+
Tutti i segreti della lead-generation:
dalle landing alle strategie
Le migliori tecniche per l'acquisizione di contatti (lead)
utilizzando strategie di advertising con Google AdWords,
Facebook Ads e Instagram.
Chi sono
Alessandro Frangioni
Esperto di web e social marketing e
docente web marketing e web
design. Autore del libro “Email
Marketing con MailChimp - Guida
Completa”.
2
Di cosa parleremo…
■ Prima di tutto, conoscere!
■ Identificare gli obiettivi
■ Costruire una strategia
■ B2B e B2C, come comportarsi?
■ Quali strumenti usare?
■ Landing Page (che funzionano)
■ Tracking Web e Heatmap
■ Raggiungere le persone giuste
■ Come migliorare le strategie
■ Alcuni case study
■ Domande?
■ Saluti
3
Prima di tutto, conoscere!
4
Prima di tutto, conoscere!
Conoscere l’azienda
Analizzare il target
Individuare gli obiettivi
Sfruttare lo storico
5
Prima di pensare a
qualsiasi strategia, è
fondamentale
conoscere bene il
cliente e i valori che
vuole trasmettere.
Identificare gli obiettivi
Conoscere 

l’azienda
Analizzare
il target
Individuare
gli obiettivi
Sfruttare
lo storico
6
Conoscere l’azienda
Conoscere l’azienda significa vivere tutto quanto c’è intorno al tuo
cliente:
■ capire quali sono i punti di forza
■ metodo di lavoro
■ percezione esterna
■ differenze con i concorrenti
■ individuare una USP (Unique Selling Proposition)
7
Analizzare il target
L’analisi del target sposta l’attenzione completamente sul cliente
finale che utilizzerà prodotti e servizi dell’azienda.
Questo fattore è uno dei più determinanti per la buona riuscita della
campagna: riuscire a entrare nella mentalità del consumatore finale è
la chiave di successo per l’impostazione sia tecnica delle campagne,
sia creativa/testuale (annunci).
Personalmente faccio di questo punto uno dei miei “cavalli di
battaglia”, infatti è uno degli aspetti ai quali attribuisco maggior valore.
8
Analizzare il target
Il focus principale NON è quello che vendo,
ma quello di cui hai bisogno.
9
Analizzare il target
Come si fa? Quali aspetti devo considerare per avvicinarmi nel modo migliore
alle persone giuste.
■ individuare il tipo di bisogno (latente o diretto)
■ individuare alcune nicchie (gruppi e interessi comuni)
■ individuare il posto giusto
■ individuare il momento giusto
■ scegliere il linguaggio adatto
■ scegliere la creatività più adeguata
10
Individuare gli obiettivi
Parlando di Lead-Generation l’obiettivo è quello di avere contatti: però
dobbiamo fare attenzione alla strategia in modo da raggiungere contatti
di qualità al minor prezzo possibile.
Per questo dobbiamo segmentare ogni strategia in base alla distanza
degli obiettivi:
■ breve distanza: dal contatto acquisito ci sono pochi e semplici
passaggi per convertire il cliente
■ medio/lunga distanza: occorrono vari passaggi prima di arrivare alla
conversione
11
Individuare gli obiettivi
BREVE DISTANZA
Il processo di conversione generalmente è semplice, non troppo
impegnativo. È il caso di acquisti con costi ridotti, lineari, con
credibilità già maturata nei confronti del brand (Amazon) e che
generalmente si concludono in poco tempo.
Nella breve distanza solitamente c’è anche la prima fase del processo
a lunga distanza, che prevede un primo approccio semplice (che farà
da “esca”, non in senso negativo eh!).
12
Individuare gli obiettivi
MEDIO/LUNGA DISTANZA
Qui troviamo tutte le strategie più complesse, dove il valore della
conversione per lead è molto alto: basti pensare al mondo B2B,
abbonamenti, prodotti e servizi accessori con costi elevati, franchising ecc.
Quindi in questo processo ci saranno molti fattori in gioco, con il compito di
lavorare e segmentare le persone in modo da fare da filtro. Fra queste
attività rientra anche l’Email Marketing, o le campagne Display.
In questi settori molto complessi, è opportuno fare spesso manutenzione
dei contatti, per non infastidire e risultare pesanti nella comunicazione.
13
Sfruttare lo storico
Se ci sono dati storici, relativi a precedenti campagne, è
importantissimo analizzarli e sfruttarli a proprio favore.
In questo modo partiremo con un passo avanti, e potremmo confrontare
i dati prima e dopo gli interventi.
14
Costruire una strategia
15
Costruire una strategia
La strategia è variabile da cliente a cliente. Non esiste la ricetta
segreta da utilizzare e riutilizzare ogni volta.
Sulla base dell’obiettivo individuato, lo sviluppo della strategia
comporterà una serie di scelte, fra tutti gli strumenti e i mezzi
necessari per l’impostazione della campagna.
Ogni strategia include più strade, più piani, in modo da raggiungere
tutte le persone adatte nei vari canali e con varie metodologie.
Sulla base di tutto questo potremmo stilare un report per valutare le vie
più performanti e concentrare il budget su quelle più redditizie.
16
Costruire una strategia
ELEMENTI
Quali sono gli elementi necessari che dovranno essere presenti in qualsiasi
strategia di lead-generation?
■ annunci: CTR-optimized e persuasivi
■ landing page: ottimizzata per le conversioni e unbounce
■ tracking: implementare un sistema di tracking funzionale
■ report: impostare dei report intelligenti dai quali riconoscere velocemente
le strategie migliori e analizzare il ROI
17
Identificare gli obiettivi
ANNUNCI
LANDING

PAGE
TRACKING
REPORTS
18
B2B e B2C, come comportarsi?
19
B2B e B2C, come comportarsi?
B2B e B2C hanno 2 approcci differenti proprio per la difficoltà nel
raggiungimento dei contatti giusti. Personalmente penso che B2B e B2C
sono fatti di persone, quindi accorciare le distanze con la
comunicazione è sempre una buona scelta.
In particolare le differenze sono:
■ Scelta delle piattaforme: Social, Google AdWords, Linkedin,
Pinterest
■ Funnel: creare il percorso per arrivare alle persone giuste senza
processi troppo articolati
20
Quali strumenti usare?
21
Quali strumenti usare?
■ Landing Page
■ MailChimp
■ Google Analytics
■ CrazyEgg
22
Quali strumenti usare?
LANDING PAGE
È la pagina di atterraggio di ciascun annuncio. Le landing page sono la
parte più interessante di tutta la strategia: è qui che le persone decidono!
L’obiettivo di una buona landing page non è solo attrarre le persone e
spingerle alla conversione, ma anche di migliorare la qualità delle
campagne.
Questo aspetto è particolarmente legato a Google AdWords, che con il suo
punteggio di qualità considera anche il contenuto della pagina di
destinazione.
23
Landing Page (che funzionano)
LINEE GUIDA PER UNA BUONA LANDING PAGE
La costruzione di una landing page può essere sia manuale (in html5/css3) con modulo di contatto, o
con l’uso di piattaforme esterne affidabili. Fra queste uno dei servizi migliori è Instapage.
■ above the fold: contenuto principale senza lo scrolling della pagina
■ no menu: assenza di navigazione in primo piano
■ call to action: invito all’azione in evidenza
■ USP: chiara e diretta
■ linguaggio: usa un linguaggio immediato, senza paroloni!
■ layout: sfrutta i layout già consolidati e emoziona
■ test: fai i test!
24
Landing Page (che funzionano)
INTEGRAZIONI PER UNA BUONA LANDING PAGE
Ogni landing page deve essere collegato a una serie di servizi che ti
permetteranno di monitorare e migliorare la qualità delle conversioni ricevute
e del messaggio percepito. Alcune integrazioni di cui non posso fare a meno:
■ CrazyEgg: servizio per il monitoraggio HeatMap
■ Google Analytics: per le statistiche e l’analisi degli obiettivi
■ Pixel Remarketing/Conversioni Facebook
■ Pixel Remarketing/Conversioni Google AdWords
25
Tracking Web e HeatMap
26
Tracking Web e HeatMap
Le Web Analytics hanno un ruolo fondamentale per il miglioramento
delle campagne e l’analisi dei risultati.
■ CrazyEgg: tool per le HeatMap Analytics
■ Google Analytics: impostazione di conversione e obiettivi
■ Facebook Ads: impostazione delle conversioni
■ Google AdWords: impostazione delle conversioni
27
Tracking Web e HeatMap
Attraverso CrazyEgg possiamo
osservare il comportamento delle
persone su siti web e landing page.
L’obiettivo è migliorare la UX e portare
risultati!
Il servizio è a pagamento e per
l’installazione basta un copia/incolla
del codice.
28
Tracking Web e HeatMap
29
Tracking Web e HeatMap
30
Tracking Web e HeatMap
GOOGLE ANALYTICS
Per misurare correttamente i dati, imposta degli obiettivi sulla landing così da tenere traccia del
comportamento dei visitatori e fare considerazioni a riguardo. Imposta anche un URL diversificato
per disgiungere le sorgenti di traffico con URL Builder di Analytics.
Con Google Analytics possiamo farlo attraverso degli Obiettivi basati su Eventi. Gli Eventi sono
composti da alcuni attributi come:
■ Categoria: iscrizione
■ Azione: clic
■ Etichetta: lead
■ Valore (facoltativo)
31
Tracking Web e HeatMap
GOOGLE ANALYTICS
<a href=“#”>Iscriviti</a>
32
Tracking Web e HeatMap
GOOGLE ANALYTICS



<a href=“#” onclick="ga('send',
'event', 'iscrizione', 'clic',
'lead');">Iscriviti</a>
33
Tracking Web e HeatMap
FACEBOOK ADS
Impostare una conversione su
Facebook è diverso da Google
Analytics. Alla base c’è sempre il
Pixel.
Qui abbiamo 2 strade a disposizione:
■ Azioni standard
■ Conversioni personalizzate
34
Tracking Web e HeatMap
FACEBOOK ADS - AZIONI STANDARD


fbq('track',
'Lead');
35
Tracking Web e HeatMap
<!-- Facebook Pixel Code -->
<script>
!function(f,b,e,v,n,t,s){if(f.fbq)return;n=f.fbq=function(){n.callMethod?
n.callMethod.apply(n,arguments):n.queue.push(arguments)};if(!f._fbq)f._fbq=n;
n.push=n;n.loaded=!0;n.version='2.0';n.queue=[];t=b.createElement(e);t.async=!0;
t.src=v;s=b.getElementsByTagName(e)[0];s.parentNode.insertBefore(t,s)}(window,
document,'script','https://connect.facebook.net/en_US/fbevents.js');
fbq('init', '123456789123456789');
fbq('track', 'PageView');




</script>
<noscript><img height="1" width="1" style="display:none"
src="https://www.facebook.com/tr?id=123456789123456789&ev=PageView&noscript=1"
/></noscript>
<!-- DO NOT MODIFY -->
<!-- End Facebook Pixel Code -->
36
Tracking Web e HeatMap
GOOGLE ANALYTICS + FACEBOOK ADS



<a href=“#” onclick="fbq('track',
‘Lead'); ga('send', 'event',
'iscrizione', 'clic',
'lead');">Iscriviti</a>
37
Tracking Web e HeatMap
FACEBOOK ADS - CONVERSIONI
PERSONALIZZATE
Il pixel è lo stesso per tutte le pagine
ma dobbiamo impostare una
conversione personalizzata in modo
manuale, specificando la pagina di
destinazione finale.
ES. grazie.html
38
Raggiungere le persone giuste
39
Raggiungere le persone giuste
Raggiungere le persone giuste significa scegliere e provare diverse strategie,
confrontare e analizzare. Continuamente.
Oltre al primo approccio con il cliente finale, dobbiamo sempre pensare ai
percorsi secondari, che ci permettono di recuperare persone perse, fidelizzare o
fare up-selling e cross-selling.
■ Remarketing
■ Esclusioni
40
Raggiungere le persone giuste
REMARKETING
Include le persone che hanno già interagito con sito
web, landing o annunci. La creazione di un pubblico per
il remarketing comporta l’uso del Pixel di monitoraggio
di Facebook e del tag Remarketing di AdWords.
Su AdWords la creazione avviene dalla Libreria
Condivisa, in segmenti di pubblico. Mentre per
Facebook rientra nella definizione del Pubblico.
Non solo, per remarketing si includono anche le
persone già iscritte, quindi i contatti già acquisiti che
possono essere caricati sia in AdWords che su
Facebook (integrato benissimo anche con MailChimp).
41
Raggiungere le persone giuste
ESCLUSIONI
Spendere soldi non piace a nessuno e spenderli
nei confronti di chi è già diventato un prospect è
fastidioso e controproducente.
Molto importante è saper escludere le persone
destinatarie dei propri annunci e fare
comunicazione mirate ad hoc.
42
UTENTI LEAD PROSPECTS CLIENTI
43
UTENTI LEAD PROSPECTS CLIENTI
REMARKETING
44
UTENTI LEAD PROSPECTS CLIENTI
REMARKETING
45
Come migliorare le strategie
46
Come migliorare le strategie
47
A livello di Campagna
Individuare e analizzare i rendimenti delle campagne, come giorni/orari, posizionamenti, dati
demografici.
A livello di Inserzione
Modifica della creatività (immagini/video), formati di annuncio, testi e linguaggio usato, call to
action.
Sulla Landing Page
Attraverso Google Analytics, CrazyEgg e i contatti ottenuti possiamo migliorare la landing dal
punto di vista creativo, testuale ma sopratutto per la user-experience facendo split-test e
considerando sempre di più il MOBILE.
Come migliorare le strategie (ESEMPI)
48
A livello di Campagna
Setup di una programmazione negli orari con alto numero di conversioni e distribuzione del
budget su quelle più redditizie.
A livello di Inserzione
Filtro delle inserzioni più performanti, e impostazione di annunci carousel, video e lead-gen.
Modifica dei testi inserendo meno dettagli, per incuriosire. Modifica immagini.
Sulla Landing Page
+90% di utenti mobile. Miglioramento della user-experience in stile App della landing,
implementazione di una Chat interna con messaggi programmati dopo 25sec di navigazione.
Popup exit-intent con offerta prima di uscire dalla pagina.
Case Study
49
Case Study
50
Case Study
51
Case Study
52
Domande?
Grazie a tutti.

Alessandro Frangioni
STAND C1
alessandro.frangioni@insidefactory.it

Tutti i segreti della lead-generation [SMAU Padova 2017 - Inside Factory]

  • 1.
    + Tutti i segretidella lead-generation: dalle landing alle strategie Le migliori tecniche per l'acquisizione di contatti (lead) utilizzando strategie di advertising con Google AdWords, Facebook Ads e Instagram.
  • 2.
    Chi sono Alessandro Frangioni Espertodi web e social marketing e docente web marketing e web design. Autore del libro “Email Marketing con MailChimp - Guida Completa”. 2
  • 3.
    Di cosa parleremo… ■Prima di tutto, conoscere! ■ Identificare gli obiettivi ■ Costruire una strategia ■ B2B e B2C, come comportarsi? ■ Quali strumenti usare? ■ Landing Page (che funzionano) ■ Tracking Web e Heatmap ■ Raggiungere le persone giuste ■ Come migliorare le strategie ■ Alcuni case study ■ Domande? ■ Saluti 3
  • 4.
    Prima di tutto,conoscere! 4
  • 5.
    Prima di tutto,conoscere! Conoscere l’azienda Analizzare il target Individuare gli obiettivi Sfruttare lo storico 5 Prima di pensare a qualsiasi strategia, è fondamentale conoscere bene il cliente e i valori che vuole trasmettere.
  • 6.
    Identificare gli obiettivi Conoscere
 l’azienda Analizzare il target Individuare gli obiettivi Sfruttare lo storico 6
  • 7.
    Conoscere l’azienda Conoscere l’aziendasignifica vivere tutto quanto c’è intorno al tuo cliente: ■ capire quali sono i punti di forza ■ metodo di lavoro ■ percezione esterna ■ differenze con i concorrenti ■ individuare una USP (Unique Selling Proposition) 7
  • 8.
    Analizzare il target L’analisidel target sposta l’attenzione completamente sul cliente finale che utilizzerà prodotti e servizi dell’azienda. Questo fattore è uno dei più determinanti per la buona riuscita della campagna: riuscire a entrare nella mentalità del consumatore finale è la chiave di successo per l’impostazione sia tecnica delle campagne, sia creativa/testuale (annunci). Personalmente faccio di questo punto uno dei miei “cavalli di battaglia”, infatti è uno degli aspetti ai quali attribuisco maggior valore. 8
  • 9.
    Analizzare il target Ilfocus principale NON è quello che vendo, ma quello di cui hai bisogno. 9
  • 10.
    Analizzare il target Comesi fa? Quali aspetti devo considerare per avvicinarmi nel modo migliore alle persone giuste. ■ individuare il tipo di bisogno (latente o diretto) ■ individuare alcune nicchie (gruppi e interessi comuni) ■ individuare il posto giusto ■ individuare il momento giusto ■ scegliere il linguaggio adatto ■ scegliere la creatività più adeguata 10
  • 11.
    Individuare gli obiettivi Parlandodi Lead-Generation l’obiettivo è quello di avere contatti: però dobbiamo fare attenzione alla strategia in modo da raggiungere contatti di qualità al minor prezzo possibile. Per questo dobbiamo segmentare ogni strategia in base alla distanza degli obiettivi: ■ breve distanza: dal contatto acquisito ci sono pochi e semplici passaggi per convertire il cliente ■ medio/lunga distanza: occorrono vari passaggi prima di arrivare alla conversione 11
  • 12.
    Individuare gli obiettivi BREVEDISTANZA Il processo di conversione generalmente è semplice, non troppo impegnativo. È il caso di acquisti con costi ridotti, lineari, con credibilità già maturata nei confronti del brand (Amazon) e che generalmente si concludono in poco tempo. Nella breve distanza solitamente c’è anche la prima fase del processo a lunga distanza, che prevede un primo approccio semplice (che farà da “esca”, non in senso negativo eh!). 12
  • 13.
    Individuare gli obiettivi MEDIO/LUNGADISTANZA Qui troviamo tutte le strategie più complesse, dove il valore della conversione per lead è molto alto: basti pensare al mondo B2B, abbonamenti, prodotti e servizi accessori con costi elevati, franchising ecc. Quindi in questo processo ci saranno molti fattori in gioco, con il compito di lavorare e segmentare le persone in modo da fare da filtro. Fra queste attività rientra anche l’Email Marketing, o le campagne Display. In questi settori molto complessi, è opportuno fare spesso manutenzione dei contatti, per non infastidire e risultare pesanti nella comunicazione. 13
  • 14.
    Sfruttare lo storico Seci sono dati storici, relativi a precedenti campagne, è importantissimo analizzarli e sfruttarli a proprio favore. In questo modo partiremo con un passo avanti, e potremmo confrontare i dati prima e dopo gli interventi. 14
  • 15.
  • 16.
    Costruire una strategia Lastrategia è variabile da cliente a cliente. Non esiste la ricetta segreta da utilizzare e riutilizzare ogni volta. Sulla base dell’obiettivo individuato, lo sviluppo della strategia comporterà una serie di scelte, fra tutti gli strumenti e i mezzi necessari per l’impostazione della campagna. Ogni strategia include più strade, più piani, in modo da raggiungere tutte le persone adatte nei vari canali e con varie metodologie. Sulla base di tutto questo potremmo stilare un report per valutare le vie più performanti e concentrare il budget su quelle più redditizie. 16
  • 17.
    Costruire una strategia ELEMENTI Qualisono gli elementi necessari che dovranno essere presenti in qualsiasi strategia di lead-generation? ■ annunci: CTR-optimized e persuasivi ■ landing page: ottimizzata per le conversioni e unbounce ■ tracking: implementare un sistema di tracking funzionale ■ report: impostare dei report intelligenti dai quali riconoscere velocemente le strategie migliori e analizzare il ROI 17
  • 18.
  • 19.
    B2B e B2C,come comportarsi? 19
  • 20.
    B2B e B2C,come comportarsi? B2B e B2C hanno 2 approcci differenti proprio per la difficoltà nel raggiungimento dei contatti giusti. Personalmente penso che B2B e B2C sono fatti di persone, quindi accorciare le distanze con la comunicazione è sempre una buona scelta. In particolare le differenze sono: ■ Scelta delle piattaforme: Social, Google AdWords, Linkedin, Pinterest ■ Funnel: creare il percorso per arrivare alle persone giuste senza processi troppo articolati 20
  • 21.
  • 22.
    Quali strumenti usare? ■Landing Page ■ MailChimp ■ Google Analytics ■ CrazyEgg 22
  • 23.
    Quali strumenti usare? LANDINGPAGE È la pagina di atterraggio di ciascun annuncio. Le landing page sono la parte più interessante di tutta la strategia: è qui che le persone decidono! L’obiettivo di una buona landing page non è solo attrarre le persone e spingerle alla conversione, ma anche di migliorare la qualità delle campagne. Questo aspetto è particolarmente legato a Google AdWords, che con il suo punteggio di qualità considera anche il contenuto della pagina di destinazione. 23
  • 24.
    Landing Page (chefunzionano) LINEE GUIDA PER UNA BUONA LANDING PAGE La costruzione di una landing page può essere sia manuale (in html5/css3) con modulo di contatto, o con l’uso di piattaforme esterne affidabili. Fra queste uno dei servizi migliori è Instapage. ■ above the fold: contenuto principale senza lo scrolling della pagina ■ no menu: assenza di navigazione in primo piano ■ call to action: invito all’azione in evidenza ■ USP: chiara e diretta ■ linguaggio: usa un linguaggio immediato, senza paroloni! ■ layout: sfrutta i layout già consolidati e emoziona ■ test: fai i test! 24
  • 25.
    Landing Page (chefunzionano) INTEGRAZIONI PER UNA BUONA LANDING PAGE Ogni landing page deve essere collegato a una serie di servizi che ti permetteranno di monitorare e migliorare la qualità delle conversioni ricevute e del messaggio percepito. Alcune integrazioni di cui non posso fare a meno: ■ CrazyEgg: servizio per il monitoraggio HeatMap ■ Google Analytics: per le statistiche e l’analisi degli obiettivi ■ Pixel Remarketing/Conversioni Facebook ■ Pixel Remarketing/Conversioni Google AdWords 25
  • 26.
    Tracking Web eHeatMap 26
  • 27.
    Tracking Web eHeatMap Le Web Analytics hanno un ruolo fondamentale per il miglioramento delle campagne e l’analisi dei risultati. ■ CrazyEgg: tool per le HeatMap Analytics ■ Google Analytics: impostazione di conversione e obiettivi ■ Facebook Ads: impostazione delle conversioni ■ Google AdWords: impostazione delle conversioni 27
  • 28.
    Tracking Web eHeatMap Attraverso CrazyEgg possiamo osservare il comportamento delle persone su siti web e landing page. L’obiettivo è migliorare la UX e portare risultati! Il servizio è a pagamento e per l’installazione basta un copia/incolla del codice. 28
  • 29.
    Tracking Web eHeatMap 29
  • 30.
    Tracking Web eHeatMap 30
  • 31.
    Tracking Web eHeatMap GOOGLE ANALYTICS Per misurare correttamente i dati, imposta degli obiettivi sulla landing così da tenere traccia del comportamento dei visitatori e fare considerazioni a riguardo. Imposta anche un URL diversificato per disgiungere le sorgenti di traffico con URL Builder di Analytics. Con Google Analytics possiamo farlo attraverso degli Obiettivi basati su Eventi. Gli Eventi sono composti da alcuni attributi come: ■ Categoria: iscrizione ■ Azione: clic ■ Etichetta: lead ■ Valore (facoltativo) 31
  • 32.
    Tracking Web eHeatMap GOOGLE ANALYTICS <a href=“#”>Iscriviti</a> 32
  • 33.
    Tracking Web eHeatMap GOOGLE ANALYTICS
 
 <a href=“#” onclick="ga('send', 'event', 'iscrizione', 'clic', 'lead');">Iscriviti</a> 33
  • 34.
    Tracking Web eHeatMap FACEBOOK ADS Impostare una conversione su Facebook è diverso da Google Analytics. Alla base c’è sempre il Pixel. Qui abbiamo 2 strade a disposizione: ■ Azioni standard ■ Conversioni personalizzate 34
  • 35.
    Tracking Web eHeatMap FACEBOOK ADS - AZIONI STANDARD 
 fbq('track', 'Lead'); 35
  • 36.
    Tracking Web eHeatMap <!-- Facebook Pixel Code --> <script> !function(f,b,e,v,n,t,s){if(f.fbq)return;n=f.fbq=function(){n.callMethod? n.callMethod.apply(n,arguments):n.queue.push(arguments)};if(!f._fbq)f._fbq=n; n.push=n;n.loaded=!0;n.version='2.0';n.queue=[];t=b.createElement(e);t.async=!0; t.src=v;s=b.getElementsByTagName(e)[0];s.parentNode.insertBefore(t,s)}(window, document,'script','https://connect.facebook.net/en_US/fbevents.js'); fbq('init', '123456789123456789'); fbq('track', 'PageView');




</script> <noscript><img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=123456789123456789&ev=PageView&noscript=1" /></noscript> <!-- DO NOT MODIFY --> <!-- End Facebook Pixel Code --> 36
  • 37.
    Tracking Web eHeatMap GOOGLE ANALYTICS + FACEBOOK ADS
 
 <a href=“#” onclick="fbq('track', ‘Lead'); ga('send', 'event', 'iscrizione', 'clic', 'lead');">Iscriviti</a> 37
  • 38.
    Tracking Web eHeatMap FACEBOOK ADS - CONVERSIONI PERSONALIZZATE Il pixel è lo stesso per tutte le pagine ma dobbiamo impostare una conversione personalizzata in modo manuale, specificando la pagina di destinazione finale. ES. grazie.html 38
  • 39.
  • 40.
    Raggiungere le personegiuste Raggiungere le persone giuste significa scegliere e provare diverse strategie, confrontare e analizzare. Continuamente. Oltre al primo approccio con il cliente finale, dobbiamo sempre pensare ai percorsi secondari, che ci permettono di recuperare persone perse, fidelizzare o fare up-selling e cross-selling. ■ Remarketing ■ Esclusioni 40
  • 41.
    Raggiungere le personegiuste REMARKETING Include le persone che hanno già interagito con sito web, landing o annunci. La creazione di un pubblico per il remarketing comporta l’uso del Pixel di monitoraggio di Facebook e del tag Remarketing di AdWords. Su AdWords la creazione avviene dalla Libreria Condivisa, in segmenti di pubblico. Mentre per Facebook rientra nella definizione del Pubblico. Non solo, per remarketing si includono anche le persone già iscritte, quindi i contatti già acquisiti che possono essere caricati sia in AdWords che su Facebook (integrato benissimo anche con MailChimp). 41
  • 42.
    Raggiungere le personegiuste ESCLUSIONI Spendere soldi non piace a nessuno e spenderli nei confronti di chi è già diventato un prospect è fastidioso e controproducente. Molto importante è saper escludere le persone destinatarie dei propri annunci e fare comunicazione mirate ad hoc. 42
  • 43.
  • 44.
    UTENTI LEAD PROSPECTSCLIENTI REMARKETING 44
  • 45.
    UTENTI LEAD PROSPECTSCLIENTI REMARKETING 45
  • 46.
    Come migliorare lestrategie 46
  • 47.
    Come migliorare lestrategie 47 A livello di Campagna Individuare e analizzare i rendimenti delle campagne, come giorni/orari, posizionamenti, dati demografici. A livello di Inserzione Modifica della creatività (immagini/video), formati di annuncio, testi e linguaggio usato, call to action. Sulla Landing Page Attraverso Google Analytics, CrazyEgg e i contatti ottenuti possiamo migliorare la landing dal punto di vista creativo, testuale ma sopratutto per la user-experience facendo split-test e considerando sempre di più il MOBILE.
  • 48.
    Come migliorare lestrategie (ESEMPI) 48 A livello di Campagna Setup di una programmazione negli orari con alto numero di conversioni e distribuzione del budget su quelle più redditizie. A livello di Inserzione Filtro delle inserzioni più performanti, e impostazione di annunci carousel, video e lead-gen. Modifica dei testi inserendo meno dettagli, per incuriosire. Modifica immagini. Sulla Landing Page +90% di utenti mobile. Miglioramento della user-experience in stile App della landing, implementazione di una Chat interna con messaggi programmati dopo 25sec di navigazione. Popup exit-intent con offerta prima di uscire dalla pagina.
  • 49.
  • 50.
  • 51.
  • 52.
  • 53.
  • 54.