore per la rete Blog Facebook Twitter Scelta delle piattaforme e integrazione
  • 3.
    © Life, 10.09.1971(Google Libri)
  • 5.
    Distribuzione + Produzione = Rivoluzione digitale
  • 6.
    UGC: User Generated Content Facilità nella produzione e diffusione di contenuti propri Mancanza di un processo di validazione tradizionale (ricerca istituzionale, editoria professionale, peer review) :-) Attivismo Democratizzazione del sapere Modello della ‘credibilità’ :-( Superficialità Sapere ‘amatoriale’ Modello dell'autorità riconosciuta
  • 7.
    Cultura Read Only, cultura Read/Write Lawrence Lessig, Remix: il futuro del copyright (e delle nuove generazioni), ETAS, 2009
  • 8.
    ‘Proprio come nonabbiamo mai considerato “alfabeta” qualcuno che sappia leggere ma non scrivere, allo stesso modo non possiamo concepire che qualcuno sia, per così dire, medialfabeta se può solo consumare ma non ha alcuna possibilità di espressione.’ Henry Jenkins, Cultura convergente, Apogeo, 2007, p. 180
  • 9.
    Web 2.0 Web 1.0 Strumentodi pubblicazione (website, database…) Strumento di comunicazione (BBS, newsgroup, e-mail…) Web 2.0 Insieme di tecnologie e pratiche caratterizzate da:  interattività  produzione  condivisione  fusione degli strumenti di pubblicazione e comunicazione
  • 10.
    ‘I media sonoil modo in cui sapete quando e dove si tiene la festa di compleanno del vostro amico. I media sono il modo in cui sapete cosa succede a Teheran, chi è il sindaco di Tegucigalpa o il prezzo del tè in Cina. I media sono il modo con cui sapete che nome ha dato la vostra collega a sua figlia, e sono il modo in cui sapete perché Kierkegaard fosse in disaccordo con Hegel o dove si terrà la vostra prossima riunione. I media vi permettono di informarvi su tutto quello che è a più di venti chilometri di distanza. Tutte queste cose un tempo erano divise tra media pubblici (come le comunicazioni visive o grafiche fatte da piccoli gruppi di professionisti) e media personali (come le lettere o le telefonate fatte da cittadini qualsiasi). Oggi queste due modalità si sono fuse.’ Clay Shirky, Surplus cognitivo, Codice, 2010
  • 11.
    Cultura partecipativa eweb 2.0 sono la stessa cosa? Web 2.0 > modello di business Cultura partecipativa (H. Jenkins) > Barriere relativamente basse all’impegno > Supporto alla condivisione delle proprie creazioni > Mentorship informale > I membri credono che il loro contributo importi > Interesse per l’opinione degli altri riguardo a sé e al proprio lavoro
  • 12.
    Marketing ‘Many think peoplewill notice the good work we do naturally. (They won’t)’ Stephen Abram, Can all this 2.0 stuff help libraries with promotion and communicate our value?, in The library PR handbook: high-impact communications, edited by Mark R. Gould, ALA, 2009
  • 13.
    ‘Il marketing èuna delle aree di attività meno conosciute e più trascurate dal personale della pubblica amministrazione. In veste di pubblico funzionario, come definireste il marketing? Qualcuno direbbe che si tratta essenzialmente di “pubblicità”. E' vero, gli enti pubblici fanno un po' di pubblicità: si pensi, per esempio, alle campagne per il reclutamento nelle forze armate. Qualcun altro potrebbe dire che il marketing è sinonimo di “vendita” o addirittura di “manipolazione”. Come scoprirete leggendo questo libro, questa diventa l'ultima risorsa a cui si ricorre quando i principi e le tecniche del marketing non sono stati usati per sviluppare, prezzare, distribuire e comunicare efficacemente il vero valore della propria offerta.’ Philip Kotler, Nancy Lee, Marketing del settore pubblico: strategie e metodi per migliorare la qualità dei servizi della pubblica amministrazione, Pearson Education, 2007, p. 13
  • 14.
    Il marketing applicatoalle istituzioni pubbliche: Prodotti > Servizi Prezzo (pricing) > Gestione condizioni di accesso ai servizi Punto vendita (distribuzione) > Front office Promozione > Comunicazione Prosumer = producer (o professional) + consumer Es. Amazon Produser = producer + user Es. Open Source, Wikipedia
  • 15.
    Uso dei socialmedia: dalla transazione alla relazione
  • 16.
    ‘I siti disocial networking sono l’ultima generazione di “spazi pubblici mediati”, ossia ambienti nei quali si può entrare in relazione, cosi come avviene in un centro commerciale o una piazza, ma per mezzo della tecnologia.’ Vincenzo Cosenza, Social media ROI, Apogeo, 2012
  • 20.
    Vincenzo Cosenza Osservatorio SocialMedia in Italia e Facebook: Facebook, novembre 2012 Italiani iscritti 23 milioni 53% maschi, 47% donne Fasce d’età maggiormente presenti: 19-24 e 36-45
  • 21.
    Collocare le istituzioniin rete per:  usare mezzi nuovi per fare ‘pubblicità’  conoscere i bisogni degli utenti avviando con loro una conversazione  potenziare i servizi online
  • 22.
    ‘Oggi gli utentisono sempre meno propensi a cercare le informazioni navigando nei siti istituzionali delle aziende come delle PA. Porsi di fronte a essi ignorando tutto ciò e continuando a concentrare i propri sforzi esclusivamente in presìdi tradizionali (siti web e portali verticali) equivale a sperare di raggiungere la propria utenza arringandola da un pulpito collocato in una piazza vuota, mentre essa è altrove.’ Vademecum Pubblica Amministrazione e social media Formez PA, dicembre 2011
  • 23.
    #FacebookPA 2012/1. Quanti sono e cosa fanno gli enti locali su Facebook, Giovanni Arata 1250 account, 95% Comuni. Soprattutto Nord, ma buona distribuzione geografica 40% sono profili e non pagine ufficiali Gestione degli account: enti in generale, assessorati, uffici stampa, URP Numero fan: 42% degli account fascia fino ai 1000, 23% fascia 1000-5000 Account dormienti 42%, aggiornamento saltuario 26% Impiego funzioni evolute:  abilitazione dei post esterni in bacheca 52%  risposte 37%  condivisione di contenuti terzi 11% Uso: informazioni di pubblica utilità, segnalazione di eventi, contenuti multimediali
  • 24.
    #TwitterPA T3/2011. Quanti sono e cosa fanno gli enti locali italiani su Twitter, Giovanni Arata 160 account, 82% di Comuni, soprattutto nel Nord d'Italia, ma non necessariamente di grandi città Dove ci sono account molto attivi tendono a nascerne altri Utilizzo più broadcast che conversazionale Aggiornamenti saltuari o nulli per oltre metà degli account Uso: segnalazioni di eventi, informazioni di pubblica utilità, rilancio materiali multimediali, rilancio bandi o documenti Presenza di account fantasma
  • 25.
    5 princìpi per l’avviodi un piano di marketing via social media ‘Usare i social media non solo consente ai bibliotecari digitali di promuovere e incoraggiare l’uso delle loro collezioni, ma li pone nuovamente al centro come negoziatori principali della creazione di conoscenza e dell’istruzione che hanno luogo come risultato delle interazioni fra utente ed utente e fra utente e biblioteca.’ Robert A. Schrier, Digital Librarianship & Social Media: the Digital Library as Conversation Facilitator, D-Lib Magazine, July/August 2011
  • 26.
    Principio 1. Ascoltare Dove si trovano realmente i nostri utenti? Di che cosa parlano? Chi sono le persone più attive nelle conversazioni in atto? Strumenti:  Google Alerts  Twitter, Delicious, Technorati, Liquida  Capire il linguaggio e le norme culturali dei social media
  • 27.
    Principio 2. Partecipare ‘Un importante beneficio che il social networking fornisce ai bibliotecari digitali risiede nel fatto che consente loro di dare un volto umano alle loro collezioni. Molti bibliotecari pensano che usare i social media sia un buon modo per pubblicizzare il nome della loro biblioteca. Ma questi cosiddetti brand- evangelist non ottengono molto a parte il mostrare ai loro clienti quanto siano egocentrici e interessati soltanto a promuovere ciò che la biblioteca ritiene valga la pena promuovere.’ Robert A. Schrier
  • 29.
    Strumenti:  Postare commentisu blog rilevanti  Seguire persone interessanti su Twitter e ritwittare i contenuti di valore  Usare Facebook e Twitter per postare informazioni pertinenti solo quando risulti chiaro dall’ascolto delle conversazioni in atto che sarà utile  Scrivere un blog  Permettere alle persone di porre domande e rispondere prontamente  Diffondere la conoscenza delle proprie risorse anche offline
  • 30.
    Principio 3. Trasparenza Affrontare in pubblico le criticità Principio 4. Policy Linee guida sull’uso dei social network da parte degli operatori Principio 5. Pianificazione Personale dedicato, monte orario, risorse
  • 31.
    Costo dei socialmedia Più Lavoro umano: programmazione, ascolto Meno Ignoranza dei social media
  • 32.
    Cooperazione di sistema Promozioneper singole istituzioni: è efficace? E’ sostenibile? Comunicazione di sistema Evitare di agire in base a categorie istituzionali tradizionali Lavorare sulla segmentazione dei mercati, cioè sulle varie tipologie di pubblico Ipotesi di avvio:  Pagina Facebook di sistema, con redazione definita e distribuita  Pagine Facebook, blog o account Twitter per segmenti di mercato particolari, curati da piccole redazioni distribuite ed esperte del settore o del tema  Scelta dello strumento in relazione agli scopi specifici e al tipo di comunicazione desiderata
  • 33.
    Organizzare una redazione Linee guida:  Chi compone la redazione: compiti, responsabilità, gestione degli account (password, backup, sistemi di alert…)  Piano editoriale: tipologie dei contenuti, stile, distribuzione temporale delle pubblicazioni, gestione copyright  Gestione della conversazione con gli utenti: commenti, risposte, messaggi diretti, casi di crisi  Strumenti interni della redazione, es. Google Calendar
  • 34.
    Diritto d’autore Informazione (operadell’ingegno): bene economico immateriale, non escludibile, non rivale Costi di produzione alti, costi di riproduzione e distribuzione bassi Regolazione artificiale: la proprietà intellettuale garantisce all'autore un diritto di monopolio e l’autore può scegliere di gestire i suoi diritti in vario modo, attraverso vari tipi di licenze L’informazione è però anche un bene cumulativo e incrementale, quindi i diritti riconosciuti all'autore devono avere dei limiti: Brevetto per invenzione > 20 anni Diritto d'autore > vita dell'autore + 70 anni
  • 35.
    Cambiamenti dovuti al digitale: Il concetto di copia è superato I costi di distribuzione calano Attraverso mezzi tecnici, l'informazione può essere totalmente ‘chiusa’ (es. tenendo segreto il codice sorgente di un software, criptando un file audio) oppure totalmente ‘aperta’ (formati aperti) Il diritto deve fronteggiare un contesto internazionale (copyright in ambito anglosassone, diritto d'autore in Italia)
  • 37.
    Modello chiuso Modello aperto Software proprietario Software open source Es. SO Windows, Microsoft Office Es. SO Linux, Open Office DRM Social DRM No DRM Open Access Wikipedia P2P
  • 38.
    Modello chiuso Modello aperto Copyright Copyleft Licenze tradizionali Licenze alternative alla gestione classica del copyright Es. GNU, Creative Commons
  • 39.
    Copyright L’autore cede all’editore(produttore, ecc.) una parte o tutti i suoi diritti sull’opera Copyleft Movimento culturale: open access, open source, open data, fruizione libera In senso legale: modello di gestione dei diritti d'autore basato su licenze con cui l'autore indica ai fruitori che la sua opera può essere utilizzata, nel rispetto di alcune condizioni GNU GPL General Public License GNU LGPL Lesser General Public License GNU FDL Free Documentation License Licenze nate per il software e di uso complesso
  • 40.
    Creative Commons Set dilicenze alternative al copyright, facili da capire e da usare Dal sistema ported / unported alla sola versione internazionale 4.0 (in corso di definizione) > semplicità, interoperabilità
  • 42.
    Il diritto d’autoree le istituzioni pubbliche online Contenuti propri > usare licenze aperte Se non indicato diversamente, tutto quello che è pubblicato online è protetto dal copyright tradizionale. Se vogliamo che non sia così, bisogna dichiararlo Contenuti altrui > rispettare le licenze Chiedere l’autorizzazione al detentore dei diritti Scegliere contenuti coperti da licenze aperte Es. riutilizzo di immagini, Salaborsa
  • 43.
    Come cercare risorseCC: Creative Commons, Search Google, Ricerca avanzata Motori di ricerca di singole risorse, es. Flickr, Ricerca avanzata Facebook Legal Terms: Concessione alla piattaforma di una licenza d’uso temporanea dei contenuti pubblicati
  • 44.
    Blog Web Log: diarioonline, strumento di pubblicazione rapida Strumento di espressione personale Forma di pubblicazione agile: strumento di citizen journalism, sito della piccola biblioteca Strumento di comunicazione uno-a-molti: comunicazione politica, blog aziendali, blog istituzionali > modello broadcasting del consumo passivo Strumento di comunicazione uno-a-pochi: blog per comunità professionali ristrette, di nicchia, ecc.
  • 45.
    Vantaggi  Il blogè una forma di pubblicazione: può ospitare testi articolati e medio-lunghi  Supporta oggetti multimediali  Permette di conservare nel tempo i contenuti  E’ ricercabili da parte dei motori di ricerca  Supporta la conversazione (commenti) Svantaggi  Comporta più lavoro umano rispetto alla presenza sui social network  Mezzo di comunicazione asimmetrico
  • 46.
    ‘Il blog rimaneancora oggi il miglior strumento che ha un’azienda per raccontare la propria storia e provare a (ri)connettersi con i propri pubblici di riferimento. Di contro richiede tempo, passione, trasparenza, onestà e pazienza, anche di attendere dei risultati.’ Vincenzo Cosenza
  • 47.
    Tecnicamente, le piattaformedi blogging forniscono:  Servizio di web hosting > si utilizza lo spazio web offerto dal servizio, non occorre comperarne uno o avere server da utilizzare allo scopo  CMS, Content Management System > software di gestione dei contenuti
  • 48.
    Il blog (comeogni sito web) è uno spazio organizzato archivio post 1 post post 2 foto 1 archivio struttura fissa multimedia foto 2 (da riempire video 1 di contenuti) archivio tag tag 1 layout web ecc.
  • 49.
    Ogni pagina onlineè un codice Ogni codice è un testo Ogni testo è scrivibile layout web interfaccia di gestione (CMS) codice HTML
  • 50.
    WordPress Software open source,scaricabile gratuitamente da http:// it.wordpress.org/ e utilizzabile su un proprio spazio web Caratteristiche: Editor WYSIWYG Facilità di installazione e configurazione Disponibilità di temi grafici Disponibilità di plugin che permettono di estenderne le funzionalità Ampia diffusione nel mondo > forum, ecc. In alternativa: Servizio di blog hosting gratuito ed uso del CMS
  • 52.
    Post: articolo, unitàdi misura della pubblicazione Pagina: contenuto statico Permalink: URL specifico del post Commento: contenuto generato dagli utenti Tag ed etichette: indicizzazione dei post Editor di testo WYSIWYG: What You See Is What You Get HTML, CSS: linguaggi delle pagine web Embed: contenuto importato da altra fonte web Layout: organizzazione spaziale della pagina Widget: porzione di codice che può essere installata ed eseguita in ogni pagina web basata su HTML da parte dell'utente finale, senza richiedere un lavoro addizionale di compilazione Import/Export: backup dell’intero archivio del blog RSS: Really Simple Syndication, formato per la distribuzione di contenuti web
  • 53.
    Esistono molte piattaforme di blogging Freemium: Free + Premium (offerta di base Free + offerte avanzate Premium a pagamento): Wordpress http://it.wordpress.com/ Blogger di Google https://www.blogger.com/start?hl=it Tumblr, es. http://almadl.tumblr.com/ … Vedere le recensioni online (es. 2011) Come scegliere? Caratteristiche specifiche Possibilità di arricchimento Open source Versione mobile ...
  • 55.
    Facebook ‘Il blog ècome una bottega artigiana dove si espongono le proprie opere e si scambiano le opinioni con gli interessati, mentre Facebook è più simile a un grande centro commerciale che offre gratuitamente uno spazio dal quale transita un gran numero di avventori interessati anche a tante altre cose.’ Vincenzo Cosenza
  • 56.
    Livelli d'uso: 1. Standard, layout preimpostato Gratis 2. Applicazioni preimpostate dell’App Center Gratis 3. Applicazioni personalizzate Gratis 4. Applicazioni integrate A pagamento
  • 57.
  • 58.
  • 59.
  • 60.
  • 61.
    Tipi di ‘presenze’su Facebook:  Profilo personale > diario  Pagina (di istituzione, prodotto, iniziativa, ecc.), vedi Centro assistenza Facebook, Pagine  Gruppo, es. Leggere digitale  Luogo  …
  • 62.
    Non utilizzare unprofilo personale intestato alla biblioteca! E' scorretto rispetto alle condizioni di utilizzo della piattaforma Il profilo è uno spazio semi-privato Ha implicazioni negative dal punto di vista pratico:  le richieste di amicizia vanno gestite una per una  esiste un limite al numero degli amici  non permette di utilizzare le app per le pagine  non rileva dati statistici Funzione di migrazione profilo > pagina Profilo personale > amministratore della pagina, preferibilmente più d'uno
  • 65.
    Timeline Immagine di copertina Barradi navigazione orizzontale: info, mi piace, mappa, app, note, eventi… Archivio dei contenuti ricercabile Layout su 2 colonne Traguardo Notizie in evidenza Messaggi Programmazione degli aggiornamenti di status
  • 67.
    Applicazioni personalizzate Seguire leevoluzioni della piattaforma: grafica, funzioni, nuove applicazioni, condizioni d’uso, ecc. Es. da FBML ad iframe Iframe (inline frame), tag HTML che permette di creare un frame (riquadro con contenuti di testo, link, immagini ecc.) all'interno di un altro documento  Sviluppatore professionista  Uso autonomo di applicazioni create da terze parti, freemium Es. iwipa > interfaccia grafica di tipo drag & drop per creare un iframe nella pagina Facebook Canale YouTube iwipa
  • 68.
    Utilizzare una pagina di prova Attivare il Vanity URL http://www.facebook.com/username/ http://www.facebook.com/pages/nome_biblioteca/123456789 http://www.facebook.com/nome_biblioteca Curare la condivisione da altri siti (home page e pagine interne) verso Facebook
  • 69.
    Contenuti: avere un piano editoriale
  • 70.
    Quando Uso alto dalunedì a venerdì (mattina), con picco massimo sul martedì Quanto Stima della half life media dei link: tempo in cui un link riesce a ottenere la metà di tutti i clic che riceverà complessivamente nel suo ciclo di vita Twitter > 2,8 ore Facebook > 3,2 ore Via fonte diretta (e-mail o instant messenger) > 3,4 ore YouTube > 7,4 ore 1-2 aggiornamenti al giorno Strumenti: calendario condiviso
  • 71.
    Cosa Segnalazione di risorse,eventi, novità, risorse esterne, ‘rubriche’ fisse, coerentemente con profilo istituzionale e comunità di riferimento Come  fornire un'informazione precisa  usare un tono informale  scrivere correttamente  non essere ammiccanti o autocelebrativi
  • 72.
  • 73.
  • 74.
  • 75.
    Errore 4: Socialmedia crisis Un esempio: volontari cercansi, Biblioteca Salaborsa Prima puntata: lancio e flame Seconda puntata: risposta istituzionale
  • 77.
    Twitter Real time web:microblogging, chat, SMS Social network asimmetrico, non c'è reciprocità fra chi segue e chi è seguito Natura broadcast Struttura che non facilita la conversazione Incentrato sul testo Sintesi, 140 caratteri per tweet Mobilità Livetweet (backchannel)
  • 79.
    ‘La presenza suTwitter può essere solo un modo per rilanciare contenuti prodotti altrove e quindi veicolare traffico su altri hub dell’azienda o può diventare un progetto strutturato in grado di far leva sulle specificità della piattaforma. Le limitazioni della stessa, soprattutto in considerazione del numero di caratteri utilizzabili per esprimersi, possono diventare un punto di forza quando immaginate in congiunzione con l’immediatezza. Ecco che Twitter diviene essenziale per annunciare novità di prodotti e offerte di breve termine oppure per dare risposte tempestive…’ Vincenzo Cosenza
  • 80.
    Consigli per gliaccount aziendali/istituzionali:  Curare il profilo con informazioni biografiche e un’immagine ben riconoscibile  Incrementare il numero di follower, ma anche di following  Non essere autoreferenziali  Conversare  Essere positivi, dare visibilità ai tweet più interessanti dei propri follower e partecipare ai rituali sociali, es. #FollowFriday #FF  Creare una voce riconoscibile  Mantenere un ritmo costante nel tempo
  • 81.
    Natura testuale >sintassi specifica: Tweet Ritweet # Hashtag: rende ricercabile la parola che segue @ Menzione: richiama un nome utente
  • 83.
    @LombardiaOnLine Regione Lombardia @Twiperbole Rete CivicaIperbole, Comune di Bologna @mart_museum Mart, Rovereto @AlmadlUnibo Biblioteca digitale, Università di Bologna Lista biblioteche italiane su Twitter su @virnatwit
  • 84.
    Combinare le 2modalità di base, l’obiettivo broadcast e quello orientato alla conversazione, per creare una comunità di persone veramente interessate Tipi di contenuti: Tweet con link > segnalazione Tweet tradizionale > che cosa sto facendo Tweet di opinione > che cosa sto pensando Tweet ‘missione compiuta’ > ciò che ho appena fatto Tweet di intrattenimento Tweet interrogativo Tweet multimediale
  • 85.
    Applicazioni Twitter Applicazioni multi-funzione: Tweetdeck,applicazione desktop e browser Hootsuite, applicazione browser Applicazioni che si concentrano su una funzione: Paper.li, giornale web. Es. Cultura e dintorni, Twiperbole Twistory, archiviazione Tweetbackup, archiviazione Tweetstats, misurazione
  • 86.
    Scegliere le piattaforme e integrare la comunicazione
  • 87.
    The New YorkPublic Library
  • 88.
    Sito web http://www.nypl.org/ Bloghttp://www.nypl.org/blog/all Twitter http://twitter.com/nypl Foursquare https://it.foursquare.com/nypl YouTube http://www.youtube.com/user/NewYorkPublicLibrary Tumblr http://nypl.tumblr.com/ Flickr http://www.flickr.com/photos/nypl/ Facebook https://www.facebook.com/newyorkpubliclibrary Google + https://plus.google.com/109540108294407047300/posts Pinterest http://pinterest.com/nypl/ iTunes http://itunes.apple.com/institution/the-new-york- public-library/id430379141#ls=1
  • 91.
    Media sharing Strumenti dipubblicazione Servizi di hosting Modello freemium Vantaggi:  Costo zero o molto basso  Non occorrono conoscenze tecniche per il caricamento dei file e per la gestione delle pagine  Gestione flessibile delle licenze con cui si pubblicano i contenuti (spesso) Svantaggi:  I contenuti risiedono su piattaforme esterne e non sono completamente controllabili  Piattaforme precedentemente diffuse possono perdere di popolarità
  • 96.
    by Geek &Poke, some rights reserved
  • 97.
    Grazie! http://www.slideshare.net/virna Dove non altrimentispecificato e dove non siano presenti link alla fonte, le immagini sono elaborazioni di Vincenzo Cosenza, tratte da Social Media ROI, Apogeo, 2012, sotto licenza CC BY NC